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Questa è invece la soluzione molto economica e per gli amanti della tradizione : ai pali che dovevano essere piantati in terra veniva fatto la punta e successivamente carbonizzata per un buon centimetro di spessore sul fuoco.![]()
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Permettemi una delucidazione.La differenza fra pali "autoclavati" ed impregnati con resine epossidiche è la seguente:
1)palo "autoclavato":quelli in vendita nelle maggiori segherie fiorentine sono pali di vario diametro e lunghezza rifiniti a macchina ed impregnati ,come il nome dice, in autoclave a pressione con sostanze insetticide e fungicide,e si presentano di un colore verdastro(se di trattamento recente).Buona resistenza all'esterno.
2) palo "fai da te" ,in quanto non in vendita,impregnato manualmente ,a pennello, con resina epossidica strutturale bicomponente(le migliori:l'americana West System commercializzata da Boero e l'italianissina C10/10 di Checchi);la resina, da applicare con le modalità tecnicamente descritte dal produttore,penetra all'interno del legno dove reticola e da luogo ad un composito legno/epossidico che risulta essere impermeabile, ed incorruttibile da parte di insetti, funghi e batteri. Altrimenti,a mio avviso,per le recinzioni è migliore il legno carbonizzato(old system).
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