informazioni sull'udito delle tarte

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
agnese
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informazioni sull'udito delle tarte

Messaggioda agnese » ven set 14, 2007 2:26 pm

Ho letto da qualche parte che le tarte non percepiscono i suoni trasmessi x via aerea come accade x l'uomo e x la maggior parte degli altri animali, è una cosa vera? Se è così loro ci sentono se parliamo?? Ho sentito da alcuni proprietari di tarte che riconoscono il proprietario e "rispondono" se vengono richiamate. Vorrei capirci qualche cosa in più.........

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EDG
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Messaggioda EDG » ven set 14, 2007 2:46 pm

L'udito è il senso meno sviluppato nelle tarta, forse nullo. Il fatto che si avvicinano non dipende dall'essere chiamate ma perchè vedono e sono sensibili alle vibrazioni, inoltre non hanno l'intelligenza di associare i nomi, come fanno ad esempio i cani

komodo
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Messaggioda komodo » ven set 14, 2007 2:51 pm

da quello che so io riescono a percepire i suoni ad alta frequenza che comunque sono trasmessi nell'aria, e poi diciamo che "sentono" le vibrazioni del terreno e dell'acqua. c'è chi dice che la struttura del carapace amplifichi questi bassi.

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Sasa75
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Messaggioda Sasa75 » ven set 14, 2007 4:14 pm

Posso solo dirti che quando mi abbasso, chiamo il mio Leonardo (in foto lo vedi) facendo il gesto con la mano e gli dico più volte: Vieni qui! Lui corre da me! Mi emoziono tantissimo quando succede!!!!!!!:D

Davide
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Messaggioda Davide » ven set 14, 2007 6:17 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Sasa75

Posso solo dirti che quando mi abbasso, chiamo il mio Leonardo (in foto lo vedi) facendo il gesto con la mano e gli dico più volte: Vieni qui! Lui corre da me! Mi emoziono tantissimo quando succede!!!!!!!:D




prova a fare la stessa cosa, gli stessi gesti, in silenzio e senza chiamarlo. Dicci se funziona lo stesso.

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 14, 2007 6:24 pm

Se sono sorde perchè il maschio emette suoni?!

Ci sentono eccome, frequenze differenti ma ci sentono.


GALEOTTI P., SACCHI R., FASOLA M., BALLASINA D..2004. Vocalizzazioni dei maschi e scelta femminile in Testudo hermanni: un approccio sperimentale. Riassunti V° Congresso Nazionale SHI (Calci, Pisa): 33.
''Selezione sessuale nelle Testuggini terrestri italiane Testudo Hermanni, Testudo graeca e Testudo marginata
Sono studiati i vari display di corteggiamento, i caratteri preferiti per la scelta del partner, e la funzione di alcuni comportamenti peculiari quali le vocalizzazioni che le testuggini emettono durante l'accoppiamento. Questi argomenti di selezione sessuale, di grande importanza evolutiva, non sono mai stati indagati prima nei Cheloni. Le indagini si svolgono in collaborazione con il Centro Carapax di Massa Marittima in Toscana''.

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 14, 2007 6:29 pm

Meccanismi di produzione e diffusione delle vocalizzazioni nei Cheloni
Roberto SACCHI, Paolo GALEOTTI, Mauro FASOLA
Dipartimento di Biologia Animale, Universit¨¤ di Pavia, p.za Botta 9, 27100, Pavia; e-mail: roberto.sacchi@unipv.it
Il corteggiamento nei Cheloni ¨¨ molto elaborato ed ¨¨ basato su un sistema di segnalazione multipla in cui sono
coinvolti segnali visivi, olfattivi ed acustici. I segnali acustici emessi durante la monta sono particolarmente
interessanti in quanto rappresentano il principale, e in molti casi l¡¯unico, contesto in cui i Cheloni emettono suoni.
Le vocalizzazioni nei Cheloni sono state studiate solo occasionalmente e poco o nulla ¨¨ noto sui meccanismi di
produzione di suoni nelle tartarughe e sulla loro funzione. Le nostre conoscenze sulla morfologia della laringe dei
Cheloni sono ancora basate su descrizioni classiche di fine Ottocento- primi Novecento, che non segnalano la
presenza di strutture (quali corde vocali o pliche) deputate alla produzione di suoni; tuttavia le specie indagate per
questo aspetto sono state generalmente specie acquatiche (marine) o semi-acquatiche che sono mute o emettono
semplici soffi o sibili. In questo studio abbiamo 1) effettuato una revisione del comportamento di corteggiamento
dei Cheloni per determinare la diffusione delle vocalizzazioni all¡¯interno di questo taxon e le relazioni tra
vocalizzazioni, storia evolutiva e habitat riproduttivo, 2) analizzato la relazione tra dimensioni corporee e frequenza
fondamentale in un campione di 11 specie che vocalizzano durante la monta e 3) studiato l¡¯anatomia della laringe di
tre specie di Testudinidae che vocalizzano durante la monta (T. hermanni, T. greca e T.marginata) al fine di
individuare le strutture coinvolte nei meccanismi di fonazione. Il corteggiamento ¨¨ stato descritto, almeno dal punto
di vista qualitativo, in 101 specie di Cheloni; tra queste le vocalizzazioni emesse durante l¡¯accoppiamento sono state
osservate in 35 specie appartenenti alle famiglie dei Testudinidae (N=29, 80.5% delle specie con corteggiamento
descritto), dei Trionychidae (N=3, 60% delle specie con corteggiamento descritto), degli Emydidae (N=2, 7.4%
delle specie con corteggiamento descritto) e Bataguridae (N=1, 8.3% delle specie con corteggiamento descritto). A
parte tre specie semi-acquatiche di Trionychidae, tutte le altre specie che producono suoni durante la monta sono
terrestri o semi-terrestri; le vocalizzazioni di monta sono, pertanto, risultate significativamente associate agli habitat
terrestri (¦Ö2 = 33.7, P < 0.001). La frequenza fondamentale delle vocalizzazioni decresce significativamente al
crescere della lunghezza del carapace ( = 1,10 F 17.77, P = 0.002, ¦Â = -0.81, R2= 0.66) e questa relazione rimane
significativa anche controllando per la filogenesi (metodo dei contrasti lineari, = 1,9 F 6.33, P = 0.033, ¦Â = -0.44, R2=
0.41). Le specie di dimensione maggiore emettono quindi suoni con frequenza fondamentali minori. La fonazione
nelle tre specie di Testudinidae indagate potrebbe essere associata alla presenza di due bande di tessuto elastico
inserite nella parete laterale della laringe, in corrispondenza della glottide, che possono essere messe in tensione
dall¡¯allontanamento delle aritenoidi dalla cartilagine ioidea. La posizione e struttura istologica di queste bande
suggeriscono che esse siano effettivamente in grado di vibrare durante l¡¯emissione di aria dai polmoni e possono
essere considerate analoghe a corde vocali. In conclusione, questo studio esclude definitivamente la possibilit¨¤ che
le vocalizzazioni nei Cheloni siano dei semplici rumori prodotti involontariamente dai movimenti copulatori dei
maschi; al contrario fornisce un forte supporto all¡¯ipotesi che le vocalizzazioni abbiano un effettivo significato
comunicativo, trasmettendo informazioni attendibili sulle qualit¨¤ generali del maschio segnalatore utili alle
femmine per operare delle scelte in contesti socio-sessuali.

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 14, 2007 6:31 pm

Vocalizzazioni dei maschi e scelta femminile in Testudo hermanni: un approccio
sperimentale
Paolo GALEOTTI (1), Roberto SACCHI (1), Mauro FASOLA (1), Donato BALLASINA (2)
(1) Dipartimento di Biologia Animale – Università di Pavia, P.za Botta 9, 27100 - Pavia
(2) “CARAPAX”, European Centre for Tortoise Conservation, Massa Marittima, Grosseto (Italy)
Il modello di selezione sessuale della Testudo hermanni emerso da un nostro precedente studio correlativo ha
evidenziato che i maschi trasmettono informazioni sulle loro condizioni morfo-fisiologiche attraverso i display di
corteggiamento e le caratteristiche spettrografiche delle vocalizzazioni emesse durante la monta. Questi segnali,
inoltre, aumentano il successo di accoppiamento degli individui. Le vocalizzazioni e i display di corteggiamento
possono essere costosi da produrre per i maschi: se tali costi aumentano in modo differenziale per i differenti
individui, i segnali emessi durante il corteggiamento possono rivelare onestamente la qualità del maschio che li
produce e permettere alla femmina corteggiata di ottimizzare le proprie scelte sessuali. Le informazioni trasmesse
dalle vocalizzazioni potrebbero però essere utilizzate anche da altri individui oltre che dalla femmina montata,
soprattutto se si considera il fatto che vengono emesse ad un volume che ne permette la percezione anche da
notevole distanza (fino ad alcune decine di metri). Le vocalizzazioni di monta potrebbero infatti svolgere una
funzione di mate-guarding per prevenire l’interferenza da parte di altri maschi conspecifici, così come segnalare alle
altre femmine la presenza di un partner sessuale per attirarle e assicurare al maschio che le ha prodotte ulteriori
copule. In questo studio abbiamo pertanto indagato, tramite esperimenti di playback, se le vocalizzazioni
rappresentano effettivamente uno stimolo per maschi e femmine di Testudo hermanni. Abbiamo inoltre investigato
la preferenza di maschi e femmine per differenti caratteristiche spettrografiche delle vocalizzazioni (durata,
frequenza fondamentale e modulazione di frequenza), in modo da definire se e quali proprietà del segnale acustico
34
abbiano un effetto attrattivo o repulsivo sui con specifici. Gli esperimenti sono stati condotti tra maggio e giugno
2002 e 2003 presso il centro CARAPAX di Massa Marittima (GR), in recinti sperimentali quadrati (lato 80 cm),
dotati di due piccoli altoparlanti localizzati nel punto medio di due lati opposti, a circa 25 cm dal suolo. Il disegno
sperimentale utilizzato prevedeva di sottoporre contemporaneamente ad una testuggine 2 stimoli sintetici che
differivano tra loro per un unico parametro acustico. La preferenza dell’individuo sottoposto a esperimento per uno
dei due stimoli acustici era quindi determinata in base al tempo trascorso nella metà del recinto antistante
l’altoparlante da cui era emesso. I maschi non prestavano alcuna attenzione alle vocalizzazioni, né discriminavano
tra vocalizzazioni con diverse proprietà acustiche. Le femmine, invece, erano attratte dalle vocalizzazioni e
preferivano significativamente i canti ad alta frequenza ed emessi a tasso più elevato. Le femmine, inoltre,
sembravano preferire anche vocalizzazioni di breve durata. I nostri risultati escludono l’ipotesi che le vocalizzazioni
emesse dai maschi durante la monta siano un segnale di tipo intra-sessuale, con funzioni di mate-guarding. Al
contrario, confermano che le vocalizzazioni sono un segnale di tipo intersessuale, indirizzato alla sola femmina
montata. Dato che il tasso di canto nella T. hermanni è significativamente correlato al valore dell’ematocrito ed è
uno dei principali determinanti il successo di accoppiamento dei maschi, la preferenza per canti emessi a tasso più
elevato riflette la ricerca da parte delle femmine di partner sessuali di qualità superiore. Questo è il primo studio che
documenta a livello sperimentale la funzione sessuale delle vocalizzazioni di monta dei Cheloni.

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 14, 2007 6:34 pm

In pratica non solo ci sentono, ma chi ha la voce più bella si accoppia di più....[:162] [:29]

agnese
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Messaggioda agnese » ven set 14, 2007 7:04 pm

L'unico suono che emettono è una specie di fischio, o almeno le mie acquatiche quando litigano per il mangiare si fischiano, forse quel suono lo sentono......grazie x le risposte!!!!!

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EDG
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Messaggioda EDG » ven set 14, 2007 7:09 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Betalfa

In pratica non solo ci sentono, ma chi ha la voce più bella si accoppia di più....[:162] [:29]



Non ho letto ancora le tre pagine sulla vocalizzazione che hai postato, sicuramente interessantissime, ma anche se ci sentono, l'udito rimane sempre il meno sviluppato tra gli altri sensi e comunque sul fatto che si avvicinano perchè sentono il loro nome è una cosa che si vuole solo credere, come detto da davide, anche se ci avviciniamo senza parlare loro ti vengono incontro, perchè ci associano al cibo

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Sandra
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Messaggioda Sandra » ven set 14, 2007 9:39 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Betalfa

Vocalizzazioni dei maschi e scelta femminile in Testudo hermanni: un approccio
sperimentale
Paolo GALEOTTI (1), Roberto SACCHI (1), Mauro FASOLA (1), Donato BALLASINA (2)
(1) Dipartimento di Biologia Animale – Università di Pavia, P.za Botta 9, 27100 - Pavia
(2) “CARAPAX”, European Centre for Tortoise Conservation, Massa Marittima, Grosseto (Italy)
Il modello di selezione sessuale della Testudo hermanni emerso da un nostro precedente studio correlativo ha
evidenziato che i maschi trasmettono informazioni sulle loro condizioni morfo-fisiologiche attraverso i display di
corteggiamento e le caratteristiche spettrografiche delle vocalizzazioni emesse durante la monta. Questi segnali,
inoltre, aumentano il successo di accoppiamento degli individui. Le vocalizzazioni e i display di corteggiamento
possono essere costosi da produrre per i maschi: se tali costi aumentano in modo differenziale per i differenti
individui, i segnali emessi durante il corteggiamento possono rivelare onestamente la qualità del maschio che li
produce e permettere alla femmina corteggiata di ottimizzare le proprie scelte sessuali. Le informazioni trasmesse
dalle vocalizzazioni potrebbero però essere utilizzate anche da altri individui oltre che dalla femmina montata,
soprattutto se si considera il fatto che vengono emesse ad un volume che ne permette la percezione anche da
notevole distanza (fino ad alcune decine di metri). Le vocalizzazioni di monta potrebbero infatti svolgere una
funzione di mate-guarding per prevenire l’interferenza da parte di altri maschi conspecifici, così come segnalare alle
altre femmine la presenza di un partner sessuale per attirarle e assicurare al maschio che le ha prodotte ulteriori
copule. In questo studio abbiamo pertanto indagato, tramite esperimenti di playback, se le vocalizzazioni
rappresentano effettivamente uno stimolo per maschi e femmine di Testudo hermanni. Abbiamo inoltre investigato
la preferenza di maschi e femmine per differenti caratteristiche spettrografiche delle vocalizzazioni (durata,
frequenza fondamentale e modulazione di frequenza), in modo da definire se e quali proprietà del segnale acustico
34
abbiano un effetto attrattivo o repulsivo sui con specifici. Gli esperimenti sono stati condotti tra maggio e giugno
2002 e 2003 presso il centro CARAPAX di Massa Marittima (GR), in recinti sperimentali quadrati (lato 80 cm),
dotati di due piccoli altoparlanti localizzati nel punto medio di due lati opposti, a circa 25 cm dal suolo. Il disegno
sperimentale utilizzato prevedeva di sottoporre contemporaneamente ad una testuggine 2 stimoli sintetici che
differivano tra loro per un unico parametro acustico. La preferenza dell’individuo sottoposto a esperimento per uno
dei due stimoli acustici era quindi determinata in base al tempo trascorso nella metà del recinto antistante
l’altoparlante da cui era emesso. I maschi non prestavano alcuna attenzione alle vocalizzazioni, né discriminavano
tra vocalizzazioni con diverse proprietà acustiche. Le femmine, invece, erano attratte dalle vocalizzazioni e
preferivano significativamente i canti ad alta frequenza ed emessi a tasso più elevato. Le femmine, inoltre,
sembravano preferire anche vocalizzazioni di breve durata. I nostri risultati escludono l’ipotesi che le vocalizzazioni
emesse dai maschi durante la monta siano un segnale di tipo intra-sessuale, con funzioni di mate-guarding. Al
contrario, confermano che le vocalizzazioni sono un segnale di tipo intersessuale, indirizzato alla sola femmina
montata. Dato che il tasso di canto nella T. hermanni è significativamente correlato al valore dell’ematocrito ed è
uno dei principali determinanti il successo di accoppiamento dei maschi, la preferenza per canti emessi a tasso più
elevato riflette la ricerca da parte delle femmine di partner sessuali di qualità superiore. Questo è il primo studio che
documenta a livello sperimentale la funzione sessuale delle vocalizzazioni di monta dei Cheloni.

Splendido! Grazie

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 14, 2007 10:57 pm

Sul chiamarle con nome non ci credo, che se ci vedono ci associano al cibo ci credo (se fossimo piccoli come una chiocciola ci mangerebbero sicuramente), che l'udito non è raffinato è ovvio ma ci sentono, è come l'ofatto per l'uomo, è un senso quasi atrofizzato a gli odori e la puzza intensa la sentiamo.
I cani sentono gli odori di cose che noi neppure ci possiamo immaginare, dall'olfatto sentono anche le mozioni degli uomini.

Citazione:
Messaggio inserito da EDG

.... ma anche se ci sentono, l'udito rimane sempre il meno sviluppato tra gli altri sensi e comunque sul fatto che si avvicinano perchè sentono il loro nome è una cosa che si vuole solo credere, come detto da davide, anche se ci avviciniamo senza parlare loro ti vengono incontro, perchè ci associano al cibo


n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 14, 2007 11:09 pm

Vorrei aggiungere che il tanto vituperato Ballasina (e il suo famigerato Carapax) è uno dei pochi, se non l'unico erpetologo italiano con degli studi sulle testudo di fama mondiale.

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errici
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Messaggioda errici » sab set 15, 2007 1:31 am

l'udito sicuramente poco sviluppato,ma la vista non so quanto sia sviluppata ma ha sicuramente un grande raggio d'azione..da qualsiasi lato le prendi loro ti vedono e rientrano nel guscio(ovviamente parlo delle piu schive).


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