risveglio brusco o graduale?

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Suelo
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risveglio brusco o graduale?

Messaggioda Suelo » sab mar 07, 2009 1:13 pm

cosa ne pensate di questa frase (tratta dal libro sulle tartarughe terrestri di Marta Avanzi):

"in natura lo sbalzo di temperatura tra il rifugio sotterraneo e la superficie riscaldata dal sole è brusco, e così deve essere anche quando si fa terminare il letargo al chiuso.
è dunque inutile, anche se non dannoso, procedere ad un riscaldamento graduale: quando il periodo di letargo è finito si toglie la tartaruga dal suo contenitore e la riscalda al sole o vicino a una fonte di calore"


io quando ho dovuto svegliare una piccola per portarla dentro l'ho fatto gradualmente, però ricordo che una volta il mio veterinario mi disse di metterla subito sotto lo spot perchè è più pericoloso passare dal caldo al freddo che dal freddo al caldo.
voi cosa ne pensate?
cosa avviene all'interno del corpo della tarta quando passiamo dai 5° direttamente ai 30°? e perchè alcuni veterinari esperti in rettili sostengono che non sia dannoso tale brusco passaggio?

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VincenzoC
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Messaggioda VincenzoC » sab mar 07, 2009 2:10 pm

credo che il passaggio freddo caldo sia certamente meno pericoloso dell'opposto, però in natura non credo si passi da 5 a 30, infatti nei primi giorni di primavera o quando le tarta europee termianno il letargo non ci sono 30°C al sole, ma certamenter meno.
Cmq quando le tarta si svegliano da sole normalmente non c'è uno sbalzo di 25°C.

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Ismawoo
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Messaggioda Ismawoo » sab mar 07, 2009 2:14 pm

Citazione:
Messaggio inserito da suelo

cosa ne pensate di questa frase (tratta dal libro sulle tartarughe terrestri di Marta Avanzi):

"in natura lo sbalzo di temperatura tra il rifugio sotterraneo e la superficie riscaldata dal sole è brusco, e così deve essere anche quando si fa terminare il letargo al chiuso.
è dunque inutile, anche se non dannoso, procedere ad un riscaldamento graduale: quando il periodo di letargo è finito si toglie la tartaruga dal suo contenitore e la riscalda al sole o vicino a una fonte di calore"


io quando ho dovuto svegliare una piccola per portarla dentro l'ho fatto gradualmente, però ricordo che una volta il mio veterinario mi disse di metterla subito sotto lo spot perchè è più pericoloso passare dal caldo al freddo che dal freddo al caldo.
voi cosa ne pensate?
cosa avviene all'interno del corpo della tarta quando passiamo dai 5° direttamente ai 30°? e perchè alcuni veterinari esperti in rettili sostengono che non sia dannoso tale brusco passaggio?



MH! Questa domanda mi intriga, ma non ne sò un tubo di anatomia:I e effetti sul caldo dopo il letargo... La sparo:I: Forse l'aumento subitaneo del calore serve come scossa al metabolismo della tarta per poter ripartire in modo corretto, come quando si danno un paio di accellerate per spurgare il motore dell'auto (sulle auto vecchie eh...) possibile? (mi sà che finisco sul nuovo libro delle Tarta-boiate!!)

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Suelo
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Messaggioda Suelo » sab mar 07, 2009 2:41 pm

un pò di settimane fa faceva ancora freschino ma ho trovato una hermannina di un anno sveglia emersa(alla sera poi si è rinterrata), c'era un bel sole e lei ovviamente si è messa a prenderlo, ho misurato col termometro a mercurio la temperatura al sole ed è salito fino a 28° :0 mentre la temperatura all'ombra era meno di 9° (c'era ancora della neve non sciolta) e sotto terra, dove si trovava prima il termometro mi dava una temperatura ancora più bassa, circa 6° (probabilmente per il freddo accumulato dalla notte).
quindi quella piccola venendo da sotto terra avrà subito uno sbalzo di quasi 15°. impressionante no?

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Barbara
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Messaggioda Barbara » sab mar 07, 2009 3:10 pm

Non penso abbia sentito uno sbalzo di 15 gradi, anche se quella differenza c'era nel momento in cui l'hai misurata.
Le tartarughe però si scaldano lentamente quindi lei sotto terra aveva 6 gradi, il sole ha iniziato a scaldarla e piano piano la sua temperatura corporea si è alzata.
Ma anche la temperatura esterna non passa di botto dai 9 gradi ai 28, bensì gradatamente.

Io penso che sia dannoso prendere una tartaruga dal terrario chiuso dove la temperatura non scende mai sotto i 18 neppure di notte ed i 28/30 di giorno e metterla fuori, non è solo lo sbalzo di temperatura che influisce negativamente, spesso tartarughe che stavano bene in terrario messe fuori troppo presto o di botto sviluppano malattie respiratorie.
Io ne ho alcune in terrario e le metterò fuori non prestissimo e facendole abituare gradatamente.
Certo la Avanzi avrà le sue motivazioni per scrivere queste cose ma anche chi sconsiglia ne avrà altrettante ed io preferisco seguire la seconda strada, se non altro si rischia meno :)

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VincenzoC
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Messaggioda VincenzoC » sab mar 07, 2009 3:12 pm

io la penso proprio come BarbaraBe

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Messaggioda Suelo » sab mar 07, 2009 3:31 pm

si barbara anche io sono perfettamente d'accordo con te, le mie piccole andranno fuori solo quando le temperature minime esterne saranno vicine alle minime che hanno in terrario (quindi tra moooolto tempo :()
da quanto ho capito io la avanzi sostiene che il passaggio dal caldo del terrario all'ambiente esterno (quindi dal caldo al freddo) è pericoloso mentre il contrario cioè passare dal letargo all'aperto al ricovero in terrario "andrebbe" fatto bruscamente perchè secondo lei così avviene in natura.

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Messaggioda tartamau » sab mar 07, 2009 3:39 pm

E' normale che le tartarughe si sveglino in modo repentino, cioè che escano prontamente all'aperto, dopo che per alcuni giorni la temperatura ha cominciato a crescere e magari ha piovuto. In effetti, forse sono più gli acquazzoni primaverili a dare il via al risveglio. Una volta fuori, le tartarughe iniziano a termoregolare e si scaldano al sole raggiungendo temperature anche molto elevate intorno ai 30° C anche quando fuori siamo con temperature dell'aria tra i 10-15 gradi. Personalmente mi sembra logico che non ci debba essere un graduale riscaldamento, al contrario della fase pre letargo che invece deve essere lenta e progressiva sino al definitivo interramento. Questo in quanto al risveglio l'animale è certamente debilitato ed allo stremo delle forze e un lento risveglio gli farebbe consumare ulteriori energie senza per altro permettergli di nutrirsi. Questo porterebbe ad un successivo stato di torpore che non permetterebbe all'animale di sopravvivere. Fateci caso: le tartarughe si risvegliano, si scaldano lungamente al sole e subito iniziano a brucare l'erba, sempre più avidamente man mano che acquisiscono energia da quello che mangiano. Ci sono alcuni studi scientifici che confermano il fatto che le temperature corporee delle tartarughe che effettuano letargo sono da subito elevate al risveglio, mentre questo non succede alla vigilia del letargo, quando invece magari è ancora più caldo, ma smettono di termoregolare attivamente la loro temperatura corporea.

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Messaggioda Suelo » sab mar 07, 2009 4:51 pm

grazie tartamau per il tuo contributo!
quindi, secondo te, se ad esempio durante un controllo del letargo troviamo una piccola che ha perso molto peso o che ha segni di qualche altro problema conviene metterla subito nel terrario con le luci accese anzichè giungere a questo gradualmente nel giro di 2-3 giorni?

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Messaggioda Barbara » sab mar 07, 2009 6:20 pm

Prenderla da temperature comunque basse ed infilarla in terrario di botto a 30 gradi a me sembra strano, ma se maurizio lo fa avrà le sue buone ragioni e vista la sua esperienza non ne dubito.
Quando io per esempio ho trovato una mia grechina sveglia a 9 gradi l'ho abituata al terrario in un paio di giorni, buono a sapersi comunque che anche facendolo di botto non succede nulla, sarò forse troppo apprensiva?
Ne avevo parlato in questo topic:

http://forum.tartaclubitalia.it/topic.a ... C_ID=13888

Spero che verranno postate altre testimonianze per poter avere una misura di paragone!

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Messaggioda tartamau » sab mar 07, 2009 6:30 pm

Citazione:
Messaggio inserito da suelo

grazie tartamau per il tuo contributo!
quindi, secondo te, se ad esempio durante un controllo del letargo troviamo una piccola che ha perso molto peso o che ha segni di qualche altro problema conviene metterla subito nel terrario con le luci accese anzichè giungere a questo gradualmente nel giro di 2-3 giorni?


Onestamente hai due strade. Nel caso in cui la perdita di peso sia rilevata eccessiva già prima di gennaio opterei per la soluzione del terrario riscaldato. Comunque spesso questo è comunque pericoloso e si accelera la fine di un animale eccessivamente debilitato. Resta il fatto che comunque in questo caso si ha una chance di nsalvare l'animale. In questo periodo eviterei e lascerei l'animale riprendersi in natura. Molti che qui scrivono hanno pochi anni di esperienza nell'allevamento delle tartarughe e si fidano eccessivamente di consigli e di quanto scritto nei libri (che per inciso a mio modesto parere sono spesso una accozzaglia di nozioni inesatte se non inventate). Questo porta a eccessi di ansia che spingono a "curare" gli animali in modo inappropriato. In natura, se non ci sono predatori, vi siete chiesti come fanno le tartarughe a sopravvivere al letargo da milioni di anni? Naturalmente non parlo di zone inadatte alla loro biologia!
Scelgono loro dove interrarsi! Pure le piccole.... Qui da me fa anche molto freddo (-8° C)e da quando metto i piccoli in ampi recinti erbosi, senza nessuna casetta (in natura come fanno?) su oltre 150 nati i morti al risveglio si contano sulle dita di una mano!
Lo so che sembra strano, ma è la verità, semplicemente....

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Messaggioda Barbara » sab mar 07, 2009 6:36 pm

Ho visto i tuoi recinti e so come le allevi, condivido il tuo metodo tant'è che a parte una minimarginata di 5 grammi e la grechina uscita a gennaio non ho altre in terrario, solo che non sapevo che si potessero portare ad alte temperature senza fare la preparazione.
Riguardo al discorso di curare in maniera eccessiva le tartarughe sai che ne abbiamo più volte parlato a voce e condivido al 100% ;)

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Gisella
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Messaggioda Gisella » sab mar 07, 2009 7:26 pm

non posso che quotare totalmente Maurizio, il mio allevamento è allo stato brado (o quasi)
e sebbene tenga le piccole fino ai due anni nei terrari esterni protetti, non ho mai fatto
saltare un letargo a nessuna piccola e non sono mai intervenuta per risvegli anticipati, o altro.
Da considerare che vivo in Sardegna, con un clima ideale per le tarta.
Venerdì scorso sotto un cumulo di pietre, dopo una bella grandinata ho trovato 6 piccole di hermanni piccolissime
praticamente hanno fatto il letargo sotto un rifugio improvvisato, ma ben drenato ;)

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Ale
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Messaggioda Ale » sab mar 07, 2009 7:29 pm

Effettivamente, al risveglio, di sbalzi ne prendono.
Però io credo che in natura le cose funzionino in virtù di equilibri a volte difficili da capire. Paradossalmente mi viene da pensare che le forti escursioni giorno/notte primaverili, hanno un loro senso; mentre mettere una tartina in terrario a 30 gradi diurni e a 20 notturni rappresenti una situazione ben diversa.
Tra l'altro, se l'animale è sano e non ha perso molto peso, un passaggio di un paio di giorni mica la farà fuori, eh!
Io agirei in ques'tultimo modo.
Se poi è debilitata, allora mi sembra lecito fare le corse contro il tempo.

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Suelo
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Messaggioda Suelo » sab mar 07, 2009 8:11 pm

mi fa sempre piacere leggere le tue opinioni tartamau spesso sono controcorrente ma sono sempre spunto di riflessioni.
anche io sono d'accordo con te sul fatto che a volte dovremmo imparare a tirarci un pò indietro, intervenire meno e lasciar fare alla natura, ma queste sono cose che si imparano solo con anni e anni di esperienza.
a mio parere bisognerebbe intervenire solo quando senza il nostro aiuto la tartaruga non può farcela da sola (se una mia tartarughina è in pericolo di vita non ce la faccio a pensare che devo lasciare fare alla natura, la legge del più forte non mi stà tanto simpatica ;)) ma in tanti altri casi il nostro intervento si potrebbe evitare.
che ci vuoi fare, siamo apprensivi :D


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