Pagina 1 di 1
olio sul carapace
Inviato: lun ago 13, 2007 2:05 pm
da cekka
....è solo una cosa estetica o ha anche qualche fine protettivo?
grazie

Inviato: lun ago 13, 2007 2:26 pm
da Luca-VE
SOlo estetica e ha un fine...dannoso!
Non consente al carapace di respirare (e' "materia viva")e amplifica i raggi solari con rischio di surriscaldamento, tanto per dirne 2...
Inviato: lun ago 13, 2007 2:38 pm
da cekka
grazie mille, sempre rapidissimi e utilissimi nelle risposte

Inviato: lun ago 13, 2007 4:14 pm
da Carmen
Però esiste un olio specifico per i carapaci delle tarte in cui c'è scritto che oltre a lasciare traspirare lo protegge da eventuali attacchi fungini ecc.
Meglio usare quello anche occasionalmente per le mostre.
Inviato: mer ago 15, 2007 11:13 am
da komodo
ciao Carmen! come si chiama quest'olio?
Inviato: mer ago 15, 2007 12:07 pm
da simon@
repticlean, mi pare, della Sera, ma se ne usa mezza goccia SOLO in occasioni di mostre, l'olio di oliva crea un gran pastone, in più con il sole irrancidisce
Inviato: mer ago 15, 2007 12:53 pm
da Carmen
Io non l'ho mai comprato, però al Tartabeach me ne sono fatta prestare un pò !!!
L'effetto è molto bello, però anche io sono convinta che si debba usare solo in particolari occasioni.
Inviato: mer ago 15, 2007 2:53 pm
da komodo
grazie

è solo per pura curiosità, non credo l'userò, ma è sempre meglio essere informati!!!
Inviato: mer ago 15, 2007 3:32 pm
da Valentina
Io ho comprato l'olio di cui parla simona, ma l'ho usato una sola volta perchè le fa sporcare di più, inolte non son convinta dell'efficacia del prodotto...
Inviato: gio ago 16, 2007 9:50 am
da n/a11
Il guscio dei cheloni è colonizzato da una mocrofauna simbiotica composta soprattutto da acari e batteri 'buoni' che divorano la cheratina morta e contribuiscono alla prevenzione della proliferazione dei miceti (fungi e muffe) e batteri patogeni...
In genere le sostanze oleose uccidono gli acari per soffocamento, non credo sia una buona idea.
Invece ogni tanto bisognerebbe contribuire alla rimozione della cheratina morta con una paglietta di acciaio, di quelle che si usano in cucina.
Va usata correttamente, senza strofinare, come si fa con lo spazzolino sui denti, partendo dall'apice alla fine degli scuti. In pratica dal dorso verso il bordo del carapace...
In natura questa azione è espletata dal continuo strofinio su sassi, rocce, rovi ecc. ed è uno dei motivi del carapace liscio delle selvatiche, ma attenzione, ciò non centra nulla la piramidalizzazione e la sua correzione.