Messaggioda platysternon » dom set 16, 2007 11:40 am
Complimenti Gisella hai trovato un fan della selezione in purezza.Rifacendomi ad un vecchio discorso intrapreso con Gionata è si molto bello cercare di mantenere le fattezze del ceppo d'origine ma è una cosa difficile e mi spiego meglio: faccio un esempio teorico e molto pratico.
Mettiamo di avere un ceppo di Thh laziali.In natura ci son 100 esemplari di cui 80 più scuri e 20 più chiari.Io voglio allevarle in purezza e ho ad esempio 5 esemplari tutti chiari.Io in questo caso le stò allevando in purezza ma non stò mantenendo l'intera variabilità cromatica del ceppo originario e non stò nemmeno mantenendo le giuste proporzioni di variabilità cromatica.
Cosa succederebbe?Succederebbe che andrei a fissare solo il carattere di colorazione chiara ancdando a perdere quella variante scura che è comunque caratteristica di quel ceppo.
Per fare le cose veramente in regola servirebbe uno studio approfondito su ogni tipologia morfologica di un ceppo e riprodurre le stesse caratteristiche nelle stesse percentuali nell'allevamento.
Naturalmente è una cosa difficile dato che non c'è solo quel carattere da tenere in considerazione ci possono essere la più o meno bombatura del carapace, la minor o maggior estenzione delle macchie scure dei disegni, la forma del musetto delle tartarughe, la silouette del carapace,.....
Sono comunque convinto che nonostante ora sia, credo, impossibile fare una cosa così precisa è giusto allevare animali in purezza anche se si ha solo una coppia.
Sarebbe bellissimo creare una banca dati con tutti gli allevatori che la pensano così e che le allevano con questi criteri in maniera tale da riuscire a cambiare il sangue nell'allevamento per evitare un'eccessiva specializzazione delle caratteristiche morfologiche ed evitare la consanguineità.