piramidalizzazione tarta africane

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murgy
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piramidalizzazione tarta africane

Messaggioda murgy » mer nov 14, 2007 8:27 pm

Qualcuno di voi ha una versione elettronica dell'articolo Influence of environmental humidity and dietary protein on pyramidal growth of carapaces in African spurred tortoises (Geochelone Sulcata) di Wiesner C.S.,; Iben C. ?

Cerco questo articolo perchè parla di come l'umidità sia un fattore determinante della crescita piramidale del carapace nella sulcata. La cosa che mi ha stupito, leggendo stralci trovati in internet, è che le basse percentuali di umidità sono "portatrici" delle piramidi più delle alte percentuali di umidità. E sembra che quando si parli di alte percentuali si indica un intervallo che va da 45-90%. Solitamente teniamo le tarta tra i 40-55% di umidità... mentre questi ricercatori consigliano di avere sempre una zona (tra le altre) con umidità del 100%...
Insomma...ho bisogno di leggerlo con i miei occhi, non vorrei che si trattasse di una interpretazione dell'articolo sbagliata, o quanto meno voglio essere come S. Tommaso.

Per la precisione l'articolo è stato pubblicato nel 2003 su Journal of Animal Physiology and Animal Nutrition, Volume 87, Numbers 1-2, February 2003, pp. 66-74(9)

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » mer nov 14, 2007 10:44 pm

Anche io sono molto interessato all'articolo, soprattutto per confermare alcune esperienze che ho avuto proprio al riguardo. Per ora non voglio espormi, voglio ascoltare anche il parere di altre persone che hanno allevato o che allevano sulcata da piccole e vedere alcuni risultati, soprattutto se correlati da dati oggettivi riguardo alla percentuale di umidità!
Anche Luca può aiutarci;);)

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » mer nov 14, 2007 10:49 pm

Io ho trovato per ora solo il sommario:

The carapaces of captive-raised tortoises (terrestrial chelonians of the zoological family Testudinidae, often develop pyramidal-shaped osseous growth centrally within the horny plates. With very few exceptions (e.g. Geochelone elegans, Psammobates sp.), this conical growth pattern is considered to be pathologic. This very common defect is believed to be an important indicator of the quality of captive tortoise management. This study was designed to examine the effect of dietary protein level and environmental humidity on the degree of pyramidal growth in the carapaces. Fifty recently hatched African spurred tortoises (G. sulcata) were raised for 5 months under artificial conditions of varying environmental humidity and dietary protein content (14% vs. 19% vs. 30% crude protein in dry matter). Humps of the carapaces that developed and blood values of calcium, phosphorus and haematocrit were measured and compared among groups. Dry environmental conditions (24.3–57.8% and 30.6–74.8% relative humidity) produced taller humps than humid conditions (45-99% relative humidity). Hump formation differed significantly (p #8804; 0.001) between these three groups kept under different humidity conditions. Variable dietary protein had a minor, positive impact on this pathological formation of humps (pyramidal growth syndrome, PGS). Analysis of blood (calcium, phosphorus and haematocrit) offered no further explanation as to the development of the humps.

n/a11

Messaggioda n/a11 » mer nov 14, 2007 11:25 pm

Ma non era già stato postato l'articolo da qualcuno tempo fa?
Molte convinzioni sui tassi di umidità vanno profondamente revisionate, vedi il caso delle Kleinmanni e del muco scomparso a una mia marginata in poche ore alla prima pioggia dopo mesi di siccità.

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Messaggioda Tortugo » mer nov 14, 2007 11:28 pm

se è così chiedo scusa..non me lo ricordo onestamente...magari linkaci la discussione!

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murgy
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Messaggioda murgy » mer nov 14, 2007 11:30 pm

Qualcosa su questo forum è stata detta tempo fa da AleeHali...e in quel caso anche Luca ha partecipato. Ti riporto il link:
http://www.tartaclubitalia.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=4644&SearchTerms=,influence

Solo che ora io vorrei leggerlo tutto...l'abstract è scritto a dovere, ma i particolari dell'esprimento bisogna leggerli per bene. Dalla dieta somministrata, ai gruppi, al microclima creato.

Speriamo che qualcuno abbia acesso alla rivista...magari qualche veterinario ancora collegato con l'università. Di solito le università hanno sempre abbonamenti a riviste scientifiche.

n/a11

Messaggioda n/a11 » mer nov 14, 2007 11:34 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Tortugo

se è così chiedo scusa..


E di cosa ti devi scusare..?!
Stiamo qui per aiutarci l'un con l'altro...:D;)

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murgy
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Messaggioda murgy » gio nov 15, 2007 12:03 am

infatti...non hai niente di cui chiedere scusa. Abbiamo un fine comune...l'unione fa la forza

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Messaggioda Luca-VE » gio nov 15, 2007 10:27 am

E' sempre interessante e anche controverso come argomento.
Nell'ultimo post della discussione linkata, Aleehali concludeva con quella che probabilmente e' la considerazione piu' valida, cioe che i paramentri ambientali di umidita' e temperatura, indotti a periodi alterni e abbinati a quantita' e qualita' di cibo adatte, siano di giovamento.
In pratica, ambiente secco e alimentazione secca e "povera" per gran parte dell'anno, ambiente piu' umido (e caldo) e alimentazione piu' abbondante e varia per un periodo a simulare le piogge.
Questa potrebbe essere una soluzione.
Un altra come sostengono molti tra cui Massimo, puo' essere la divisione di grandi terrari in piu' habitat con varieta' di condizioni.
L'unica cosa che posso dire per certa e' che tartarughe provenienti da climi prevalentemente secchi, mantenute stabilmente a parametri di umidita' elevata, alla fine manifestano problemi anche gravi.

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murgy
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Messaggioda murgy » gio nov 15, 2007 12:00 pm

Non posso che quotare Luca. Secondo me gioca un ruolo fondamentale anche il ciclo di temperatura e umidità presenti nelle 24 ore. Mi spiego meglio. Se si creano condizioni desertiche e quindi temperature relativamente alte e umidità bassa, un errore potrebbe essere che durante il ciclo giorno notte sia solo la temperatura a scendere e non anche l'umidità a salire.

Io personalmente sono riuscito ad ottenere questo ciclo:

temperatura di giorno: 37°-38° nel punto blu della lampada ai vapori di mercurio, una zona intermedia a 30°-32° e una zona fresca sui 25°26°.
Umidità di giorno (misurata nelle zone intermedie): è di 40%-42%

temperatura di notte: regolata da un temostato con sonda posta nella parte fresca del terrario tarato su 21°. La parte più calda del terrario ha una discesa della temperatura molto graduale ma si ferma sui 22°-23°.
umidità notturna: 55%-60%

La cosa che sono riuscito ad ottenere con questi valori è principalmente che al primo mattino comincia con il scaldarsi l'ambiente e comincia anche ad asciugarsi, fino ad attestarsi ai valori ricordati sopra nel giro di 2-3 ore. Stessa cosa con l'arrivo della sera...nel giro di qualche ora la temperatura scende e l'umidità sale verso i valori indicati.
Spero sia un microclima almeno in parte accettabile.

Ora cerco di abbinargli anche un alimentazione corretta in base alle due stagioni, come indicato da Luca. Non so ancora come riuscirci però...la prima idea che mi viene in mente e di alzare artificialmente l'umidità per un periodo o più durante la permanenza in terrario. Quanto deve durare questo periodo? Le condizioni di illuminazione durante la stagione delle piogge deve essere sempre lo stesso?

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Messaggioda Tortugo » gio nov 15, 2007 12:28 pm

voglio citare un'esperienza..e spero di essere breve:
la prima sulcata che ho avuto, baby, l'ho presa 4 anni fa. L'ho tenuta da sola, in un terrario in cui sono stato particolarmente attento alla percentuale di umidità, e devo dire che poche volte è salita sopra il 60%. Generalmente si è sempre mantenuta intorno al 50-55%. Come alimentazione ho sempre smmistrato lattughe fresche e erbe di campo, alcune volte anche con qualche goccia (si fa sempre qualche errore!)...risultato: non è cresciuta moltissimo e ha più piramidi lei che tutto l'Egitto ai tempi dei faraoni!
La seconda che ho avuto, presa che era già sui 15 cm, e già con qualche accenno di piramidalizzazione, invece, l'ho tenuta in un altro terrario, nel quale non sono stato attento alla percentuale di umidità. Stessa alimentazione per il primo anno, alimenti freschi, qualche volta bagnati (perchè spesso non avevo il contenitore con l'acqua nel terrario). a lei ho dato anche qualche pezzetto di carne, almeno un 3-4 volte, ma nell'arco dei un anno (quindi possiamo dire che non ha influito per niente questa cosa!...immagino). risultato: da quando è da me si nota una crescita perfetta, liscia...
Può darsi che è solo un caso, che siano entrati in gioco tanti altri fattori, e sicuramente due tartarughe non possono fare statistica, però posso confermare di avere avuto questa esperienza, simile a quanto accaduto tra gli esemplari dell'"esperimento".

E poi voglio aggiungere una cosa: nelle ore più calde del giorno e durante la notte (soprattutto nelle notti più fredde), le sulcata si rifugiano in gallerie sotterranee che scendono fino a 4 metri di profondità, per una lunghezza anche di 15 m. Sfido io se a 4 metri di profondità l'umidità non è almeno al 70-80%. Trascorrono in questi tunnel molto tempo.
E' vero anche che una sulcata, tenuta in un ambiente con un umidità del 90% e magari anche con temperature di 30°C ci mette un attimo a manifestare patologie respiratorie.;)

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Messaggioda murgy » gio nov 15, 2007 2:23 pm

Sono riuscito a farmi mandare una copia dell'articolo da uno degli autori. Chiaramente non è possibile metterlo a disposizione di tutti perchè il copyright è della rivista su cui è stata pubblicata. Cercherò di farne una sintesi così da poterci svincolare dal copyright.

Chi di voi è interessato a questa sintesi mi faccia sapere.

Giosa83
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Messaggioda Giosa83 » ven nov 16, 2007 2:02 pm

Secondo la mia opinione...la piramidalizzazione è anche un pò genetica.Vi porto un esempio per argomentare la mia tesi:Ho due pardalis di 2 anni che pesano 420 grammi e 300 grammi.I parametri del terrario sono quelli idonei alla specie(35 gradi punto caldo e 26 gradi punto freddo e l'umidità non è mai superiore al 40%) e l'alimentazione è ricca di fibra con alimenti somministrati molto secchi.Le tartarughe sono con me da poco dopo la nascita e nonostante abbiano i stessi parametri,siano negative e prove parassitologiche e mangino la stessa quantita e lo stesso cibo....la più grande ha un guscio molto lisco ed uniforme,mentre la più piccola presenta un pò di piramidalizzazione.Voglio sottolineare che le tartarughe non sono sorelle e hanno una differenza di età di circa 8 mesi e che quindi la più piccola non è un esemplare malnutrito.Ho potuto osservare la stessa situazione anche mediante l'esperienza di amici allevatori che nella crescita di nidiate hanno avuto sempre degli animali che,nonostante avessero le stesse condizioni dei fratelli,sviluppano la piramidalizzazione.

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven nov 16, 2007 2:22 pm

Se rielabori il testo con tue parole e considerazioni, citandone la fonte puoi postare la sintesi.

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Messaggio inserito da murgy

Sono riuscito a farmi mandare una copia dell'articolo da uno degli autori. Chiaramente non è possibile metterlo a disposizione di tutti perchè il copyright è della rivista su cui è stata pubblicata. Cercherò di farne una sintesi così da poterci svincolare dal copyright.

Chi di voi è interessato a questa sintesi mi faccia sapere.





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