Sottospecie o Specie...? (lungo)
Inviato: mer mag 17, 2006 1:06 pm
Ciao amici mi scuso per la lunga assenza dovuta un po' a motivi oggettivi - la conclusione degli studi - e un po' al fatto di essermi dedicato nell'ultimo periodo ad altre cose, che mi hanno tolto il tempo per frequentare il forum ed in generale per interessarmi alle questioni che riguardano le nostre tarte (le mie tarte no, quelle non le ho trascurate!).
Allora di cosa volevo parlarvi, che avuto recentemente uno scambio di battute (e-mail) con agostino attorno ad un fatto interessante di tassonomia. Avendo avuto con ciò occasione di ragionare un po' attorno alla faccenda, ho pensato di postare qui qualcosa.
Come alcuni di voi sapranno, certi autori tedeschi - e tra questi Holger Vetter autore dei volumi "Turtles of the world" - sembrano stare portando avanti una campagna in favore dell'esclusione della categoria di sottospecie, che tra l'altro non ho capito se intendono limitarla all'ordine dei Cheloni o estenderla a tutta la Biologia. Sta di fatto che in molti siti e pubblicazioni tedesche hanno cominciato a comparire improbabili nomi come: Testudo hermanni, testudo boettgeri e testudo hercegovinensis, più ovviamente tutta una serie quasi infinita di "nuove specie" che fino al giorno prima erano semplici T.graeca: T. antakiensis, T. armeniaca, T. cyrenaica, T. perses, T. soussensis etc. etc. la lista è veramente lunga.
Inutile dire la confuzione che hanno creato.
Ma la mia domanda è: si tratta di cose che dovremmo prendere sul serio o vengono descritte così solo perchè chi le descrive per primo ha piacere di vedere il proprio nome a fianco del nome scientifico (per es., T. hermanni, GMELIN 1789 o T. antakiensis, PERALA 1996)? Quanto scientifiche o superficiali sono queste descrizioni?
Per fare un minimo di chiarezza vorrei riportarvi i risultati di alcuni studi eseguiti sul DNA delle Testudo, tanto per sentire cosa pensa di ciò chi ha realizzato studi autorevoli in merito.
Van der Kuyl et al., 2002:
In questo studio sono state esaminate T. graeca proivenienti da: Tunisia, Marocco, Italia (sardegna), Bulgaria, Turchia, Confine tra Libia e Tunisia, Algeria. Arrivo subito alle conclusioni:
<< Tutte le sequenze geniche 12S rRNA di T. graeca da differenti località sono state trovate raggruppate in un singolo clade, suggerendo che rappresentino una SINGOLA SPECIE. Tuttavia, c'erano variazioni negli aplotipi [forme geniche] 12S da località geograficamente separate e in individui morfologicamente assegnati a differenti SOTTOSPECIE. [...segue la descrizione dei risultati...]. Queste scoperte suggeriscono una separazione al livello di SOTTOSPECIE, MA NON A LIVELLO DI SPECIE. Nominiamo questa sottospecie T. graeca whitei, seguendo la classificazione formale. Quindi le seguenze del gene 12S supportano l'esistenza di AL MASSIMO TRE SOTTOSPECIE di T. graeca ma non supportano la richiesta dell'esistenza di altre sottospecie di T. graeca.>>
Quindi figuriamoci di altre SPECIE...
Uno studio più recente della stessa autrice, eseguito su altre sequenze di DNA, conclude:
<< Sono state investigate la variazione genetica e l'evoluzione nella specie T. graeca analizzando frammenti di sequenze di DNA mitocondriale di 158 esemplari di tartarughe appartenenti alle sottospecie T. graeca graeca, T. graeca ibera, T. graeca terrestris e T. graeca whitei. I risultati suggeriscono che le tartarughe delle sottospecie TGG e TGI sono geneticamente distinte, con un tempo di divergenza calcolato nel Pleistocene. Altre sottospecie proposte non possono essere chiaramente riconosciute sulla base del loro DNA e sia dalla parte del gruppo di TGG che da quello di TGI, le evidenze genetiche suggeriscono che l'ipotesi circa l'esistenza delle oltre 15 sottospecie proposte di T. graeca è debole >>
Quindi non mi pare abbia molto senso moltiplicare in maniera pazzeca il numero di varietà/sottospecie di graeca descritte e soprattutto non ha senso elevarle addirittura al rango di specie come stanno facendo molti tedeschi!
Concludo parlando della T. hermanni. Anche qui si parla sempre più di T. hermanni, T: boettgeri e T. hercegovinensis. Allora sono andato a guardarmi i risultati delle analisi genetiche (van der Kuyl, 2002) ed ho trovato questo:
- THH e TGG differiscono per 18-19 mutazioni
- THH e T.horsfieldii differiscono per 11-12 mutazioni
- THH e THB differiscono per 3 mutazioni
Già da qui mi sembra indicativo che il numero di mutazioni che separa THH da THB sia molto inferiore da quello che le separa dalla specie riconosciuta tradizionalmente la più vicina a T. hermanni, cioè T. horsifieldii. Sarebbe quindi strano avere due specie (T. hermanni e T. boettgeri) che differscono per sole 3 mutazioni, quando in media tra specie diverse siamo sopra le 10 mutazioni.
Ma andiamo avanti che il bello deve ancora venire.
Leggo sempre nello studio di Van der Kuyl che tra le diverse forme della sottospecie orientale (cioè boettgeri) sono stati riconosciuti tre aplotipi (cioè appunto forme genetiche) che differivano per *1-3 mutazioni*. In particolare, si è trovato che la popolazione del peloponneso differisce per 3 mutazioni dalle altre forme di boettgeri.
Cioè:
- THH e THB differiscono per 3 mutazioni
- due forme locali di THB possono differire per (fino a) 3 mutazioni
Se accettiamo la classificazione dei tedeschi, cioè di chiamare "T. hermanni" e "T. boettgeri", arriaviamo alla paradossale e insensata conclusione che la variazione interspecifica è UGUALE alla variazione intraspecifica.
Cosa significa? significa che se sulla base delle 3 mutazioni di differenza tra THH e THB le classifichiamo come specie separate, lo stesso dovremmo fare per alcune popolazioni all'interno di THB e magari - perchè no - anche per le THH della Provenza, che differiscono da quelle italiane per 2 mutazioni. Allora, seguendo la (incomprensibile) logica dei tedeschi dovremmo chiamare T. peloponnesica, T. albanica... fino ad un'improbabile T. provenzana. Vi piacerebbe avere una tartaruga chiamata "Provenzana"?!!!??? Non credo...
E allora motivo in più per inca****i per questo proliferare di nomi assurdi, per di più pretendendo che ognuno di noi si adegui causando crisi d'identità pazzesche alle nostre beneamate.
Un saluto (^__^)
Gionata
Allora di cosa volevo parlarvi, che avuto recentemente uno scambio di battute (e-mail) con agostino attorno ad un fatto interessante di tassonomia. Avendo avuto con ciò occasione di ragionare un po' attorno alla faccenda, ho pensato di postare qui qualcosa.
Come alcuni di voi sapranno, certi autori tedeschi - e tra questi Holger Vetter autore dei volumi "Turtles of the world" - sembrano stare portando avanti una campagna in favore dell'esclusione della categoria di sottospecie, che tra l'altro non ho capito se intendono limitarla all'ordine dei Cheloni o estenderla a tutta la Biologia. Sta di fatto che in molti siti e pubblicazioni tedesche hanno cominciato a comparire improbabili nomi come: Testudo hermanni, testudo boettgeri e testudo hercegovinensis, più ovviamente tutta una serie quasi infinita di "nuove specie" che fino al giorno prima erano semplici T.graeca: T. antakiensis, T. armeniaca, T. cyrenaica, T. perses, T. soussensis etc. etc. la lista è veramente lunga.
Inutile dire la confuzione che hanno creato.
Ma la mia domanda è: si tratta di cose che dovremmo prendere sul serio o vengono descritte così solo perchè chi le descrive per primo ha piacere di vedere il proprio nome a fianco del nome scientifico (per es., T. hermanni, GMELIN 1789 o T. antakiensis, PERALA 1996)? Quanto scientifiche o superficiali sono queste descrizioni?
Per fare un minimo di chiarezza vorrei riportarvi i risultati di alcuni studi eseguiti sul DNA delle Testudo, tanto per sentire cosa pensa di ciò chi ha realizzato studi autorevoli in merito.
Van der Kuyl et al., 2002:
In questo studio sono state esaminate T. graeca proivenienti da: Tunisia, Marocco, Italia (sardegna), Bulgaria, Turchia, Confine tra Libia e Tunisia, Algeria. Arrivo subito alle conclusioni:
<< Tutte le sequenze geniche 12S rRNA di T. graeca da differenti località sono state trovate raggruppate in un singolo clade, suggerendo che rappresentino una SINGOLA SPECIE. Tuttavia, c'erano variazioni negli aplotipi [forme geniche] 12S da località geograficamente separate e in individui morfologicamente assegnati a differenti SOTTOSPECIE. [...segue la descrizione dei risultati...]. Queste scoperte suggeriscono una separazione al livello di SOTTOSPECIE, MA NON A LIVELLO DI SPECIE. Nominiamo questa sottospecie T. graeca whitei, seguendo la classificazione formale. Quindi le seguenze del gene 12S supportano l'esistenza di AL MASSIMO TRE SOTTOSPECIE di T. graeca ma non supportano la richiesta dell'esistenza di altre sottospecie di T. graeca.>>
Quindi figuriamoci di altre SPECIE...
Uno studio più recente della stessa autrice, eseguito su altre sequenze di DNA, conclude:
<< Sono state investigate la variazione genetica e l'evoluzione nella specie T. graeca analizzando frammenti di sequenze di DNA mitocondriale di 158 esemplari di tartarughe appartenenti alle sottospecie T. graeca graeca, T. graeca ibera, T. graeca terrestris e T. graeca whitei. I risultati suggeriscono che le tartarughe delle sottospecie TGG e TGI sono geneticamente distinte, con un tempo di divergenza calcolato nel Pleistocene. Altre sottospecie proposte non possono essere chiaramente riconosciute sulla base del loro DNA e sia dalla parte del gruppo di TGG che da quello di TGI, le evidenze genetiche suggeriscono che l'ipotesi circa l'esistenza delle oltre 15 sottospecie proposte di T. graeca è debole >>
Quindi non mi pare abbia molto senso moltiplicare in maniera pazzeca il numero di varietà/sottospecie di graeca descritte e soprattutto non ha senso elevarle addirittura al rango di specie come stanno facendo molti tedeschi!
Concludo parlando della T. hermanni. Anche qui si parla sempre più di T. hermanni, T: boettgeri e T. hercegovinensis. Allora sono andato a guardarmi i risultati delle analisi genetiche (van der Kuyl, 2002) ed ho trovato questo:
- THH e TGG differiscono per 18-19 mutazioni
- THH e T.horsfieldii differiscono per 11-12 mutazioni
- THH e THB differiscono per 3 mutazioni
Già da qui mi sembra indicativo che il numero di mutazioni che separa THH da THB sia molto inferiore da quello che le separa dalla specie riconosciuta tradizionalmente la più vicina a T. hermanni, cioè T. horsifieldii. Sarebbe quindi strano avere due specie (T. hermanni e T. boettgeri) che differscono per sole 3 mutazioni, quando in media tra specie diverse siamo sopra le 10 mutazioni.
Ma andiamo avanti che il bello deve ancora venire.
Leggo sempre nello studio di Van der Kuyl che tra le diverse forme della sottospecie orientale (cioè boettgeri) sono stati riconosciuti tre aplotipi (cioè appunto forme genetiche) che differivano per *1-3 mutazioni*. In particolare, si è trovato che la popolazione del peloponneso differisce per 3 mutazioni dalle altre forme di boettgeri.
Cioè:
- THH e THB differiscono per 3 mutazioni
- due forme locali di THB possono differire per (fino a) 3 mutazioni
Se accettiamo la classificazione dei tedeschi, cioè di chiamare "T. hermanni" e "T. boettgeri", arriaviamo alla paradossale e insensata conclusione che la variazione interspecifica è UGUALE alla variazione intraspecifica.
Cosa significa? significa che se sulla base delle 3 mutazioni di differenza tra THH e THB le classifichiamo come specie separate, lo stesso dovremmo fare per alcune popolazioni all'interno di THB e magari - perchè no - anche per le THH della Provenza, che differiscono da quelle italiane per 2 mutazioni. Allora, seguendo la (incomprensibile) logica dei tedeschi dovremmo chiamare T. peloponnesica, T. albanica... fino ad un'improbabile T. provenzana. Vi piacerebbe avere una tartaruga chiamata "Provenzana"?!!!??? Non credo...
E allora motivo in più per inca****i per questo proliferare di nomi assurdi, per di più pretendendo che ognuno di noi si adegui causando crisi d'identità pazzesche alle nostre beneamate.
Un saluto (^__^)
Gionata