Proposte del TCI x CITES

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Carmen
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Messaggioda Carmen » ven mar 23, 2007 1:36 pm

E i cavallini selvatici sardi? i cavallini della Giara?
Unici cavalli selvaggi in Europa?


Simo, veniamo come al solito tutti in Toscana a fare le cose?

Il prezzo che ti ho dato io è quanto mi ha chiesto un veterinario privato, poi per un periodo i comuni lo mettevano pure gratis il microchip....ma credo non faccia alcuna differenza no?
Non è per quello che non l'ho fatto mettere, è una storia lunga, e comunque è obbligatorio per cui lo dovrei fare.

Nel mio comune comunque ho sentito che pochi o nessuno sono in grado di leggerlo, per cui, credo sia una cosa che non serva a niente se non per diffidare qualcuno dall'abbandonare il cane.
Ma se uno ci tiene così poco al proprio cane, figuriamoci se gli fà mettere il microchip...
vabbè lasciamo perdere che ci addentreremo in un discorso senza fine..

n/a02

Messaggioda n/a02 » ven mar 23, 2007 3:11 pm

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Messaggio inserito da Carmen

E i cavallini selvatici sardi? i cavallini della Giara?
Unici cavalli selvaggi in Europa?






Cavallino della Giara Equus caballus
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Perissodactyla
Famiglia: Equidae
Origine zoogeografica: vengono attualmente riconosciute due specie distinte appartenenti al gruppo dei cavalli:
1) il cavallo selvatico, E.przewalski , raffigurato nelle pitture rupestri europee, che viveva allo stato libero nelle steppe della Mongolia fino alcuni decenni fa, ora estinto in natura ma sopravvissuto negli zoo d'Europa;
2) il progenitore del cavallo domestico, E. ferus, chiamato anche Tarpan, dal colore grigio topo, anche lui sopravvissuto allo stato libero nelle pianure dell’Europa orientale fino a pochi decenni fa, recuperato attraverso la deselezione da razze domestiche, come ho detto per me un falso zoologico.....

Di origini incerte, il cavallino della Giara non sembra essere una specie autoctona della Sardegna, in quanto non esistono reperti fossili del periodo antecedente il tardo nuragico. Alcuni autori ipotizzano che siano stati importati dai fenici o provengano dall'arcipelago greco, portati da navigatori greci nel V-IV secolo a.C. in realtà, le uniche notizie certe risalgono ad alcuni secoli fa; comunque sia, i cavallini della Giara sono oggi gli unici sopravvissuti dei numerosi branchi che fino al tardo medioevo vivevano allo stato brado nell'Isola. Il cavallino della Giara è tra le razze italiane riconosciute.

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simon@
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Messaggioda simon@ » ven mar 23, 2007 3:49 pm

Ragazzi, direi che siamo decisamente OT!!!
;)
Rientriamo in tema, grazie.:)

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Ale
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Messaggioda Ale » ven mar 23, 2007 9:35 pm

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Messaggio inserito da rikytikitavy

Guarda che il capostipite selvatico dei bovini, l'Uro, si è estinto nel'600, il cavallo selvatico attuale, il Tarpan è frutto di deselezione umana, quindi è fasullo quanto un cavallo Maremmano o Lipizzano, ed esiste solo una sottospecie veramente selvatica , il Przewalski (1000 capi nel mondo discendenti da 15 esemplari e ho avuto la fortuna di vederne uno dei capostipiti nello zoo di Roma tanti anni fa) e asini selvatici capostipiti di quelli da soma che io sappia nessuno non ce ne sono.

Ogni specie che si perde, anche se selezionata dall'uomo, è una perdita di biodiversità.


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Messaggio inserito da Ale

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Messaggio inserito da rikytikitavy

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Messaggio inserito da sancar48
Una delle teorie evoluzioniste più fantasiose sostiene che molti animali e piante ci usano per facilitarsi l'emigrazione e l'insediamento in nuovi habitat. Il cane, il gatto, il cavallo, adattandosi a noi e alle nostre esigenze, hanno potuto distribuirsi in tutto il globo. Lo stesso dicasi per le azalee, le camelie, le patate e i pomodori !Noi li abbiamo aiutati nella metamorfosi e non corrono certo il rischio di estinzione!



Non è fantasia è una realtà.
I vegetariani non si rendono conto che se tutti adotassimo il loro regime alimentare si estinguerebbero ovini e bovini.
L'asino, i muli, animali che nel passato diffusissimi, negli anni '80 '90 hanno rischiato di estinguersi e molte razze sono sparite perché non più necessaria all'agricoltura



Riky, ma gli ovini ed i bovini a cui ti riferisci sono stati selezionati proprio dall'uomo a partire da ceppi selvatici, non sono mai esistiti in natura.
Può sembrare crudele dirlo, ma se si estinguessero le varie razze bovine, non ci sarebbe nessuna grande perdita in termini di biodiversità. Al contrario, sarebbe grave perdere gli originari ceppi selvatici (liberi in natura ed evolutisi per caovoli loro) da cui è partita la selezione.
Nel caso delle tartarughe si ha a che fare direttamente con specie e sottospecie (in "forma" piu o meno pura) provenienti dai loro habitat originari; quindi il discorso dell'allevarle per arricchire il mercato ha più senso, da un punto di vista protezionistico.




Ma le popolazioni selvatiche di esemplari che sono stati selezionati dall'uomo come dici tu, avranno ovviamente avuto dei capostipiti ancestrali che l'uomo ha ritrovato in natura; Il fatto che poi gli ancestrali si siano estinti o meno non è importante, io volevo solo sottolineare che perdere una varietà selezionata dall'uomo ha un impatto in termini ambientali e di biodiversità totalmente differente rispetto alla perdita di una popolazione che si è evoluta nel suo habitat naturalmente.
Secondo me, non si può assolutamente mettere sullo stesso piano l'estinzione della gallina d'allevamento e quella del gallo cedrone.

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tartamau
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Messaggioda tartamau » sab mar 24, 2007 8:36 am

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Messaggio inserito da Carmen

Maurizio,
io non metto in dubbio che poter avere i CITES sia oltrechè perfettamente legale, anche remunerativo, e si possano recuperare negli anni, le spese sostenute oltrechè, come dici tu, le rotture varie.

I problemi però sono altri: prima di tutto a me personalmente non mi và di conficcare corpi estranei nelle mie tarte, capirai io sono una che non le tocca nemmeno, che non le sposta da dove si mettono, che gli fà fare il letargo dove vogliono loro, che non le pesa e non le lava, le disturbo il meno possibile anche perchè quando sono intervenuta per qualcosa è successo di tutto...capirai che portarle dal veterinario per fargli infilare un coso nella zampa non mi vada molto a genio.

Anche volendo poi chi me lo fa? i veterinari del cane? mi hanno già detto che in caso di bisogno le tartarughe nemmeno glie le dovevo portare perchè non le conoscevano per niente...e poi un microchip costa davvero 3,50 euro?
perchè già per il cane vogliono 30 euro per metterglielo, inutile dire che io non gliel'ho mai fatto mettere.

Altro ostacolo difficile da superare: ora come ora a noi, possessori di riproduttori denunciati nel '95 i CITES per le figlie di queste nemmeno ce li danno, e quindi non si pone nemmeno il problema di mettere o no i microchip alle wild.
Poi la legge come si deduce da quello che ha detto Sandra, viene interpretata addirittura in maniera restrittiva da alcune forestali che impediscono il rilascio dei CITES non solo per le wild o le figlie, ma anche per tutte le generazioni a venire....anche se a questo io farei sicuramente obiezione.

Intanto allora vediamo se la legge ci concede almeno di chiedere questi CITES, poi ne potremo riparlare con calma, ma per il momento non mi sembra proprio il caso di additare chi fà le cessioni gratuite come se fosse un delinquente o una persona priva di scrupoli,
purtroppo siamo praticamente tutti obbligati a fare così,
chiedere o meno il rimborso spese non cambia il succo della questione.



Il prezzo del Microchip è reale, quello che ho pagato tre settimane fa prima di iniettarlo personalmente in due maschi di marginata. Si trovano anche a 3€, ma bisogna aumentarne la quantità.
Riguardo al fatto che dici circa la mancanza di lettori nella tua zona, ti credo, ma se si decide di mettere i microchip bisogna mettere in conto pure il lettore. Il prezzo più basso che ho trovato è di 155€ + iva. Decisamente alto ma, parliamoci chiaro, costerebbe poche piccole. Se fossi più vicino, sempre che tu decidessi di farlo, potevo tranquillamente aiutarti. Ma non è escluso che possa capitare nelle tue zone con una certa frequenza a causa del mio lavoro.
Comunque sia, adesso sto monitorando le due marginate a cui ho iniettato il microchip e vi saprò dire se si sposterà o creerà problemi all'animale.
Personalmente, all'inizio della mia esperienza con le tartarughe, ero solito andare spesso dal veterinario. Inteso che non se ne trovava uno realmente preparato per i rettili, ho da allora sempre fatto da me. Naturalmente studiando! Dopotutto sono un biologo. Se devo fare imparare un qualcuno ad operare sulle mie tartarughe, preferisco essere io stesso, almeno dopo so quello che fare, no?
Cosciente che tutti non possono e non vogliono fare da sè, una cosa l'ho imparata bene, come dici tu, a lasciarle in pace. Ogni manipolazione è un trauma, un posto inidoneo è fonte di grossi problemi, un'alimentazione errata una ecatombe di animali.
Le tartarughe reagiscono positivamente ad accidenti, quali fratture e ferite, anche non trattate (in certi casi è pure meglio), ma muoiono come mosche per errata alimentazione e malattie epidemiche e/o causate da cattiva stabulazione. Come nell'uomo, la prevenzione è la migliore delle cure.....
Per concludere, quando mi si dice che la faccio facile circa i Cites, beh..... Fino a quando li rilasciavano, e lo confermo perchè lio ho ricevuti, è stata solo la rottura di tanti fogli e foto da riempire!
Chi non ha mai fatto nulla in merito, o parla per sentito dire, o ha delle proprie errate convinzioni.

Nell'incontro con la commissione scientifica, il presidente in persona ha ribadito che non esistono interpretazioni diverse della norma. Chi decide è la commissione scientifica, non i singoli uffici del CFS, che invece sono tenuti a rispettare quanto prescritto. Sappiate che quanto viene detto a voce non ha alcun valore. Provate così: presentate domanda scritta, fatevela protocollare, quindi richiedete la risposta scritta ufficiale. Scommettiamo che vi risponderanno in modo diverso e che prima di farlo faranno almeno un paio di telefonate a chi ne sa di più, e comunque non scriveranno altro che al momento tutti i giudizzi in merito al rilascio dei cites per le nostre Testudo è momentaneamente sospeso?
Fate una prova! Quello che ha disturbato a Roma è stato il tam tam di false ed allarmanti notizie!
Ripeto, è necessario aver pazienza ed attendere una risposta.
Esorto il TCI in tal senzo, visto che ormai il documento deve essere arrivato da un pezzo...

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platysternon
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Messaggioda platysternon » sab mar 24, 2007 8:53 am

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Messaggio inserito da adriana1

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Messaggio inserito da platysternon

Che stufata con sti prezzi e col valore delle tarte, o lo fate per hobby o lo fate per fare commercio perchè se pensate sempre al prezzo delle tarte, alle spese che danno etc è solo il secondo caso che avete sempre in testa come un tarlo.

Io la vedo così: non volete fare i cites?andate avanti a cederle gratuitamente e se richiederete un compenso e vi beccheranno capperi vostri.

Volete fare i cites per poterle vendere?Fateli, rischiate che si sposti il microchip, le venderete a uno sproposito per rientrare dei soldi spesi in scartoffie, commerciandaggine varia, veterinari, allevamento per tot anni, etc e nessuno ve le comprerà perchè marginate, hermanni e greche si troveranno già o gratis o a moooooolto meno di quello a cui le vendereste.


penso che tu parli così pewrchè non ti nascono o te ne nascono poche



parlo così perchè le regalo con cessione gratuita

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platysternon
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Messaggioda platysternon » sab mar 24, 2007 8:55 am

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Messaggio inserito da Ivana To

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Messaggio inserito da platysternon

Che stufata con sti prezzi e col valore delle tarte, o lo fate per hobby o lo fate per fare commercio perchè se pensate sempre al prezzo delle tarte, alle spese che danno etc è solo il secondo caso che avete sempre in testa come un tarlo.

Io la vedo così: non volete fare i cites?andate avanti a cederle gratuitamente e se richiederete un compenso e vi beccheranno capperi vostri.

Volete fare i cites per poterle vendere?Fateli, rischiate che si sposti il microchip, le venderete a uno sproposito per rientrare dei soldi spesi in scartoffie, commerciandaggine varia, veterinari, allevamento per tot anni, etc e nessuno ve le comprerà perchè marginate, hermanni e greche si troveranno già o gratis o a moooooolto meno di quello a cui le vendereste.


Scusami ma io penso che se una discussione non ti interessa sei liberissimo di non leggerla, dire che ti stufa mi pare cosa molto poco educata nei confronti degli altri utenti del forum...........
Io non mi sono ancora fatta un'idea precisa della situazione ma credo che tra, come dici tu, venderle ad uno sproposito o cederle rimettendoci soldi spesi per crescerle bene, ci stia di sicuro una sana via di mezzo.



appunto esattamente quello che fa adesso la maggiorparte delle persone, cessione gratuita dietro compenso

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platysternon
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Messaggioda platysternon » sab mar 24, 2007 9:01 am

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Messaggio inserito da Ale

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Messaggio inserito da platysternon

Che stufata con sti prezzi e col valore delle tarte, o lo fate per hobby o lo fate per fare commercio perchè se pensate sempre al prezzo delle tarte, alle spese che danno etc è solo il secondo caso che avete sempre in testa come un tarlo.

Io la vedo così: non volete fare i cites?andate avanti a cederle gratuitamente e se richiederete un compenso e vi beccheranno capperi vostri.

Volete fare i cites per poterle vendere?Fateli, rischiate che si sposti il microchip, le venderete a uno sproposito per rientrare dei soldi spesi in scartoffie, commerciandaggine varia, veterinari, allevamento per tot anni, etc e nessuno ve le comprerà perchè marginate, hermanni e greche si troveranno già o gratis o a moooooolto meno di quello a cui le vendereste.


Io credo che se stanno tutti dibattendo sempre sullo stesso argomento (cites),anche se alla fine nessuno vuole commerciare in tartarughe, è soprattutto perchè aprire un mercato legale ti tarte, che metta il bastone tra le ruote al mercato nero, sia una faccenda importante x chiunque tenga a questi animali.
A prezzi così elevati come quelli che hanno le tarta col cites, nessuno è così fesso da comprarle.



Il problema è che il mercato nero verrà incentivato ulteriormente perchè i prezzi delle tartarughine con cites di pochi anni saran più alti dei prezzi di tartarughe adulte selvatiche di contrabbando.Fra l'essere schedati alla forestale per un cites o una cessione gratuita e il fatto che la forestale neanche sappia che hai una tartaruga in giardino (cosa che succede tutt'ora per chi le ha senza documenti visto che nessuno viene a controllare quello che non hai a meno che ci sia qualche vicino che fa soffiate) cosa pensate che andrebbe a comprare la gente?

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Agostino
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Messaggioda Agostino » sab mar 24, 2007 9:32 am

X Platysternon
non travisiamo la realtà, ricordo che per la stragrande maggioranza, nei giardini italiani, vengono detenute due-tre, comunque un numero limitato di esemplari e le baby poi vengono realmente donate, quindi non generalizziamo se qualcuno invece si fa dare un contributo spese, altrimenti sembra che sia una prassi di tutti e si farebbe un danno a chi si comporta onestamente e generosamente.

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platysternon
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Messaggioda platysternon » sab mar 24, 2007 11:05 am

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Messaggio inserito da Agostino

X Platysternon
non travisiamo la realtà, ricordo che per la stragrande maggioranza, nei giardini italiani, vengono detenute due-tre, comunque un numero limitato di esemplari e le baby poi vengono realmente donate, quindi non generalizziamo se qualcuno invece si fa dare un contributo spese, altrimenti sembra che sia una prassi di tutti e si farebbe un danno a chi si comporta onestamente e generosamente.



Fino ad ora ho incontrato solo due persone che regalavano realmente i piccoli e di persone che ne allevano ne ho conosciute tante.Comunque ripeto che anche se c'è qualcuno che chiede il "rimborso spese", o come lo si vuol chiamare, io non sono contrario (come non son più contrario a chi le compra , le alleva e poi le rivende, l'importante è che sian tenute bene secondo il mio punto di vista).Il punto che volevo sottolineare è che in realtà le popolazioni selvatiche e il bracconaggio non verranno fermati a causa dei prezzi che per le tarte con cites lieviteranno.A questo punto preferisco spalleggiare chi le dà con cessione gratuita e "piccolo" rimborso spese, allora si che le persone preferiranno prendere una tartarughina a poco ma nella legalità.Giusto anche che se le tartarughine han un prezzo troppo basso le compra chiunque, da chi le tiene nella gabbia coi criceti a chi le tiene sul balcone nella fioriera ed è anche impossibile evitare il bracconaggio perchè ci sarà sempre gente affamata che lo farà.

In pratica una soluzione non esiste.

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Ale
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Messaggioda Ale » sab mar 24, 2007 1:59 pm

Secondo me, per quanto possa sembrare triste, la soluzione sta proprio nel rendere le terrestri europee legalmente accessibili a chiunque.
Ma secondo voi, esistono trachemys scripta scripta(si scrive così?) vendute sul mercato nero perchè catturate?? Io non credo proprio, e se ciò non accade è proprio perchè chiunque ne voglia una, la trova nel primo negozio di animali che a sua volta si fa rifornire dalle pharm.
Per ostacolare il sacrificio inutile di tanti animaletti, poi , è importante divulgare e propagandare il più possibile le esigenze di questi animali, evitando così un'ecatombe come quella che si è verificata negli ultimi decenni con le tararughine d'acqua.

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Messaggioda DelorenziDanilo » sab mar 24, 2007 3:05 pm

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Messaggio inserito da Carmen

<>



Su questo ti quoto in pieno, io sono uguale, però per quanto mi riguarda ho "dovuto accettare" quella parte di "regaolamento" proposto per andare incontro alle normative europee, altrimenti dubito che saremmo stati anche solo minimamente ascoltati.. quindi per avere un po di possibilità preferisco "sacrificare con il chip" quelle tarta che avranno la funzione di riproduttori per fini commerciali.

Per quanto riguarda il discorso che molti le regalano (altro post) sono convinto che ce ne siano più di quelli che si pensa.
E' chiaro che se cerchi su internet o alle mostre nessuno o quasi le regala, è ovvio, ma questo perchè quelli che le regalano le regalano ai conoscenti o alle persone di cui si fidano, non al primo che gliele chiede!

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ottilia04
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Messaggioda ottilia04 » sab mar 24, 2007 4:35 pm

Io ho due tarte con microchip , lo hanno da due anni, regolarmente in sede e senza alcun problema.

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Messaggioda platysternon » sab mar 24, 2007 6:42 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Ale

Secondo me, per quanto possa sembrare triste, la soluzione sta proprio nel rendere le terrestri europee legalmente accessibili a chiunque.
Ma secondo voi, esistono trachemys scripta scripta(si scrive così?) vendute sul mercato nero perchè catturate?? Io non credo proprio, e se ciò non accade è proprio perchè chiunque ne voglia una, la trova nel primo negozio di animali che a sua volta si fa rifornire dalle pharm.
Per ostacolare il sacrificio inutile di tanti animaletti, poi , è importante divulgare e propagandare il più possibile le esigenze di questi animali, evitando così un'ecatombe come quella che si è verificata negli ultimi decenni con le tararughine d'acqua.




Il mio discorso riguardava le testudo "autoctone" da tutelare.Fila anche il tuo discorso, in effetti poche persone andrebbero a pigliare una scripta scripta in un fiume, ma se è finita in un fiume ci sarà un motivo ed è il motivo per cui finirebbero per strada tante testuggini andando poi ad inquinare le popolazioni libere.

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Messaggioda n/a15 » dom mar 25, 2007 10:51 am

continuo a quotare platysternon


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