Citazione:
Messaggio inserito da Agostino
X Sergio
Come ti ho già detto, sono in gran parte daccordo con te sulle esotiche, non credere che mi faccia piacere ricevere continuamente in privato, richieste di consigli da gente che ha appena acquistato delle horfieldi o altre esotiche, perchè ricevute in regalo o perchè gli sono piaciute in esposizione in negozio !
Il problema di questo proliferare esagerato di esotiche è dovuto dal fatto che questa bruttissima legge sulle europee, di fatto non solo non disincentiva il bracconaggio e l'illegalità, ma fa si che i negozianti non trovando esemplari in cattività da vendere, poi acquistano solo esotiche.
Se si potesse vendere liberamente le tantisime tarte riprodotte in Italia, che credo siano almeno 300-400.000 all'anno, si soddisferebbe la domanda di tarte e di esotiche ne venderebbero pochissime, così come sarebbe giusto.
Ora, in questa condizione, l'associazione, si sta battendo con i ministeri per ottenere una semplificazione dei certificati CITES perchè così come sono, è solo una presa in giro all'intelligenza degli allevatori, e per cercare di riconoscere il lavoro degli allevatori seri, con la creazone di un albo degli allevatori, così come fanno da tempo quelli della FOI(ornitologia). In tal senso, abbiamo appena scritto una relazione sul risultato del rilascio dei certificati CITES nei due anni di rilasci, che proprio domani verrà consegnato al WWF(che sostiene la bontà di questi certificati) e ai ministeri, per poter aprire un dibattito e possibilmente un incontro a Roma.
Poi penso anche che se non inserisci le schede di certe specie, che purtroppo sono in mano a tanti privati, sarebbe solo peggio, se le andrebbero a cercare altrove e magari su siti meno seri e meno impegnati di noi; a tal proposito ritengo che questa discussione sia positiva se vien letta da tanti di questi nuovi amici che si affacciano sul forum.
Prova a pensare a tutte le kleinmanni e le furculachelys che sono arrivate nel 2005 in Italia dal nord Africa, sai benissimo che la maggior parte di chi le acquista pensa sia una tarta di terra "nostrana", e allora come fai a non cercare di aiutarli, almeno per il bene dell'animale.
Credimi, quando mi scrivono che hanno acquistato una tartaruga, che non sanno di che specie è e poi a volte salta fuori che è una kleinmannni, mi vengono i brividi, non solo al pensiero di quanto rischiano, ma di quante probabilità ha di sopravvivere la povera bestiolina.
Torna a “Terrestri Mediterranee”
Visitano il forum: Google [Bot] e 57 ospiti