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Palermo: migliaia di animali morti e tartarughe

Inviato: gio dic 01, 2011 1:12 pm
da Barbara
http://www.geapress.org/caccia/palermo- ... ughe/21833

GEAPRESS – Doveva essere un controllo amministrativo delle armi operato dal Commissariato Zisa della Polizia di Stato di Palermo, ed invece, da un botola della casa dell’ex autista AMIA, ora pensionato, nel quartiere Borgo Nuovo, si accedeva ad un grande laboratorio di tassidermia. Immediato l’intervento del Servizio Cites del Corpo Forestale della Regione siciliana. Una ecatombe di animali. Circa 200 impagliati, mentre alcune migliaia sarebbero stipati in tre grandi congelatori. Aquila di mare, Aquila reale, Occhione, Aironi ma anche mammiferi tra cui la Martora. Probabilmente provenienti da tutta la Sicilia. Impagliati e da riconsegnare ai cacciatori. Questo è quello che sospettano gli inquirenti.

Lui stesso, l’ex autista dell’AMIA, era stato cacciatore e pure Guardia Venatoria di un’ associazione venatoria operante in Sicilia. Un Occhione veniva preparato per sessanta euro, un centinaio di euro per gli Aironi, dipendeva dalle specie. Ma l’ammasso più impressionante era nei congelatori. Migliaia di animali morti chiusi uno ad uno in buste di plastica, in attesa di essere preparati. Impossibile contarli. Tutto attorno, imbottiture, pomate arsenicali, occhi di plastica, colori ed altri attrezzi necessari alla preparazione degli animali. Sarà compito della Forestale siciliana nei prossimi giorni catalogare il tutto. Nei congelatori, intanto, sono stati apposti i sigilli.

Le sorprese, comunque, non finivano qui. Nella casa del pensionato erano presenti 17 Testudo hermanni, una specie di tartaruga protetta dalle Convenzione di Washington. Sicuramente catturata nelle campagne siciliane. Cinque adulti mentre per il resto si trattava di individui giovani, nati nell’anno. Animali molto richiesti nel mondo dei terraristi con vendita anche nel mercato di fauna protetta che ogni domenica mattina si svolge tra i vicoli del quartiere di Ballarò, nel centro storico di Palermo. Poi, le armi. Tutte regolarmente detenute tranne due per le quali non era stato comunicato alla Questura il cambio del luogo di detenzione. Poste sotto sequestro, assieme alle migliaiai di animali morti ed alle tartarughe.