TartaClubItalia

ecco le foto dell'attuale rifugio antiatomico delle mie tarte.




nel loro ambiente naturale troveranno anche delle foglie che le sappiano proteggere dall'umidità e dalla pioggia, ma nel mio giardino della bassa romagnola la vedo dura.. provai con le foglie secche ma marcirono d'acqua e sortirono l'effetto opposto.
le scaglie delle vecchie pine d'abete che ho trovato invece si sono rivelate un ottimo giaciglio. e lo dimostra il fatto che mentre prima le mie tarte cercavano altri rifugi, ora, almeno la più pigra va sempre nel rifugio "pignoso" con mia grande sddisfazione..

l'altra non sa che si perde, ma è una tipa che non sta mai ferma, quindi non mi offendo..

che ne dite?

Un vero Bunker!
L'unica cosa è che ricordo che le resine delle conifere potrebbero essere negative(non nocive) per le tarte, non ricordo perchè.

Bel lavoro, quasi quasi anche troppo...
Scherzi a parte complimenti!!!

P.s. sposto la discussione nella parte "terrestre"...

ah, dove l'avevo messa?


per la storia della resina credo che riguardi il loro delicato apparato olfattivo.
è un po' come fare la commessa da lush, un lavoro per poche elette..

però sono stato attento e ho usato pigne vecchie di qualche anno, circa 3. la resina si sente ad essere precisi, ma più che altro sa di sotto bosco tipo humus e torba..

grazie! è stata una notevole faticaccia..

eh, si vede!

bello è un ottimo riparo

manca solo la parabola sul tetto!

Ma questo rifugio va anche bene per il letargo o sarà troppo caldo con tutto quel materiale isolante???