tartapiero ha scritto:Quella ritatta in foto è la livrea maschile di Callagur borneoensis, le femmine sono completamente diverse e anonime come colori.
Che io sappia ci sono un paio di coppie in Italia.
Sicuro che non ti stai confondendo con le Orlitia borneoensis?
non sapevo ci fossero degli esemplari di Callagur borneoensis (che è tra le mie tartarughe acquatiche preferite!) in Italia.
Comunque quando si ritrovano esemplari come questi e in questi termini (vendute al mercato!), penso sia giusto "utilizzarli" in programmi di riproduzione e reintroduzione con grandi progetti.
Prenderlo per rilasciarlo vuol dire rischiare che venga ricatturato, con la differenza che potrebbe non essere più ritrovato. Questa volta è andata bene, perchè è arrivato al mercato, ma se fosse stato mangiato o utilizzato in altro modo prima di arrivare al mercato...boh, io penso che certe cose debbano essere valutate bene. Anche io vorrei vivere in un mondo in cui le tartarughe si possano vedere libere come si vedono gli uccelli, o i pesci o tanti altri animali, ma questo vuol dire impegnarsi in progetti per ricreare le popolazioni e liberare tanti nuovi soggetti, senza rischiare di perdere definitivamente il potenziale degli adulti....cosa che sta accadendo con questa specie per esempio, o che è già accaduta con la Raphetus.
Questo non vuol dire catturare tutti gli adulti, ma creare dei progetti seri di riproduzione e reintroduzione, piuttosto che rilasciarli in modo superficiale.