purtroppo

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Maddy
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Re: purtroppo

Messaggioda Maddy » lun giu 29, 2009 11:28 am

simon@ ha scritto: Mi chiedo:
dopo quanto un chip mal messo può fare infezione


Dipende dalla carica batterica introdotta, dalle difese immunitarie del soggetto e da dove viene mantenuto il soggetto dopo l'inserimento del chip

Ale82
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Re: purtroppo

Messaggioda Ale82 » lun giu 29, 2009 11:54 am

Ciao a tutti.
Io non sono un esperto, comunque ci tenevo a dire una cosa: è ORRIBILE dover inserire un microchip nel corpo di unessere vivente...
Il voler per forza "marchiare" gli animali, è deplorevole: tutti noi (persone, piante e animali) siamo nati liberi su questo pianeta e tali dovremmo rimanere.
Dove arriveremo di questo passo? A marchiare a fuoco i nostri figli?
Oddio, mi sento male solo a pensarci: posso capire, ma solo fino a un certo punto, il marchiare gli animali d'allevamento, quelli che arrivano sulle nostre tavole, ma porca miseria, la tartaruga è un animale di compagnia...
E' una vergogna!
Non permettero' mai che il mio Lillo subisca una tortura del genere!

chettolo

Re: purtroppo

Messaggioda chettolo » lun giu 29, 2009 7:30 pm

Ale82 ha scritto:Ciao a tutti.
Io non sono un esperto, comunque ci tenevo a dire una cosa: è ORRIBILE dover inserire un microchip nel corpo di unessere vivente...
Il voler per forza "marchiare" gli animali, è deplorevole: tutti noi (persone, piante e animali) siamo nati liberi su questo pianeta e tali dovremmo rimanere.
Dove arriveremo di questo passo? A marchiare a fuoco i nostri figli?
Oddio, mi sento male solo a pensarci: posso capire, ma solo fino a un certo punto, il marchiare gli animali d'allevamento, quelli che arrivano sulle nostre tavole, ma porca miseria, la tartaruga è un animale di compagnia...
E' una vergogna!
Non permettero' mai che il mio Lillo subisca una tortura del genere!


Rischiamo di andare Off Topic addentrandoci in una lunga diatriba etico/filosofica e probabilmente senza uscita.. ma alcune considerazioni vanno fatte: L'inserimento di un microchip è una pratica poco invasiva che non comporta, se operata correttamente, alcun effetto collaterale all'animale, che a fronte di questo micro trauma consente tutta una serie di vantaggi utili alla tutela della stessa specie e dell'animale, certificandone origine, caratteristiche, tracciabilità, etc. che a livello scientifico e medico comportano indubbiamente grande utilità. Oltre che permetterne la detenzione legale (poichè parliamo di esemplari comunque nati in cattività, al di fuori dell'ambiente naturale). Questa tortura sarà necessaria per detenere legalmente l'animale, temo.
Sarebbe come rinnegare il progresso scientifico negando il trapianto di organi, l'impianto di protesi, le trasfusioni, gli esperiment scientifici, etc. Nessuno sta parlando di marchiare a fuoco i nostri figli... (del resto c'è già l'anagrafe tributaria che provvede ad assegnare a ciascun nato un numero di codice fiscale, eppure nessuno la considera una tortura, bensì un elemento indispensabile dell'evoluzione della società civile).

Detto questo, e scusate la divagazione, secondo me in tutta questa storia c'è qualche vuoto incolmabile nella comunicazione fra proprietario e veterinario, per cui salvo l'intervento chiarificatore di Maddy circa il caso generale, non potremo stabilire qualcosa di certo ma soltanto esprimerci in congetture.

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Re: purtroppo

Messaggioda Maddy » lun giu 29, 2009 8:16 pm

chettolo ha scritto:
Rischiamo di andare Off Topic addentrandoci in una lunga diatriba etico/filosofica e probabilmente senza uscita.. ma alcune considerazioni vanno fatte: L'inserimento di un microchip è una pratica poco invasiva che non comporta, se operata correttamente, alcun effetto collaterale all'animale, che a fronte di questo micro trauma consente tutta una serie di vantaggi utili alla tutela della stessa specie e dell'animale, certificandone origine, caratteristiche, tracciabilità, etc. che a livello scientifico e medico comportano indubbiamente grande utilità. Oltre che permetterne la detenzione legale (poichè parliamo di esemplari comunque nati in cattività, al di fuori dell'ambiente naturale). Questa tortura sarà necessaria per detenere legalmente l'animale, temo.
Sarebbe come rinnegare il progresso scientifico negando il trapianto di organi, l'impianto di protesi, le trasfusioni, gli esperiment scientifici, etc. Nessuno sta parlando di marchiare a fuoco i nostri figli... (del resto c'è già l'anagrafe tributaria che provvede ad assegnare a ciascun nato un numero di codice fiscale, eppure nessuno la considera una tortura, bensì un elemento indispensabile dell'evoluzione della società civile).

Detto questo, e scusate la divagazione, secondo me in tutta questa storia c'è qualche vuoto incolmabile nella comunicazione fra proprietario e veterinario, per cui salvo l'intervento chiarificatore di Maddy circa il caso generale, non potremo stabilire qualcosa di certo ma soltanto esprimerci in congetture.


preferisco non entrare in merito a questo discorso pero' sono rimasta perplessa dal discorso che l'applicazione dei chip ávrebbe utilita' in campo medico. Ti speghi meglio? IO non vedo questa utilita'. Mi sfugge qualcosa?

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Re: purtroppo

Messaggioda Luca-VE » lun giu 29, 2009 8:53 pm

Ale82 ha scritto:Oddio, mi sento male solo a pensarci: posso capire, ma solo fino a un certo punto, il marchiare gli animali d'allevamento, quelli che arrivano sulle nostre tavole, ma porca miseria, la tartaruga è un animale di compagnia...
E' una vergogna!


Concedetemi un OT, la tartaruga non e' un animale da compagnia!
E' un rettile selvatico, sempre e comunque, e come tale va rispettato.
Sul microchip, abbiamo speso tonnellate di pagine e non vale la pena di fare filosofia pure in questa discussione.
Tornando al tema, attendiamo qualche chiarimento da Tartapeppe in merito alla presenza reale di sto microchip.
Se devo essere sincero, non ho capito nemmeno questa frase:

2 giorni fa lo portata nel negozio dove l'avevo acquistata e me l' hanno sosituita io mi ero affezzionato molto e quindi hodetto se la potevo ricomprare di meno ma loro mi hanno detto che la portavano dall' allevatore e se la curava lui.


Cioe volevi ricomprare, con lo sconto, una tartaruga che e' gia tua? :?:
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Re: purtroppo

Messaggioda Maddy » lun giu 29, 2009 9:09 pm

Luca-VE ha scritto:
Concedetemi un OT, la tartaruga non e' un animale da compagnia!


concedendoti e concedendomi un OT dissento. Allo stato attuale delle cose anche la tartaruga deve essere considerato un animale da compagnia. Se lo consideri un rettile selvatico allora perche' andrebbe curato quando sta male? Se fosse un rettile selvatico si dovrebbe lasciar fare a madre natura, Luca-ve. Se fosse un rettile selvatico perche' allevarlo, dargli un nome, preoccuparsi cosi' tanto "umanamente di lui"?
La tartaruga che entra in casa tua DIVENTA un animale da compagnia, inutile e ingiusto negarlo.

Comunque hai ragione LUca, siamo OT. Se ti va si apre una discussione a parte. Ora rientriamo in tema

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Re: purtroppo

Messaggioda Luca-VE » lun giu 29, 2009 9:21 pm

Non intendevo quello :shock:
Comunque ok, lasciamo stare.
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Re: purtroppo

Messaggioda Maddy » lun giu 29, 2009 9:43 pm

Luca-VE ha scritto:Non intendevo quello :shock:


ok. Allora ho capito cosa intendevi. :wink:

chettolo

Re: purtroppo

Messaggioda chettolo » lun giu 29, 2009 10:47 pm

Maddy ha scritto:
preferisco non entrare in merito a questo discorso pero' sono rimasta perplessa dal discorso che l'applicazione dei chip ávrebbe utilita' in campo medico. Ti speghi meglio? IO non vedo questa utilita'. Mi sfugge qualcosa?


Inteso nel senso più ampio del termine, il marcaggio di un esemplare, consentendone l'immediata rintracciabilità ed identificazione, ritengo possa di gran lunga facilitare la compilazione di studi statistici in campo medico, ripeto nel senso più ampio del termine che si può concedere. Sarebbe stato in effetti più appropriato parlare di utilità in ambito statistico e scientifico. Tuttavia, pur essendomi espresso in termini non correttamente appropriati, persisto nel sostenere la validità dell'affermazione.
Vero è che il discorso relativo al marcaggio di esemplari per quanto concerne lo studio per esempio di abitudini alimentari, comportamentali, etc. sarebbe principalmente valido per animali allo stato di libertà, magari in ampie aree per stabilirne in ipotesi modelli migratori (non mi riferisco, ovviamente, nello specifico alle tartarughe, bensì in senso generale). In sostanza l'applicazione di microchip può trovare indirettamente riscontro anche in campo medico.

Essendo ospite di un forum del quale non conosco direttamente gli interlocutori ho ritenuto ragionevole esprimermi utilizzando un "lessico familiare"; chiedo scusa se ho destato scalpore nella comunità scientifica! D'altro canto, non me ne voglia nessuno, visto il livello di scrittura di alcuni utenti mi sembra perlomeno di non aver causato danni alla grammatica italiana, se poi ho buttato al vento una cialtroneria, penso che questa possa tranquillamente aggiungersi alla lunga serie di scioccheze cui la rete ci ha abituato a digerire.

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Re: purtroppo

Messaggioda Maddy » lun giu 29, 2009 10:59 pm

chettolo ha scritto:Inteso nel senso più ampio del termine, il marcaggio di un esemplare, consentendone l'immediata rintracciabilità ed identificazione, ritengo possa di gran lunga facilitare la compilazione di studi statistici in campo medico, ripeto nel senso più ampio del termine che si può concedere. Sarebbe stato in effetti più appropriato parlare di utilità in ambito statistico e scientifico. Tuttavia, pur essendomi espresso in termini non correttamente appropriati, persisto nel sostenere la validità dell'affermazione.
Vero è che il discorso relativo al marcaggio di esemplari per quanto concerne lo studio per esempio di abitudini alimentari, comportamentali, etc. sarebbe principalmente valido per animali allo stato di libertà, magari in ampie aree per stabilirne in ipotesi modelli migratori (non mi riferisco, ovviamente, nello specifico alle tartarughe, bensì in senso generale). In sostanza l'applicazione di microchip può trovare indirettamente riscontro anche in campo medico.


Come tu stesso hai sottolineato questo discorso ha molto senso se si applica ad animali allo stato libero, per gli animali da compagnia trovo sia un po' relativo, se non trascurabile almeno in quest'aspetto :wink:

Essendo ospite di un forum del quale non conosco direttamente gli interlocutori ho ritenuto ragionevole esprimermi utilizzando un "lessico familiare"; chiedo scusa se ho destato scalpore nella comunità scientifica! D'altro canto, non me ne voglia nessuno, visto il livello di scrittura di alcuni utenti mi sembra perlomeno di non aver causato danni alla grammatica italiana, se poi ho buttato al vento una cialtroneria, penso che questa possa tranquillamente aggiungersi alla lunga serie di scioccheze cui la rete ci ha abituato a digerire.


Facevo solo una domanda, non ti stavo criticando... domanda alla quale hai risposto abbondantemente. Grazie :D
Non hai destato nessun scalpore, solo curiosita' non avendo compreso cosa tu volessi dire :)

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Re: purtroppo

Messaggioda Ale82 » mar giu 30, 2009 12:40 pm

Ok, vada per la ricerca scientifica e tutto i resto, ma credo ch non serva un chip per preservare la specie e "tenerla sottocontrollo"!!!!
Raga', guardate che le tartarughe, come tanti altri animali, sono arrivate nel 2009 come noi, senza che gli fosse stato impiantato niente del genere fino ad ora...
E' semplicemente la natura che fa il suo corso.
Comunque non voglio fare la morale a nessuno, come detto non sono tanto esperto nel campo.
Grazie a Maddy per l'appoggio nella discussione sul fatto che la tartaruga è diventata ormai un animale da compagnia.

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Re: purtroppo

Messaggioda Ale » mar giu 30, 2009 6:58 pm

Ale82 ha scritto:Ok, vada per la ricerca scientifica e tutto i resto, ma credo ch non serva un chip per preservare la specie e "tenerla sottocontrollo"!!!!
Raga', guardate che le tartarughe, come tanti altri animali, sono arrivate nel 2009 come noi, senza che gli fosse stato impiantato niente del genere fino ad ora...
E' semplicemente la natura che fa il suo corso.
Comunque non voglio fare la morale a nessuno, come detto non sono tanto esperto nel campo.
Grazie a Maddy per l'appoggio nella discussione sul fatto che la tartaruga è diventata ormai un animale da compagnia.



Le popolazioni selvatiche di testuggini europee sono arrivate nel 2009 per il rotto della cuffia, visto che in pochi decenni le abbiamo danneggiate gravemente e, in alcuni casi, anche irreparabilmente.
Quindi, in virtù del fatto che quest'azione dannosa da parte della specie umana verso le tartarughe sta continuando (indirettamente o direttamente), ben vengano tutti quei sistemi in grado di tenere sotto controllo la grande quantità di esemplari che girano in cattività, garantendo, si spera, un buon grado d'incolumità dei soggetti in natura. :wink:

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Re: purtroppo

Messaggioda Michele » mar giu 30, 2009 7:56 pm

come dice Ale, al 2009 sono arrivate a pelo!
Sicuramente molte ma molte meno di quelle che avrebbero dovuto arrivare, e non è stata una selezione naturale!
Il discorso chip è più che comprensibile visto che per tutte l'allegato A è ormai quasi indispensabile se vuoi cedere (vendere sarebbe più appropriato) i baby.
Io ho intenzione di marcharle tutte con il chip, allegato B compreso.
è un discorso di praticità per le varie denunce di nascita, morte, cessione ecc...
E poi, schedano e marchiano i poveri cristiani come noi (le impronte digitali nei famosi 3 giorni non le ricorda nessuno?), e non posso marchiare una tartaruga?!
Mandi

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Re: purtroppo

Messaggioda Ale82 » mer lug 01, 2009 6:05 pm

Vabbè, se tutti dite che sto chip è utile... io resto dell'idea che non è giusto infilare un corpo estraneo in un organismo vivente, ma se questo può aiutarle, ben venga!
Speriamo bene....................................

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Re: purtroppo

Messaggioda TaRtApEpPe 2009 » ven lug 03, 2009 7:19 am

ecco le foto :D :D :D
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