Testudo kleinmanni

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
fernandograeco
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Messaggioda fernandograeco » lun set 22, 2008 3:01 pm

I maschi delle immagini se sono nati in cattività. La femmina fué importata legalmente di Egipto verso Germania alla fine del 96. Il mio equipaggiamento riproduttore attualmente consta di 4 femmine adulte ( 3 riproduttori ) e tre maschi ( 2 adulti e 1 subadulto ). Tutti gli esemplari sono nati in cattività ad eccezione di due femmine appartenenti all'importazione ora riferito.

Tre dalle quattro femmine ora hanno stato mamme, il quarto ha messo uova ma ancora non fecondi. Quella che non ha avuto figli è proveniente dell'importazione. Le femmine provenienti di cattività hanno ottenuto una maggiore capacità per produrre uova fertili. Le femmine silvestri sempre saranno più timidi.

Come esempio, una femmina con 8 anni nati in cattività (Novata) nel suo primo anno di deposizione ha sciolto 10 uova. 10 uova in quattro ponti (3-3-2-2), 9 fértiles. Impressionante per un esemplare di 300gramos. L'altro (blanquita) ha conseguito realizzare fino a deposiziones di 5 uova.

Un delle mie femmine di importazione (Asustá) fué il primo in essere mamma. Un unico femmina 8 uova (3,3,2) e 7 fertili en su primer temporada.

Perciò anche la mia domanda su se questo anno hanno conseguito più allevamenti in Bioparco. Kleinmanni allevamento molto...

Ciao

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun set 22, 2008 7:10 pm

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Messaggio inserito da fernandograeco
Il principale problema di Kleinmanni in cattività è la sua crescita accelerata. Perciò ho esposto il tema.

ciao

Fernando




Quindi le piccole dimensioni delle Kleinmanni selvatiche sono dovute a una alimentazione insufficiente dovuta all'ambiente arido in cui vivono.
Anche le Marginata weissingeri alimentate bene fino da piccole crescono come le altre Marginata greche e sarde.

twisty
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Messaggioda twisty » lun set 22, 2008 7:46 pm

crescita accellerata io lo leggo come crescita veloce, no come crescita fuori misura. che poi magari sia un problema di "traduzione" è un altro paio di maniche.

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mithril
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Messaggioda mithril » lun set 22, 2008 8:29 pm

Maddai! Un allevatore dalle mie parti ha marginata e weissingeri... e non credo proprio dia meno da mangiare alle weissingeri per farle rimanere più piccole!!!:D:o)

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » lun set 22, 2008 8:53 pm

L'allevamento in cattivita' e'l'unico modo per preservarle , basta pensare che la situazione delle kleinmanni e'molto simile a quella delle nostre hermanni, con la sola differenza che di hermanni in cattivita' ne abbiamo qualche milione solo in Italia :D
*******************************
Fernando sta ottenendo risultati di tutto rispetto con queste testuggini, mi sa che sara'lui a darci qualche consiglio!

Sul discorso delle dimensioni, anch'io interpreto "accellerata" intesa come velocita', non come misure, infatti quelle di Fernando dovrebbero essere nello standard, se non ricordo male.
Se le dimensioni dipendessero da cibo scarso e secco, sulcata e pardalis dovrebbero misurare 10 cm da adulte ;)

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Michele
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Messaggioda Michele » lun set 22, 2008 9:11 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Luca-VE


Se le dimensioni dipendessero da cibo scarso e secco, sulcata e pardalis dovrebbero misurare 10 cm da adulte ;)


Non credo ci sia nulla da aggiungere;)

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun set 22, 2008 9:39 pm

**********************************+

Vi rammento che in varie pubblicazioni di noti erpetologi le questione Weissingeri è riportata a una mera questione alimentare legata alla peculiare sitauzione della zona di Sparta.

Poi se ne sapete di più datevi da fare e pubblicate i vostri studi.

per bibliografia vedere
http://www.uni-heidelberg.de/institute/ ... 7.2005.pdf

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun set 22, 2008 9:42 pm

Fritz: We conclude that T. weissingeri is not a distinct evolutionary unit. We suggest that its small size is the result of suboptimal environmental conditions with limited resources and synonymize it with T. marginata.

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun set 22, 2008 9:47 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Luca-VE
Se le dimensioni dipendessero da cibo scarso e secco, sulcata e pardalis dovrebbero misurare 10 cm da adulte ;)



forse non sai che alcuni parametri di risposta a condizioni di avversità o di favore ambientale sono geneticamente predeterminati a seconda della specie

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Nark
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Messaggioda Nark » lun set 22, 2008 10:06 pm

Sono d'accordo con quanto detto da Massimo...

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Michele
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Messaggioda Michele » lun set 22, 2008 10:09 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Massimo L.


Visto che non sono colto dalla mania ossessiva compulsiva del collezionismo delle tartarughe ma solo dal diletto dell'indagare alcuni meccanismi biologici pregherei i collezionisti di tartarughe di far rispondere Fernando che sicuramente ne saprà più di voi.


^^^^^

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Ale
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Messaggioda Ale » lun set 22, 2008 10:16 pm

Massimo, ma non è che hai interpretato male le traduzioni?
Io credo che la scarsità di cibo sia effettivamente alla base delle taglia ridotta delle weiss. ma nella direzione di una pressione selettiva.

Anche perchè, in realtà, gli ambienti frequentati dalle marginate sarde e greche non è che siano poi 'ste oasi rigogliose.

Comunque è un discorso complesso, perchè quand'anche la scarsità di cibo fosse alla base della taglia piccola, comunque gli esemplari destinati a crescere poco per un fatto ereditario sarebbero agevolati nella vitalità e nelle capacità riproduttive rispetto agli esemplari "costretti" a rimanere piccoli per scarso nutrimento (condizione che comuque arreca deficit metabolici varii, nei mammiferi gli effetti sono catastrofici, soprattutto a livello riproduttivo, altro che taglia piccola).
Il risultato sarebbe comunque un sopravvento delle piccole rispetto alle "rachitiche"...non so se mi son spiegato.

Bisognerebbe solo verificare se le weiss.in cattività crescono fino ai soliti 30 cm (io non ci crederei manco se le vedessi).

Poi, guarda che taglie molto differenti non implicano necessariamente differenze eclatanti nel DNA tali da distinguere due sottospecie, quindi non mi stupisce il fatto che gli studi non sostengono distinzione tassonomica tra i due gruppi.

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » lun set 22, 2008 10:41 pm

Massimo, non serve scaldarsi tanto direi...
Tu stesso parli di ... A SECONDA DELLA SPECIE...
Citazione:
Messaggio inserito da Massimo L.

[quote]

forse non sai che alcuni parametri di risposta a condizioni di avversità o di favore ambientale sono geneticamente predeterminati a seconda della specie




Quindi appunto ogni specie reagisce in maniera differente alle condizioni ambientali.
Allora cosa centra paragonare le piccole dimensioni delle kleinmanni a quelle delle weissingeri?
E se appunto le SPECIE DIVERSE reagiscono in modo diverso, perche le marginate sarde nel bel mezzo del nulla diventano dei bestioni?
E come mai al contrario di quanto asserisci le weissingeri in cattivita mangiano come bidoni e rimangono piccole?
(a tal riguardo ti ricordo che il probabile maggior allevatore di weissingeri in Italia, che risiede in uno sperduto paesino nella pianura padana, che le alleva ormai da anni e le riproduce, dovrebbe essere ormai alla seconda generazione, conferma che rimangono piccole?)
Ti quoto su una cosa, Fernando ha sicuramente molto da insegnarci, compreso il fatto che non vanno allevate in ambienti saturi di umidita'...
Inoltre dovresti deciderti se consideri Fritz affidabile o no, dato che in alcuni casi lo consideri quasi un ciarlatano, in altri non esiti a riportare i suoi scritti...?

n/a11

Messaggioda n/a11 » mar set 23, 2008 7:41 am

Luca, ecco la tabella delle della termoigrometria nel deserto egiziano, fatti spiegare da Gigero cosa vuol dire, vuol dire che di notte l'aria è più secca a Venezia che nel deserto.
http://www.cheloniophilie.com/Fiches/Te ... nmanni.php

Heures : Hygrométrie :

24 :00 95 %
4 :00 78 %
8 :00 63 %
14 :00 38 %

n/a11

Messaggioda n/a11 » mar set 23, 2008 8:03 am

Kleinmanni e Marginata sono filogeneticamente molto simili, tanto che non mi stupirei che possano incrociarsi, nessuno lo ha mai fatto ma sarebbe interessante fare una prova.
L'areale sardo, soprattutto la Gallura, non sono zone aride, la notte il tasso di umidità è elevatissimo e la mattina ogni pianta è ricoperta di rugiada, è come se piovesse una pioggerella fitta.
Esperienza personale maturata in anni di campeggio in Sardegna.
I conuigi tedesci e qui a Roma le allevano in ambiente con cicli di umidità, e hanno avuto delle schiuse, l'assenza di morti e riniti.


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