Elias, tartaruga col satellite
Inviato: sab lug 21, 2012 5:26 pm
Notizia tratta da: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... &sez=MONDO
di Chiara Graziani
Giovedì 19 Luglio 2012
NAPOLI - La missione della stazione zoologica Anton Dohrn in Libano prosegue. In terra di guerra, fra Libano e Israele ed a ridosso di un campo profughi palestinese, un gruppo di ricercatori si dedica alla missione di svelare il segreto del prodigioso istinto di orientamento delle tartarughe. Conoscono tutte le strade degli oceani. Come fanno non si sa. Queste sono le immagini dal Libano - riserva naturale di Ture - della liberazione di Elias che i ricercatori della Anton Dohrn Flegra Bentivegna e Fulvio Maffucci hanno dotato di un trasmettitore satellitare sul carapace. Elias, dal nome del pescatore che l'ha catturato, è ora una linea sulla mappa web del sito http://www.seaturtle.org/tracking/?project_id=358
Un esemplare importante per due motivi: è un maschio - una rarità per l'esperimento ed è una tartaruga verde, perfino più rara della Caretta Caretta.
Elias, adagiato prima su un pneumatico e poi su una carriola, è stato rimesso a mare con il suo guinzaglio satellitare senza coinvolgere i media locali. Quel poco che è stato detto omette rigorosamente i dettagli su satelliti e rilevazioni a distanza.
Per via di quell'antenna che si vede nelle immagini,
non era gradito alle autorità locali libanesi che temono ogni occasione di attrito con gli irascibili vicini israeliani che vedono spie ovunque. E non è detto che anche gli hetzbollah libanesi, in realtà, non avrebbero cercato di fermare tutto.
Insomma, Elias ha rischiato l'affondamento. Come accadde ad una sua collega liberata da Napoli una decina di anni fa. Andò a riemergere nel golfo della Sirte con il suo computerino che chiacchierava con il satellite. Il Colonnello se n'ebbe a male. Ma la tartaruga fu più veloce e riparò verso l'Italia.
di Chiara Graziani
Giovedì 19 Luglio 2012
NAPOLI - La missione della stazione zoologica Anton Dohrn in Libano prosegue. In terra di guerra, fra Libano e Israele ed a ridosso di un campo profughi palestinese, un gruppo di ricercatori si dedica alla missione di svelare il segreto del prodigioso istinto di orientamento delle tartarughe. Conoscono tutte le strade degli oceani. Come fanno non si sa. Queste sono le immagini dal Libano - riserva naturale di Ture - della liberazione di Elias che i ricercatori della Anton Dohrn Flegra Bentivegna e Fulvio Maffucci hanno dotato di un trasmettitore satellitare sul carapace. Elias, dal nome del pescatore che l'ha catturato, è ora una linea sulla mappa web del sito http://www.seaturtle.org/tracking/?project_id=358
Un esemplare importante per due motivi: è un maschio - una rarità per l'esperimento ed è una tartaruga verde, perfino più rara della Caretta Caretta.
Elias, adagiato prima su un pneumatico e poi su una carriola, è stato rimesso a mare con il suo guinzaglio satellitare senza coinvolgere i media locali. Quel poco che è stato detto omette rigorosamente i dettagli su satelliti e rilevazioni a distanza.
Per via di quell'antenna che si vede nelle immagini,
non era gradito alle autorità locali libanesi che temono ogni occasione di attrito con gli irascibili vicini israeliani che vedono spie ovunque. E non è detto che anche gli hetzbollah libanesi, in realtà, non avrebbero cercato di fermare tutto.
Insomma, Elias ha rischiato l'affondamento. Come accadde ad una sua collega liberata da Napoli una decina di anni fa. Andò a riemergere nel golfo della Sirte con il suo computerino che chiacchierava con il satellite. Il Colonnello se n'ebbe a male. Ma la tartaruga fu più veloce e riparò verso l'Italia.