come cominciare?

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » gio gen 17, 2008 4:33 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Fedro

Dimenticavo...non cerco un capro espiatorio(si fa presto a giudicare nèh?).
Ce l'ho già, di razza girgentana.



Nessuna volontà di giudizio o critica, Fedro,il mio era soltanto un appunto in quanto se avessi la fortuna di abitare a Palermo,(ho visitato l'Orto Botanico più volte quando c'era direttore Maurizio Sajeva, in quanto mi diletto anche in succulente),mi toglierei la "febbre da tartaruga" con le africane,bellissime e grandi, ma non con una tartaruga delle steppe asiatiche avvezza ,per
sua strutturazione naturale a fare 8 mesi di letargo, a Palermo sarà dura per lei, ma anche per te, se vuoi farla vivere dignitosamente.
Per quanto riguarda l'esperienza, potevi farla almeno con una che veniva da più lontano :Palermo / Agrigento = 125 Km :):);)

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Fedro
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Messaggioda Fedro » sab gen 19, 2008 10:01 pm

Naaaa, la Girgentana è una bellissima capra siciliana di antiche origini, grossa taglia e corna lunghe e contorte. Era una battuta al "capro" espiatorio.
Conosco bene Maurizio, fa parte della mia stessa associazione ed è responsabile Cites per le succulente illegalmente importate.
Per quanto riguarda le tarta ho già fatto gavetta con le più comuni.
Adesso con quale dovrei cimentarmi. I negozianti locali mi consigliano le horsfieldii (al contrario di piccole k. belliana, G. sulcata e G. carbonaria), ma tu sostieni di no( e credo con buone ragioni). Allora sulcate e carbonaria? Ho visto un appassionato tenere in giardino senza problemi carbonarie grandi e pardalis sub adulte...Boh, che fare?
Sono disposto a mantenerle in ricovero interno invernale e all'aperto in estate.
Qui non si capisce più nulla, l'ibisco ha dei fiori e alcuni pappagalli sfuggiti ormai nidificano vicino casa mia..dove sono?

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » dom gen 20, 2008 11:55 am

Con le horsfieldii come hai visto i pareri sono discordanti (io credo che dalle tue parti sia un po troppo caldo per le esigenze di letargo di questa specie).
A questo punto, e visto che ti sei detto disponibile a realizzare un ricovero riscaldato per il periodo invernale, direi che ti conviene puntare sulle carbonaria.
Sono sicuramente le piu' robuste, relativamente adattabili e pure simpatiche :D
L'unica precauzione, sara in piena estate mantenere elevato il tasso di umidita' con qualche innaffiatura e fornire ripari frondosi dal pieno sole.
In inverno, dovrai tenerle un 3 mesi o poco piu' al chiuso, ma non sara' un problema.

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dm195
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Messaggioda dm195 » dom gen 20, 2008 1:39 pm

parere personale:io mi trovo da dio con le rhinoclemmys,daccordo,non superano i 20 cn ma sono resistenti e adattabili,le tengo fuori da quando la temperatura notturna si stabilizza sui 15° fino a quando non torna sui 15°,vale a dire da aprile a metà novembre.
chiaro che d'inverno c'è l'handicap del terrario ma viste le dimensioni non è per niente impegnativo!

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Messaggioda Luca-VE » dom gen 20, 2008 2:02 pm

Vero, per modo di dire si equivalgono alle carbonaria (costano anche meno :D).
L'unica cosa, forse anche perche non sono allevate in grande numero, non sento molto parlare di riproduzioni?

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Messaggioda dm195 » dom gen 20, 2008 2:08 pm

effettivamente in italia le riproduzioni sono scarsissime,negli stati uniti invece si hanno oramai con una certa facilità!
il problema è l'umidità e la temperatura di incubazione nonchè la durata della stessa che può arrivare anche a 6 mesi!

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Messaggioda Fedro » dom gen 20, 2008 9:43 pm

Ma scusate una "curiositudine": sta rhinoclemmys non è praticamente palustre anche se passa un pò di tempo all'asciutto?

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Messaggioda Fedro » dom gen 20, 2008 9:48 pm

Per quanto riguarda il giardino, ha una porzione che sta per buona parte della giornata in ombra, ci sono molte piante frondose come una bella barriera di bambù, diversi alberi da frutta e agrumi, alcune siepi, una bordura di asparago e un tappeto erboso rustico...

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Messaggioda Luca-VE » lun gen 21, 2008 12:23 am

Diciamo che e' una "praticamente terrestre" appartenente ad una famiglia palustre...
Apprezza i climi umidi e le zone con possibilita' di bagnarsi.

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Messaggioda Fedro » lun gen 21, 2008 9:19 pm

I veri amici.....sono forse quelli che se sogni la Bellucci ti invitano la Littizzetto?
>Vi ringrazio per i consigli, ma le Rhinoclemmys non fanno per me, mi sanno troppo di tarta palustri...Senza nulla togliere agli amoatori delle palustri, non le sopporto da quando ho visto un gruppo palustri sbranare un ratto caduto in un laghetto e poi una marginata accidentalmente rovesciata in una pozza!! Mamma mia che schifezza.
>Ho comunque cercato info sulle Rhinoclemmys: areolata, diademata, funerea, melanosterna, pulcherrima, punctularia, rubida...quale?
Tra tutte, quella che appare meno palustre mi sembra la "areolata".
In un vecchio libro ho trovato delle foto di Clemmys insculpta e Clemmys guttata e vengono descritte come le più intelligenti e vivaci tra le tartarughe tenute in cattività.

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Messaggioda Luca-VE » lun gen 21, 2008 10:11 pm

Rhinoclemmys pulcherrima manni ( o pulcherrima incisa, meglio le manni secondo me)

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Messaggioda Fedro » mar gen 22, 2008 2:18 am

Scartando le Rhinoclemmys (che oltre al fatto che non mi fanno impazzire e non saprei dove trovarle), allora la rosa si restringe alle G.sulcata? Con quali specie le potrei far convivere(profilassi e quarantena a parte)finchè non diventano dei panzer?
Miii però, le horsfieldii mi piacevano tanto( e non costano troppo), ce n'è una scatenatissima in un negozio... vado a vederla ogni settimana...se la vendono ci resto malissimo.
mi dovrei forse trasferire in Groenlandia o trasformare una stanza in una cella frigo?

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Messaggioda Luca-VE » mar gen 22, 2008 2:00 pm

Io veramente ti ho consigliato le carbonaria...
In ogni caso, qualsiasi scelta, sono contrario a tutte le convivenze tra specie diverse.

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Messaggioda Fedro » mar gen 22, 2008 7:53 pm

Già, vero...scusa la disattenzione.
>Differenze rilevanti per l'allevamento in cattività (giardino in estate e interno in inverno) tra sulcata e carbonaria? All'acquario le tengono insieme, sicuramente per questioni di spazio e praticità. Ho visto che tengono alle stesse condizioni, anche se separate, sulcata adulte e testuggini delle Seichelles, sembrano godere di ottima salute, sono vivaci e mangiano da far paura.

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Messaggioda Luca-VE » mer gen 23, 2008 12:16 am

Se tengono sulcata e carbonaria insieme, all' "Acquario" possono cambiare mestiere }:)
Le esigenze sono esattamente opposte su tutto:
Sulcata, bassa umidita' e temperature elevate
Carbonaria, elevata umidita' e temperature un po piu "miti"
Sulcata, elevato fabbisogno di UVB e illuminazione intensa
Carbonaria, fabbisogno UVB limitato e illuminazione attenuata
Sulcata, alimentazione con alto contenuto di fibre, totalmente vegetale, "secca" e scarsamente proteica
Carbonaria, alimentazione ricca di frutta e con quantita' di proteine, vegetali limitati al 50%...
Vedi tu se possono stare assieme.
Sembreranno in buona salute perche di arrivo recente...primo o poi i risultati si vedranno xx(V


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