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Recinzione...
Inviato: gio ott 23, 2008 8:22 am
da sergioM
E' da pochi anni che mi sono trasferito e a differenza da prima ora dispongo di tantissimo terreno per lo piu' collinare (poco piu' di 10 ettari)....ma sono molto confuso sulla scelta della zona in cui realizzare il recinto per le nuove tarta. Premetto che la vasta area a mia disposizione, fa parte di un'azienda agricola e purtroppo non è ancora recintata. La mia preoccupazione, essendo in collina e in una zona frequentata da cinghiali, tassi, volpi ecc ecc. è che una volta creato il recinto di notte predatori di questo tipo possono distruggere o cmq danneggiare la futura recinzione e di conseguenza creare danno o altro alle piccole tartarughe.
Essendo anche in una zona un po' svantaggiata a livello climatico, qui d'inverno fa veramente freddo, avevo pensato di realizzare una grande cassa di legno di circa 2 mq e alta 30 cm e con sotto le rotelle, ricreando il loro habitat naturale di modo che durante il giorno avrei tenuto in grande cassone fuori e alla sera ricoverarlo in una struttura che poi sarebbe una scuderia di allevamento cavalli.
Penso che sia una soluzione non tanto buona vero?? poiche' si rischierebbero troppi sbalzi di temperatura per l'animale, giusto??
Inviato: gio ott 23, 2008 9:27 am
da Luca-VE
Gia, meglio creare una recinzione a prova di predatori e lasciare poi le tartarughe libere all'interno.
Il freddo invernale non e' un grande problema, se hanno la possibilta' di ripararsi.
Inviato: gio ott 23, 2008 8:34 pm
da mithril
Ciao!
Per i recinti io, fossi in te, farei una cosa del genere per dormire sonni tranquilli (ma sono iperprotettiva, quindi forse esagero, boh!

)
http://www.tartaclubitalia.it/forum/top ... C_ID=12432
Però mi rendo conto che non sempre sono fattibili e non a tutti possono piacere. Dipende tanto da quali sono i pericoli reali che le tarte da te correrebbero

.
Inviato: gio ott 23, 2008 10:32 pm
da Barbara
Quoto Luca-Ve, il freddo non è pericoloso se hanno modo di rifugiarsi e ripararsi... potrai attrezzare magari rifugi con coppi, mattoni e tegole ecc...
Per la recinzione invece devi cercare di capire anzitutto qual'è la zona più soleggiata e creare lì il loro habitat. Il recinto che ha linkato Mithril non ti metterebbe al riparo dai cinghiali se temi quelli, però io abito vicino al bosco e quindi ho i tuoi stessi "predatori" in circolazione e fin'ora hanno predato solo galline
Tieni presente una cosa: i cinghiali abbattono le recinzioni se aldilà c'è qualcosa che interessa loro e quindi frutta, uva, castagne ecc, non credo che andrebbero dalle tartarughe
Comuque fai i recinti non lontano dall'abitazione ed avrai meno timori

I m iei sono fatti con rete in acciaio elettrosaldato a maglie di un cm, 30 cm interrata e 70 fuori terra perchè il terreno è in pendenza e non li posso fare con mattoni

Inviato: ven ott 24, 2008 2:26 am
da sergioM
Ciao Mithril, hai ragione ed avevo gia' preso in esame di realizzare una struttura del genere per le nuove tarta, ma sono in una zona molto svantaggiata ossia a parte predatori e freddo, anche soggetta a svincolo idro-geologico e sempre sotto la supervisione della comunita' montana. Se ad esempio vai anche a costruire un semplice muretto di mezzo metro, devi ribaltare il mondo per ottenere permessi e via dicendo. Quindi scarterei questa idea, ma quasi quasi se la realizzo piu' piccola di altezza, se non sbaglio non mi occorre chiedere nessun permesso. Cmq grazie dell'idea. Ciao.
Inviato: ven ott 24, 2008 6:59 am
da Stefano_A
il problema solitamente è avere lo spazio, e questo NON ti appartiene... Per le opportune protezioni ti puoi sbizzarrire come meglio credi. In alcuni libri monografici americani ho visto foto di allevamenti di G.elegans (...non le "solite" robuste sulcata o pardalis...) allevate outdoor praticamente TUTTO l'anno in zone con gelate e nevicate invernali (!).
Inviato: ven ott 24, 2008 7:48 am
da sergioM
Infatti x quanto riguarda il terreno qui, ce n'è da buttar via, cmq forse ho individuato una zona che potrebbe andare bene...in caso faccio delle foto e ve le posto, grazie ancora ciao.