Messaggioda Tortugo » dom gen 09, 2011 1:46 pm
Nella checklist di H. Artner, pubblicata ultimamente nella sua rivista, sono riportate due sottospecie:
- flavomarginata flavomarginata
- flavomarginata evelynae
A prescindere da questo, comunque, che ho citato a titolo infomativo, voglio sottolineare che la tassonomia, e quindi la nomenclatura, è influenzata da troppi interessi economici e, come tale, sta diventando sempre meno attendibile, secondo me. Mentre da un lato diventano sempre più specifiche e dettagliate le indagini sul DNA, dall'altro diventa sempre più facile svegliarsi la mattina (per chi può farlo chiaramente) ed elevare una sottospecie a specie a sè, con prove mediocri.
Secondo me è stupido elevarla a specie a sè, dato che è identica alla flavomarginata flavomarginata, così come la sinensis. Sono pochissime le differenze, troppo poche. Sinceramente non capisco come mai per le flavo, con differenze minime, si parla di sottospecie (addirittura ora di specie), mentre per le T. carolina triunguis (che passano da carapace verde oliva uniforme a carapace molto colorato, a macchie, a strisce e pelle di testa e arti particolarmente variabili da individuo ad individuo) o per le carolina carolina si parla di varianti "regionali"....e in alcuni casi neanche di quello!
Boh, io non ci capisco, nel senso che si vede lontanamente che ci sono altri interessi dietro, tutto qua. Quindi certi cambiamenti nella tassonomia vanno presi con le pinze.