essemario ha scritto:http://storianaturale.comune.fe.it/index.phtml?id=287
Al link sopra trovate degli articoli interessanti che trattano delle tarte del bosco della Mesola e alcuni risultati di studi genetici.
Grazie Mario, ora do una lettura
Penny ha scritto::shock:

aiuto, mi sono andata a cercare tutti i termini per capire qualcosa
molto interessante, grazie.
Ma voi siete proprio esperti, che fate i ricercatori?
Comunque, la mia domanda è semplice,nel caso si detenga un incrocio nel proprio allevamento, è possibile farlo accoppiare con un esemplare puro in modo da "stemperare"i caratteri dell'incrocio. Magari è una domanda stupida

Penny il mio consiglio è comunque di evitare di far riprodurre l'esemplare frutto dell'incrocio.
Per la tua domanda faccio un esempio pratico:
Ho un incrocio ThhXThb che avrà il 50% del genoma di una sottospecie e il restante 50% dell'altra.
Lo faccio accoppiare nuovamente con Thh e alla generazione successiva i nati avranno il 75% del genoma di Thh e il restante 25% di Thb. Quindi le caratteristiche di Thb si saranno attenuate, ma non si tratta comunque di un esemplare puro. I caratteri di Thb rimarranno anche in generazioni successive e potrebbero fissarsi nel genoma dei discendenti anche con eventi di crossing over (perchè potrebbero essere dei caratteri vantaggiosi che aumentano la capacità di sopravvivenza o la fitness), quindi si avranno sempre degli esemplari non puri al 100%. Io credo che, se non in casi di totale isolamento genetico di certi ceppi, eventi del genere possano essersi verificati anche in natura con l'immissione di Thb (e per questo sono curiosa di leggere gli articoli di Mario) o in Sardegna con alcune T.graeca particolarmente imponenti. Sono solo mie ipotesi e mi piacerebbe che qualche ricercatore facesse degli studi in merito.
Non siamo ricercatori in questo settore, ma solo appassionati che leggono articoli a riguardo o che comunque hanno le basi per capire determinati studi.