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domanda su horfield

Inviato: lun ott 16, 2006 6:47 pm
da tartadibarba
Domanda:
in una horsfield di tre anni è possibile individuare il sesso?

Grazie

Inviato: lun ott 16, 2006 6:48 pm
da fabio
si metti le foto

Inviato: lun ott 16, 2006 6:55 pm
da tartadibarba
Citazione:
Messaggio inserito da fabio

si metti le foto


Oh FABIOOOOOOOOOOOO! :0:0:0:0:0:0
'un ce l'ho le foto!
Avrei trovato da comprarle ma non le posso vedere finchè non arrivano.......a meno che le vada a prendere a domicilio (probabile!!)

Inviato: lun ott 16, 2006 6:57 pm
da fabio
non comprare l'horsfieldi è complicata

Inviato: lun ott 16, 2006 7:01 pm
da tartadibarba
Come è complicata? Si adatta molto meglio di aLtre specie! Basta fare attenzione al fattore umidità, giusto?

Inviato: lun ott 16, 2006 7:01 pm
da fabio
insomma anche alla temperatura se vuoi scrivimi in privato

Inviato: lun ott 16, 2006 7:37 pm
da Davide
Citazione:
Messaggio inserito da tartadibarba

Domanda:
in una horsfield di tre anni è possibile individuare il sesso?

Grazie



A volte anche solo a tre anni i maschi hanno un codone esagerato. Ma solo a volte. Questo è l'unico segno certo sul loro sesso. Non ti fidare di tutte le altre stoppine sull'angolo degli scuti sopracaudali, sulla distanza piastrone-carapace, sul fatto che la testa sia proporzionalmente grossa.......etc. etc...

Inviato: lun ott 16, 2006 8:36 pm
da riccardopelleriti
se ti piace come razza prendila, non è così delicata come tutti dicono, cerca solo di fare attenzione a dove la tieni evita i posti troppo a nord, e fai un po ti attenZione all'umidità ,poi per il resto sono animali abbastanza robusti, io vivo in Sicilia, sicuramente il tempo un po mi aiuta, ma dove abito io è abbastanza ventilato e fresco anche d'estate (sono in collina).Ciao!!!:)

Inviato: lun ott 16, 2006 8:42 pm
da Davide
Anche io con pochi accorgimenti le allevo con molta facilità.
Ho anche constatato che le horsfieldi nate in cattività (ormai spero tutte quelle in commercio) hanno una notevole adattabilità ambientale. L'unico accorgimento importante che ho è quello di far fare loro un letargo "protetto", cioé in uno scatolone con foglie secche, assolutamente asciutte, tenuto all'aperto in un luogo ben riparato dalla pioggia e dal sole.

Inviato: lun ott 16, 2006 9:03 pm
da riccardopelleriti
anche io uso lo stesso procedimento anche se molti dicono che è sbagliato ma io in dieci anni non ho avuto problemi, la metto in uno scatolone con un po terra e poi la ricopro con foglie secche e paglia pero la metto in cantina, di tanto in tanto la controlo per vedere se tutto ok.:)

Inviato: lun nov 13, 2006 3:22 pm
da Poldina
Citazione:
Messaggio inserito da riccardopelleriti

anche io uso lo stesso procedimento anche se molti dicono che è sbagliato ma io in dieci anni non ho avuto problemi, la metto in uno scatolone con un po terra e poi la ricopro con foglie secche e paglia pero la metto in cantina, di tanto in tanto la controlo per vedere se tutto ok.:)



io anche faccio così! va benissimo:D

Inviato: lun nov 13, 2006 9:05 pm
da andysen
anche io le separo dalle altre, le metto in uno scatolone ispezionabile con tanta corteccia secca e riparata da sole e umido.

dico sinceramente che non mi hanno creato mai problemi.

le mie, quasi tutte, arrivano da Catania e sono nate in cattivita', ragion per cui, mi spiegava l'allevatore, che sono molto acclimatate.

non le sconsiglio a nessuno visti i miei precedenti. ;)

Andrea

Inviato: lun nov 13, 2006 9:39 pm
da Davide
Forse alcune delle mediterranee non resisterebbero ad un letargo in cantina, con una temperatura verosimilmente sopra i 10 gradi e per diversi mesi, ma le horsfieldi non paiono avere grossi problemi. Sono fatte per resistere e parecchi mesi di ibernazione, sicuramente trascorsi a temperature ben inferiori di quelle di una cantina, ma chiunque le allevi in questo modo da qualche anno non può che constatare che al risveglio sono arzille, riprendono rapidamente ad alimentarsi e, straordinariamente, la perdita di peso è assolutamente trascurabile. Il consiglio tuttavia è quello di far trascorrere loro l'ibernazione ad una temperatura dai 3 ai 7 gradi, almeno per una buona parte di questo periodo.

Inviato: lun nov 13, 2006 10:58 pm
da Ale
Davide , a dire il vero, io metto in cantina le mie testudo europee e , fin ora (corna facendo!)...tutto ok. Però devo dire che è una cantina che ha una finestrina che resta axta costantemente, anche nelle notti + fredde.
Volevo chiedervi un consiglio, senza aprire un'inutile discussione: come tutti gli anni, anche sta volta ho usato il fieno nelle casse delle tartarughe...gli altri anni però (mò mi cacciate dal forum!) io non le inumidivo mai, pensando che l'umidità favorisse la presenza di patogeni, ignorando totalmente il discorso disidratazione(forse sarò stato fortunato...ma mai avuti problemi del genere, o forse nn me ne accorgevo); ora, se inumidissi ad ntervalli regolari, il fieno, inesorabilmete ammuffirebbe....che faccio lo ignoro questo fatto??

Inviato: lun nov 13, 2006 11:07 pm
da Davide
NESSUNO ha fatto degli studi su questo tipo di letargo. Tutte le notizie che vengono divulgate corrispondono ad esperienze più o meno individuali. Non c'è nessuna evidenza scientifica del fatto che si debba inumidire o meno il substrato tuttavia, considerando che sicuramente il terreno delle tartarughe sepolte è quasi sempre ben umido se non bagnato completamente quando piove in abbondanza, si può ragionevolmente pensare che sia meglio tenere un po' umido il substrato dove riposano le tartarughe. Sono straconvinto che questo non serva per evitare la disidratazione delle tartarughe, poiché le horsfieldii, tenute in ambiente secco durante il letargo, non si disidratano affatto, ma penso che un ambiente umido aiuti ad evitare maggiori escursioni di temperatura.