Ritacapecchi ha scritto:ciao ,
le tarte sono un po' più di 1000 ( testimone oculare) e non sono tutte esotiche , ma solo alcune e solo acquatiche , ma non mi rifrisco alle Trachemys ma ad alcune Gratmeys di varie sottospecie .
Vi metto qui un articolo della rassegna stampa . Questo articolo è apparso ieri sul giornale Il tirreno C'è un latro articolo anche oggi , sempre sul tirreno , ma sono sicura se lo metto qui scannerizzato non si legge bene e allora aspettiamo lunedì quando apparirrà sulla rassegna stampa , parla della quarantena della tartarughe
ciao Rita
IL TIRRENO Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP
Web http://www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it 2010-05-14ALTRO
Tartarughe, l’odissea continua Sgomberati d’urgenza un migliaio di esemplari #CASO CARAPAX Via da Castiglione riportate a Massa
CASTIGLIONE. Continua il penoso via vai delle tartarughe - un migliaio di esemplari, esotiche e non - del Centro Carapax di Massa Marittima. Da qui, da Massa Marittima, “sparirono” misteriosamente qualche tempo fa, per ricomparire in modo altrettanto misterioso, la settimana scorsa, all’interno di un terreno privato a Valbona di Castiglione della Pescaia. Gli animali di fatto sono - da molte settimane - sotto sequestro giudiziario: all’inizio di aprile infatti il giudice civile del Tribunale di Grosseto aveva decretato che gli ormai ex gestori del Carapax, dopo aver perso un lungo contenzioso giudiziario con la Comunità montana Colline Metallifere (proprietaria di terreni e strutture del centro massetano) dovevano sgomberare; e che nulla di ciò che era dentro il Carapax - tartarughe e altre specie animali comprese - doveva uscire dal centro almeno fin quando tutta la vertenza avesse avuto la parola fine.
Quando invece il personale della Comunità montana è entrato al Carapax per riprenderne possesso, le tartarughe non c’erano più. E solo dopo varie ricerche si è scoperto che erano finite per l’appunto a Castiglione. A quel punto il sindaco di Castiglione ha chiesto alla Comunità montana di provvedere a riprendersi quella “ingombrante” arca di Noè. Ingombrante anche e soprattutto perché gli animali sarebbero potenziali veicoli della temibile salmonella.
La settimana scorsa i veterinari dell’Asl 9 hanno compiuto tutte le verifiche del caso sugli animali ritrovati a Castiglione. Poi, ieri, l’accelerazione: ancora il sindaco di Castiglione ha inviato un fax alla Comunità montana, ingiungendo (in qualità di responsabile della salute pubblica del suo Comune) l’immediata rimozione delle tartarughe. Così, a tempi record, da Massa è partita una squadra della Comunità montana che ha provveduto allo sgombero. E per le malcapitate tartarughe è ricominciata l’odissea. Impossibile infatti riportarle al Carapax, dove ci sarebbero già focolai attivi di salmonella da debellare, le bestiole sono state dunque caricate su un camion e trasferite in località Le Piane, di Massa Marittima. Qui, al momento, sono custodite - con tutte le precauzioni igienico sanitarie del caso - in un capannone-container di proprietà della Comunità montana.
In ogni caso una sistemazione inadeguata e provvisoria, per un’emergenza che sembra ancora lontana da trovare soluzione.
#
Torna a “Terrestri Mediterranee”
Visitano il forum: Nessuno e 15 ospiti