identificate aree atlantico rischiose per tartarughe
Inviato: gio feb 13, 2014 11:16 pm
(AGI) - Washington, 13 feb. - Identificate grazie a dati satellitari i luoghi dell'Atlantico piu' pericolosi per le tartarughe liuto. Gli scienziati della University of Exeter (Regno Unito) hanno utilizzato i dati provenienti da trasmettitori satellitari collegati a oltre cento tartarughe per monitorare i loro movimenti attraverso l'Oceano Atlantico.
I loro spostamenti sono stati poi incrociati con informazioni relative ad aree di pesca ad alta intensita' per identificare i luoghi in cui era maggiore, per le tartarughe, la probabilita' di rimanere impigliate.
Gli scienziati, guidati da Matthew Witt e da Sabrina Fossette, hanno tracciato, fra il 1995 e il 2010, un totale di 106 tartarughe liuto nell'Atlantico e nell'Oceano Indiano sud-occidentale, riuscendo ad identificare nove aree che hanno il maggior rischio di cattura accidentale di questi animali.
Inoltre, gli studiosi hanno scoperto che le tartarughe liuto atlantiche usano sia le acque internazionali profonde che quelle costiere nazionali, in un complesso pattern di uso del proprio habitat. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. (AGI) .
fonte: http://www.agi.it/research-e-sviluppo/n ... tartarughe
I loro spostamenti sono stati poi incrociati con informazioni relative ad aree di pesca ad alta intensita' per identificare i luoghi in cui era maggiore, per le tartarughe, la probabilita' di rimanere impigliate.
Gli scienziati, guidati da Matthew Witt e da Sabrina Fossette, hanno tracciato, fra il 1995 e il 2010, un totale di 106 tartarughe liuto nell'Atlantico e nell'Oceano Indiano sud-occidentale, riuscendo ad identificare nove aree che hanno il maggior rischio di cattura accidentale di questi animali.
Inoltre, gli studiosi hanno scoperto che le tartarughe liuto atlantiche usano sia le acque internazionali profonde che quelle costiere nazionali, in un complesso pattern di uso del proprio habitat. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. (AGI) .
fonte: http://www.agi.it/research-e-sviluppo/n ... tartarughe