Sacchetti di plastica: per l'europa è divieto o tassa
Inviato: lun ott 28, 2013 8:01 pm
Per combattere l'inquinamento dei mari e salvare uccelli e tartarughe
Il singolo europeo usa 500 borse non biodegradabili l'anno e le butta
Bruxelles 26 ottobre 2013 - Ridurre il numero colossale di sacchetti di plastica che finiscono nell'ambiente e soprattutto in mare: questo l'obiettivo delle misure in arrivo dalla Commissione europea, il prossimo 4 novembre. Se dovessero avere luce verde da Europarlamento e Stati membri, le nuove regole salverebbero l'Italia dalla procedura d'infrazione, ancora aperta a Bruxelles, per il divieto di uso delle buste di plastica non biodegradabili.
Condividi"Cinquant'anni fa le buste di plastica monouso erano quasi sconosciute, oggi le usiamo per pochi minuti e poi inquinano il nostro ambiente per decenni" spiega il commissario europeo all'ambiente, Janez Potocnik, secondo cui la differenza rispetto al passato è che adesso "l'atteggiamento della società si sta evolvendo e c'è un desiderio diffuso di cambiamento".
Il problema è globale: basti pensare che tre quarti della spazzatura che si trova in mare è plastica, una quota che supera anche l'80% lungo le coste del Mediterraneo, così come costituisce oltre l'80% delle maxi-isole di immondizia che navigano negli oceani.
La sfida emergente è sempre più quella contro le micro-plastiche, frammenti inferiori a 5 mm che possono interferire con il sistema endocrino ed entrare nella catena alimentare. Con il nuovo pacchetto di misure, i 28 Stati membri saranno obbligati ad affrontare la questione, ma saranno liberi di scegliere fra una serie di opzioni, come un divieto o una tassa sull'uso dei sacchetti monouso.
Si stima che ogni anno ciascuno dei 500 milioni di cittadini europei getti via circa 500 sacchetti di plastica e la maggior parte di questi venga usato una sola volta. Nel 2008 in Europa sono state prodotte 3,4 milioni di tonnellate di buste di plastica, equivalenti al peso di due milioni di autovetture. Ma essendo singolarmente piccole e leggere spesso sfuggono alla raccolta dei rifiuti, finendo negli oceani dove soffocano gli ecosistemi e fanno strage di animali, specie uccelli e tartarughe marine.
La proposta della Commissione europea sarà in lotta contro il tempo: l'anno prossimo a maggio si chiude il mandato di questo Europarlamento, quindi o si trova subito l'accordo con Consiglio Ue e eurodeputati, oppure si rischia di arrivare al 2015 per l'approvazione.
"Data l'entità del problema ci aspetteremmo che gli Stati membri lo risolvano" commenta Joe Hennon, portavoce di Potocnik. Secondo Hennon l'impiego di una tassa sull'uso dei sacchetti monouso "è una soluzione a doppio vantaggio: per l'ambiente perché riduce l'inquinamento, ma anche per lo Stato, che incassa dei soldi".
La nuova normativa insomma "è un tipo di proposta sulla quale pensiamo si possa trovare un accordo" conclude il portavoce. Intanto alcuni cittadini europei hanno già detto la loro: in 16mila hanno firmato la petizione per il divieto nell'Ue dell'uso delle buste di plastica monouso lanciata dalla Surfrider Foundation Europe, che arriverà presto nelle mani di Potocnik.
(Chiara Spegni per Ansa)
FONTE: http://qn.quotidiano.net/lifestyle/2013 ... ropa.shtml
Il singolo europeo usa 500 borse non biodegradabili l'anno e le butta
Bruxelles 26 ottobre 2013 - Ridurre il numero colossale di sacchetti di plastica che finiscono nell'ambiente e soprattutto in mare: questo l'obiettivo delle misure in arrivo dalla Commissione europea, il prossimo 4 novembre. Se dovessero avere luce verde da Europarlamento e Stati membri, le nuove regole salverebbero l'Italia dalla procedura d'infrazione, ancora aperta a Bruxelles, per il divieto di uso delle buste di plastica non biodegradabili.
Condividi"Cinquant'anni fa le buste di plastica monouso erano quasi sconosciute, oggi le usiamo per pochi minuti e poi inquinano il nostro ambiente per decenni" spiega il commissario europeo all'ambiente, Janez Potocnik, secondo cui la differenza rispetto al passato è che adesso "l'atteggiamento della società si sta evolvendo e c'è un desiderio diffuso di cambiamento".
Il problema è globale: basti pensare che tre quarti della spazzatura che si trova in mare è plastica, una quota che supera anche l'80% lungo le coste del Mediterraneo, così come costituisce oltre l'80% delle maxi-isole di immondizia che navigano negli oceani.
La sfida emergente è sempre più quella contro le micro-plastiche, frammenti inferiori a 5 mm che possono interferire con il sistema endocrino ed entrare nella catena alimentare. Con il nuovo pacchetto di misure, i 28 Stati membri saranno obbligati ad affrontare la questione, ma saranno liberi di scegliere fra una serie di opzioni, come un divieto o una tassa sull'uso dei sacchetti monouso.
Si stima che ogni anno ciascuno dei 500 milioni di cittadini europei getti via circa 500 sacchetti di plastica e la maggior parte di questi venga usato una sola volta. Nel 2008 in Europa sono state prodotte 3,4 milioni di tonnellate di buste di plastica, equivalenti al peso di due milioni di autovetture. Ma essendo singolarmente piccole e leggere spesso sfuggono alla raccolta dei rifiuti, finendo negli oceani dove soffocano gli ecosistemi e fanno strage di animali, specie uccelli e tartarughe marine.
La proposta della Commissione europea sarà in lotta contro il tempo: l'anno prossimo a maggio si chiude il mandato di questo Europarlamento, quindi o si trova subito l'accordo con Consiglio Ue e eurodeputati, oppure si rischia di arrivare al 2015 per l'approvazione.
"Data l'entità del problema ci aspetteremmo che gli Stati membri lo risolvano" commenta Joe Hennon, portavoce di Potocnik. Secondo Hennon l'impiego di una tassa sull'uso dei sacchetti monouso "è una soluzione a doppio vantaggio: per l'ambiente perché riduce l'inquinamento, ma anche per lo Stato, che incassa dei soldi".
La nuova normativa insomma "è un tipo di proposta sulla quale pensiamo si possa trovare un accordo" conclude il portavoce. Intanto alcuni cittadini europei hanno già detto la loro: in 16mila hanno firmato la petizione per il divieto nell'Ue dell'uso delle buste di plastica monouso lanciata dalla Surfrider Foundation Europe, che arriverà presto nelle mani di Potocnik.
(Chiara Spegni per Ansa)
FONTE: http://qn.quotidiano.net/lifestyle/2013 ... ropa.shtml