indole geochelone elegans

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oldx
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indole geochelone elegans

Messaggioda oldx » ven gen 11, 2008 11:37 pm

come sappiamo tutti le geochelone elegans sono di indole piuttosto timida. escono per lo piu' all'alba e al tramonto per cibarsi, passando per lo piu'il loro tempo rintanate nei loro rifugi.comportamento che osservano anche in terrario.un comportamento che si discosta moltissimo dalle "nostrane".come mai hanno addottato un comportamento diversificato rispetto alle tarte nostrane?un maggior numero di predatori in natura?

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » sab gen 12, 2008 1:56 am

O forse poca voglia di rompersi le p.... :D
In realta' non lo so, direi per sfuggire alle temperature estreme di alcune stagioni, ma tendono ad essere dormiglione anche con temperature piu' miti...
Non credo centrino nemmeno i predatori, altrimenti le africane non si vedrebbero mai ;)

Ari la tartaruga
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Messaggioda Ari la tartaruga » sab gen 12, 2008 10:43 am

La minor attività delle specie tropicali che abitano le foreste è probabilmente da attribuire a diversi fattori:il luogo in cui vivono è ricco di cibo e non hanno bisogno di grandi spostamenti per trovarlo(come invece accade a specie legate a climi più aridi come le "nostre"tarta mediterranee,le Geochelone Sulcata e le Gopherus;a un comportamento istintivo,proprio della specie(questo spigherebbe perchè molte tarta anche in cattività si comportano come in natura);potrebbe essere una questione di mimetismo per difendersi dai predatori come diceva Oldx,anche se la colorazione della elegans viene detta "disruptiva":sebbene sembri appariscente in realtà è molto efficace nel chiaroscuro della foresta perchè imita le luci e le ombre e spezza la figura rendendo già di per sè l'animale molto difficile da individuare,se poi aggiungiamo la sua indole molto timida è quasi invisibile!
Su questo argomento si possono fare solo supposizioni in quanto le ricerche effettuate ad oggi sono molto scarse.

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oldx
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Messaggioda oldx » sab gen 12, 2008 2:06 pm

infatti ari, quoto con te in pieno. la scelta dell'orario per cibarsi riguardo a questa specie, cioe' l'alba e il tramonto, e' dove gioca un ruolo predominante il mimetismo del loro carapace. come hai detto in queste determinate fasce d'orario e di luce il loro carapace le mimetizza al 100%. inoltre meno luce significa meno visibilita' da parte del predatore.quanto detto da luca invece e' da prendere con le pinze.
e' vero che le africane come sulcata e pardalis hanno molti piu' nemici in natura, ma si sono evolute in maniera diversa. teniamo in cosiderazione per esempio la grandezza e la robustezza del loro guscio, difficilmente un leone riuscira' a "spaccare" con la sua dentatura il guscio di una sulcata che vi si e' chiusa dentro.e ne tantomeno riuscira' a trascinarla via perche' molto pesante.resta da capire quali possono essere i nemici piu' abituali delle elegans.

COME
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Messaggioda COME » sab gen 12, 2008 4:14 pm

Da come dite, il terrario per loro dovrebbe essere pieno di rifugi?

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oldx
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Messaggioda oldx » sab gen 12, 2008 7:54 pm

il mio terrario l'ho allestito tenendo conto di questo importante dettaglio.hanno molteplici rifugi sia nella zona calda che in quella fredda.

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » sab gen 12, 2008 11:44 pm

Sui rifugi, sopratutto per le elegans, i pareri sono discordi.
Chi li utilizza, essendo graditi alle tartarughe, e chi li evita perche altrimenti non le vedi proprio piu' :D
******
Tornando in topic, non sono convinto si tratti di una "tattica difensiva".
Le tartarughe terrestri, salvo poche eccezioni, adottano una difesa passiva e involontaria, utilizzando il colore o il carapace stesso come difesa, e in questo concordo con Ari.
Sul fatto che incontrino meno predatori invece, direi di no, anzi, all'alba e al tramonto si incrociano sia i predatori notturni che quelli diurni...
Inoltre, se guardiamo il comportamento, una tartaruga (sempre di terrestri parlando) non si fa il minimo riguardo di passeggiare davanti a un potenziale predatore, sia un leone in africa, sia leone, una tigre o un altro predatore in Asia, sia un automobile o l'uomo in Europa.
Di fatto i predatori vengono ignorati sino a quando non arrivano a brevissima distanza.
Io rimango dell'idea che si tratti di una difesa dal clima,che per qualche motivo rimane anche in cattivita'.

Ari la tartaruga
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Messaggioda Ari la tartaruga » dom gen 13, 2008 7:11 pm

In natura le cose non sono mai fatte a caso,ogni cosa ha una sua funzione e viene acquisita con l'evoluzione.Il colore(e questo in tutti gli animali)ha una grande importanza perchè si è evoluto nell'ambiente in cui un animale vive.C'è da dire però che un colore particolarmente mimetico è ancora più efficace se associato ad un comportamento "discreto":come giustamente diceva Oldx ci sono delle fasce orarie preferenziali di attività e questo sia per le variazioni di temperatura nell'arco della giornata(dopo la notte una tarta cerca un luogo dove scaldarsi o comunque attivare il metabolismo)sia perchè meno la tarta si muove e meno corre il rischio di fare incontri poco gradevoli.Le piccole sono più a rischio hanno tantissimi predatori naturali e non:gli adulti se la cavano meglio ma hanno anche loro hanno i loro problemi.In Grecia le aquile reali hanno "imparato" catturare le tartarughe(solitamente Hermanni)portarsi ad alta quota sulle rocce e lasciarle cadere per rompere il guscio e questo anche con le Marginate ben più grandi, ma se si pensa che l'Aquila può uccidere un camoscio la cosa non deve stupire.In Africa le Sulcata e le Pardalis da adulte grazie alle loro dimensioni non hanno nemici naturali se non qualche giovane leone che incuriosito ci gioca e fa passare loro un brutto quarto d'ora e il loro colore chiaro è un adattamento a climi aridi e assolati ma prima che venga la notte devono trovare qualche tana per evitare le brusche escursioni notturne.Sono state osservate scavare loro stesse delle tane.


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