curiosità

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
Davide
Messaggi: 3584
Iscritto il: mar mag 24, 2005 10:50 pm
Località: Emilia Romagna

Messaggioda Davide » sab set 15, 2007 10:08 am

Citazione:
Messaggio inserito da sancar48

Wow! A leggervi fate paura !Ho allevato animali dalla culla e sto per compiere 59 anni. Ho maneggiato cani, gatti, uccelli polli , conigli, capre cavalli, agnelli, anatre tacchini,lucertole,gechi, ricci, serpi e infine tartarughe.Non mi hanno ancora trasmesso un bel niente e non sono " infestata".Forse ho ereditato geni speciali dalla mia nonna contadina, o forse, più semplicemente, ho seguito banali e semplici norme igieniche per me e per i miei animali, tipo tenere loro puliti, sani, ben alloggiati e ben nutriti, vaccinati, sverminati.Mi lavo spessissimo le mani, uso abiti "adibiti", da allevamento, da casa, da città.Idem per le scarpe. Non bacio le tartarughe, evito di farlo anche con gli altri animali, umani compresi, che, secondo me, sono i più temibili portatori di malattie perché fisicamente a me più simili.Non mi nego altre affettuasità con i miei " amici" di pelo, di piume e di piastre e le esibizioni del mio grecone, quando gli gratto la pancia, sono ormai leggendarie.Le mie tartarughe non si rintanano, non scappano, non si ritirano nel guscio e , soprattutto, non sono stressate.Raccomando a Isabella di non farsi tentare a confinare le sue tartine in " terrari ben allestiti", privandole di spazio e vita all'aria aperta per paura di improbabili malattie....



Nessuno dice che se allevi tartarughe ti infesterai di chissà quali malattie ma, come dici tu, è necessario attenersi a comuni e banali norme igieniche. Una delle prime cose che si insegnano ai bambini è di non portare alla bocca oggetti raccolti per terra. Baciare una tartaruga significa toccare con le labbra una "cosa" che striscia per terra, e che per di più ha una vera predilezione per le cacche degli animali.
Poi si parlava di cosa si rischia, non di cosa ti devi beccare per forza.

Avatar utente
pepito
Messaggi: 54
Iscritto il: gio lug 19, 2007 7:11 pm
Località: Puglia

Messaggioda pepito » sab set 15, 2007 10:52 am

Falle almeno un bagnetto ben insaponato prima di baciarle! Visto che non resisti...:D:D

Davide
Messaggi: 3584
Iscritto il: mar mag 24, 2005 10:50 pm
Località: Emilia Romagna

Messaggioda Davide » sab set 15, 2007 10:58 am

Citazione:
Messaggio inserito da pepito

Falle almeno un bagnetto ben insaponato prima di baciarle! Visto che non resisti...:D:D




naturalmente! Poi lavati le labbra con l'amuchina. :D:D:p:p

Avatar utente
Sandra
Messaggi: 1817
Iscritto il: dom feb 11, 2007 9:39 am
Località: Toscana

Messaggioda Sandra » dom set 16, 2007 9:20 pm

Citazione:
Messaggio inserito da errici

non sono daccordo con sancar,
cani e gatti hanno avuto migliaia di anni di evoluzione caratterizzata dalla presenza dell'uomo,e hanno perso molti dei loro istinti nella loro evoluzione proprio per questo..e sono animali senza un loro habitat oltre al fatto che sono mammiferi.
I rettili sono completamente differenti,sin dalla nascita sono dotati di informazioni sulla sopravivenza,insomma sono degli adulti in miniatura, e sono concepiti per vivere in determinati posti e a determinate condizioni,proprio per questo ti do ragione quando dici che la tartaruga deve stare in giardino,però aggiungo se è autoctona,perchè se alloctona bisogna dargli le condizioni dell'habitat in cui vive,e quindi il terrario è indispensabile.
Chiaro che se una tartaruga o qualsiasi altro animale si abbitua a determinate condizioni come nel tuo caso i grattini puo essere possibile,ma moralmente è sbagliatissimo,perchè io credo che un allevatore deve avere la responsabilità di trattare una specie per quello che è,perchè per le tartarughe si potrebbe verificare quello che è successo per cani(che un tempo erano lupi) e gatti (che un tempo erano linci o stretti parenti del silvestris ancora presente).
C'è chi vede lontana una simile prospettiva,ma io credo invece che sia gia in atto da piu di 2000 anni,non a caso gia all'epoca dei romani era diffusa l'abbitudine di mettere tartarughe in giardino come anche il fatto che di pascoli portati dall'uomo in zone frequentate da tarte è ancora piu antico,e forse rispetto ad altri allevamenti quello della tartaruga piu che mai è centrato sulla conservazione della specie,e modificarne un qualche carattere sarebbe un grave fallimento(uno dei tanti) del genere umano.
La tartaruga è un animale piu istintivo di quanto si crede,e tanto per fare un esempio io soffiavo delicatamente il musetto di una mia tartaruga, e vedevo a modo mio sulla sua faccia una forma di gradimento,poi qualche tempo dopo quando mi è morta in mano dopo una brutta malattia e aveva la stessa faccia mi sono ricreduto su molte cose,questo è in risposta a quando dici che non si stressano le tue tartarughe.

Ultimo anedoto..dopo due anni di grattini e buon cibo ad un gatto mettelo fuori e vedete se torna,poi fate lo stesso con una tartaruga e mettetela fuori dal giardino e vedete se torna....

Ho già avuto modo di parlare delle teorie evoluzioniste che spiegano come certi animali ci usino per evolversi e sopravvivere. I cani e i gatti ne sono un esempio, fra tanti. Loro sono una forma mutata ed evoluta e mentre i lupi si estinguono, loro si espandono, usandoci.Le tartarughe domestiche, allevate nei giardini anche da secoli, non assomigliano neanche lontanamente alle selvagge. Hanno vita facile, cibo in abbondanza, habitat protetti e confinati che riducono il rischio di predatori e di malattia. Quando si ammalano vengono curate con medicinali e dall'uomo, diminuiamo drasticamente la selezione naturale, limitiamo gli accoppiamenti, incentiviamo le nascite, riduciamo la mortalità infantile. Per ignoranza accoppiamo sottospecie diverse, o, nel migliore dei casi, soggetti provenienti da regioni diverse. Per un allevatore che segue scruopolosamente ( ammesso che esista) regole naturali ve ne sono centinaia che intervengono continuamente sulle loro tartarughe. Illudersi che le tartarughe che riproduciamo in cattività assomiglino anche lontanamente alle selvagge è, appunto, un'illusione. Infatti le prime prosperano mentre le altre si estinguono.E poiché le costringiamo a uno stretto contatto con l'essere umano, tanto vale abituarle fin da uovo a non temerci e a riconoscerci non come minaccia ma come animali innocui. La tartaruga che si ritira e si nasconde quando ci vede, ha paura, quindi subisce uno stress. La tartaruga che ci viene incontro e allunga il collo per ricevere cibo, che ci scalza quando scaviamo una buca come se fossimo un suo simile che vuol deporre, che accetta e riconosce le nostre manifestazioni amichevoli non ha paura ed è meno stressata. Alcune delle mie veterane, con me da oltre vent'anni, depongono anche quando mi aggiro fra i recinti, ben visibile e a pochi metri da loro.Quando scappano, non si allontanano mai troppo dai recinti e a meno che non se le prenda un ratto ( le piccoline)riesco sempre a ritrovarle. Con molte di loro, specialmente con le femmine, posso permettermi di metterle al pascolo fuori dai recinti senza perderle. Rimangono in un raggio di pochi metri, mangiano e se anche vanno a dormire dietro qualche cespuglio le ritrovo.Sanno che il posto dove vivono è ricco di cibo, acqua, possibilità di accoppiamento e riproduzione, perché dovrebbero allontanarsi?Ho passato anni ad osservare ogni minimo dettaglio del comportamento degli animali che ho avuto,comportamento in cattività, quello del mondo in cui effettivamente vivono, per poter interpretare i messaggi che emettono.E non dalle espressioni di un muso privo dei necessari strumenti per farlo o da una parola che non possono pronunciare.Ho imparato anche a manifestarmi con un linguaggio che sia un po' comprensibile a loro. E' inevitabile per una bambina sola che cresce in compagnia degli animali.Un grattino, come lo chiami tu,è solo un gesto con il quale il mio odore, il mio battito cardiaco, si trasmettono a quel mio compagno del momento, con tutte le variabili del piacere che provo.E sono calda, la mia mano è calda, un calore piacevole, giusto e costante.Convivenza pluridecennale+ assenza di paura+calore=.....
Inoltre io allevo tartarughe che non saranno mai reintrodotte in natura, ma che molto più probabilmente andranno ad allietare la vita di altri esseri umani in altri giardini.Rettili o no, saranno considerate alla stregua di animali domestici, tanto più amate quanto più saranno socievoli, estroverse e interattive.Quindi con molte più probabilità di vivere a lungo e riprodursi.
Ammiro il tuo modo di pensare ma su un punto hai assolutamente ragione.Abbiamo cominciato ad addomesticarle da oltre 2000 anni( non solo i romani ma probabilmente anche nella Magna Grecia, per quanto riguarda l'Italia), non credo che il fatto sia reversibile.Ma forse sarà la loro fortuna. Sopravviveranno nei nostri giardini quando noi saremo estinti. Mutate, ma vive!

n/a11

Messaggioda n/a11 » dom set 16, 2007 9:43 pm

Giuste riflessioni Sancar, se non sbaglio trattammo + o - l'argomento su Natura Med.
E' la strategia degli alberi da frutto, tu mangi il io frutto ma disperdi (e concimi) il seme che hai ingoiato e garantisci la diffusione del mio DNA.
Lo stasso con gli animali di macello, i vegetariani per motivi umanitari non si rendono conto che se all'improvviso smettessimo tutti di mangiare carne destineremmo intere specie all'estinzione.
Era quasi successo con l'asino, con l'avvento dei mezzi agricoli meccanizzati milioni di asini sono stati avviati al macello e intere razze estinte, solo ora, molti appasionati li stanno riallevando.
Il mulo praticamente non lo riproduce più nessuno.
Negli Usa la stassa cosa negli anni '30, milioni di muli, asini e cavalli da soma soppressi nell'arco di un decennio perché non più utili all'uomo.

Avatar utente
Sandra
Messaggi: 1817
Iscritto il: dom feb 11, 2007 9:39 am
Località: Toscana

Messaggioda Sandra » dom set 16, 2007 10:40 pm

Sì. Io credo che le tartarughe, nella loro grande capacità di adattarsi agli ambienti che ha permesso di sopravvivere per decine di migliaia di anni e di estendersi su tutto il pianeta, superando eventi di cui noi siamo solo una pallida imitazione, ci abbiano scelto per andare oltre e non so quale peccato di orgoglio sia più grande, se quello di Errici di lasciare tutto inalterato o la mia pretesa di essere un ponte verso il futuro.
A noi non sarà dato saperlo, non in questa vita.
Fatemi un favore, comunque, non baciatele. Potreste attaccargli l'herpes virus.

Avatar utente
simon@
Messaggi: 11361
Iscritto il: dom ago 21, 2005 3:59 am

Messaggioda simon@ » dom set 16, 2007 10:47 pm

Anche perchè, a loro, di essere baciate, non gliene può fregar di meno....:D;)

Avatar utente
Ale
Messaggi: 2336
Iscritto il: sab apr 29, 2006 6:08 pm

Messaggioda Ale » dom set 16, 2007 10:59 pm

Betalfa, però l'estinzione delle razze bovine, a cui hai fatto riferimento, non rappresenta nessuna perdità in termini di biodiversità. La carne che mangiamo proviene da animali che son stati selezionati in una manciata di millenni a partire da bestie ancestrali, che probabilmente già si sono perse.
E poi gli allevamenti intensivi producono tanto metano e CO2 da creare danni all'atmosfera....io tutto sto dramma non ce lo vedrei sull'estinzione delle nostre razze bovine, causa la caduta dello sfruttamento industriale di questi animali. Quindi, per me, l'utilizzo quuesti animali come alimento non salva un bel niente da un punto di vista conservazinistico.

Davide
Messaggi: 3584
Iscritto il: mar mag 24, 2005 10:50 pm
Località: Emilia Romagna

Messaggioda Davide » lun set 17, 2007 7:24 am

Citazione:
Messaggio inserito da sancar48



....... non baciatele. Potreste attaccargli l'herpes virus.






Non diciamo sciocchezze! Qualcuno potrebbe crederci veramente.
Non baciatele, perché è estremamente antigenico e potenzialmente rischioso per voi! ;)

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun set 17, 2007 8:16 am

La biodiversità non è legata solo alla natura selvatica della specie.
L'effeto serra è.... una bufala....
Il clima è in fase post glaciale da 13/10.000 anni.

In epoca romana, fino al IV secolo in Europa il clima era più caldo dell'attuale, documenti dell'epoca descrivono vigneti e produzione del vino in Inghilterra, provaci ora a fare del vini lì...

per il medio evo vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale

Le temperature scesero e i ghiacci arrivarono ad inglobare l'Islanda.

Nel 900 le temperature si rialzarono tanto che Erik il Rosso colonizzò l'Islanda e la Groenlandia, che trovò priva di ghiacci e chiamo appunto Terra=Land Verde=Groen.
Arrivò fino a Terranova che trovò piena di piante di uva selvatica.
I vikinghi fondarono villaggi ed eressero chiese, tanto che il papa dispose una diocesi con a capo un vescovo.
Da documenti vaticani sappiamo che due secoli dopo i ghiacci riavanzarono, la Groenlandia fu ricoperta dai ghiacci e il papa non elesse più il vescovo.
In tempi recenti, storicamente in Svizzera ci fu una avanzata dei ghiacciai che distrussero interi villaggi ma dall'estate del 1850 il ciclo si invertì e si stanno ritirando.
La temperature in Italia è aumentata di 4° semplicemente perché molte stazioni metereologiche sono in piena città, quella di Roma a due passi di Piazza Venezia, e le città non sono attendibili, sono delle bolle di caldo per antropogenia.
Le rilievazioni fatte con i satelliti danno al contrario una diminizione di una frazione di grado.
Sui pianeti del sistema solare la temperatura sta aumentando, su alcuni è aumentata di ben 10° e lì macchine, mucche, fabbriche ecc non ci sono.

Il riscaldamento è legato principalmente alle fasi solari, il resto sono ca***te giornalistiche (i giornalisti hanno il vizio di pompare la notizia, vedi gli ultimi avvenimenti dei sequestri di tartarughe a Latina e Cesena) e a scienziati che hanno coperto che così ottengono più finanziamenti.
Il mondo scientifico si sta sempre più indirizzando verso le cause naturali del riscaldamento.

Poi c'è il discorso inquinamento, che è un altro fatto, c'è ed è reale...
per approfondimenti

http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale

http://www.meteocastellana.it/Cambiamen ... matici.htm (in fondo alla pagina)

http://magazine.enel.it/boiler/arretrat ... hinghi.asp

Citazione:
Messaggio inserito da Ale

Betalfa, però l'estinzione delle razze bovine, a cui hai fatto riferimento, non rappresenta nessuna perdità in termini di biodiversità. La carne che mangiamo proviene da animali che son stati selezionati in una manciata di millenni a partire da bestie ancestrali, che probabilmente già si sono perse.
E poi gli allevamenti intensivi producono tanto metano e CO2 da creare danni all'atmosfera....io tutto sto dramma non ce lo vedrei sull'estinzione delle nostre razze bovine, causa la caduta dello sfruttamento industriale di questi animali. Quindi, per me, l'utilizzo quuesti animali come alimento non salva un bel niente da un punto di vista conservazinistico.


Avatar utente
campania
Messaggi: 167
Iscritto il: mer set 27, 2006 12:01 pm
Località: Campania

Messaggioda campania » lun set 17, 2007 9:50 am

Bravo betalfa finalmente una voce fuori dal coro! L'effetto serra "probabilmente" non esiste!


Torna a “Terrestri Mediterranee”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 21 ospiti