Dal momento che, come molti sapranno, tre delle mie tarte hanno i vermi, ieri sera mi sono armata di pazienza e di un babbo-bricolage per allestire le lampade all'interno del terrario.
Chiedo preventivamente scusa per il "disordine" ma le mie bimbe sono particolarmente casiniste.
Eccovi il tutto:
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visione panoramica: si notino due piattini pieni d'acqua per non far seccare l'aria una volta chiuso il "coperchio".
La pappa è nel piattino ma ne ho sparpagliata anche un pò in giro perchè ho scoperto che le mie tarte amano "trovarla" per strada e sbocconcellarla: direi che è uno dei pochi pregi derivati dal dover tenere la carta di giornale (nella terra non potrei, un terrario con foglie di insalata che vanno a marcire sotto terra è antiigienico, e so che in terrario l'ambiente deve essere il più pulito possibile).
La carta di giornale è una misura igienica aggiuntiva durante il periodo della sverminazione: la cambio due o tre volte a giorno mettendo diversi "livelli" di fogli... mi è stato detto che sarebbe meglio carta non stampata o cartone, voglio provvedere quanto prima!
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La lampada che si vede è quella UVB (8%) che ho posizionato centralmente. Alla destra della lampada la zona notte con la casetta-vaso-rifugio nella quale le mie tarte, più che andare a dormire, si arrampicano sempre. Per evitare ribaltamenti molto frequenti ho "aiutato" la scalata con fogli di giornale stropicciato che, creando l'effetto "montagna_del_presepe", le aiutano nella salita ed evitano brutte cadute. Questa zona è meno illuminata dell'altra, quella della pappa, nella quale c'è anche la lampada spot da 50w con funzione di "riscaldatore".
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Ecco la zona pappa: lampada calda -come l'ho accesa le tarte si sono precipitate e hanno girato il sederino al caldo, e per prendere tutte il punto di maggior calore per i primi momenti sono salite una sopra l'altra-. Come la zona è stata "uniformemente" calda si sono "parcheggiate"...e poi sono andate a mangiare e hanno mangiato decisamente molto e con appetito.
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Questo è il terrario chiuso con una lastra di plexiglass inserita su delle guide poste all'interno del coperchio. Questo per evitare dispersione di calore.
Ai lati del terrario ho preddisposto due fori collocati ad altezze diverse nei due lati che permettono un buon ricircolo dell'aria.
I fori, come il coperchio, pensati anche per i mesi estivi all'aria aperta, sono stati "tappati" con della rete per evitare l'ingresso ad uccelli che potrebbero "ambire" alle tarte.
Nel terrario si trova un termostato collegato alla spot che mantiene la temperatura di 30 gradi nel punto più caldo. Due interruttori permettono l'accensione separata della spot e della UVB anche se io le tengo accese nella stessa fascia oraria (08-18) per simulare l'effetto giorno-notte e l'escursione termica conseguente.
Devo dire che da stamane, quando tutto è partito, le tarte hanno decisamente manifestato più vitalità e appetito.
Un grazie a Claudio che mi ha fornito il progetto iniziale.