letargo T.g.graeca tunisina

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
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Fedro
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Messaggioda Fedro » gio feb 21, 2008 8:17 pm

Ma vedete che in Sardegna in inverno non c'è mica tanto caldo..
Certo non conosco a menadito il sud ma al nord trovo che l'inverno sia molto più rigido ed umido che qui. Ma le tartarughe stanno bene comunque, quindi credo che non siano equiparabili alle nordafricane, vuoi per adattamento o per differenze genetiche.
Non sarà equiparabile ma vi faccio un esempio: due/tre secoli fa qui in Sicilia arrivò la Plumeria rubra (pomelia o frangipani)dai caraibi. Qualche anno fa alcuni campioni prelevati da diverse piante palermitane furono spediti alle Hawaii dove c'è il maggiore centro di studi sulle Plumeria (Moragne). Ebbene pare che il ceppo palermitano si sia differenziato geneticamente da quello originario per questioni di adattamento e reazione al novo ambiente. Perchè non può essere plausibile per le tartarughe? Credo che, anzi, per gli animali sia ancora più possibile che per i vegetali...

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yuri
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Messaggioda yuri » gio feb 21, 2008 8:59 pm

sicuramente c'è stata una selezione più che adattamento vero e propio,le più delicate muoiono le altre resistono a fanno prole

n/a11

Messaggioda n/a11 » gio feb 21, 2008 10:34 pm

Quoto in parte Yuri.
L'adattamento di alcuni individui è dovuto al fatto che sono geneticamente più resistenti ad alcune condizioni ambientali.
L'acclimatamento è una fase delicata ma se ben fatto e con le dovute accortezze porta a buoni risultati.
Un conto è catturare un adulto e portarlo in un ambiente con condizioni climatiche differenti, un altro far crescere una piccolina, la piccola si addatterà più facilemente dell'adulto al nuovo ambiente...
Poi se nata da genitori di cattura ma ambientati avrà maggiore chances di adattamento.

Mia moglie insegna italiano agli stranieri, i suoi alunni neri nati in Africa soffrono molto l'inverno italiano,i neri nati negli stati americani con inverni freddi non hanno questi problemi.

Le tartarughe sono molto stabili geneticamente, alcune piante variano in poche generazioni.

carapax
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Messaggioda carapax » gio feb 21, 2008 10:36 pm

Carmen visto che tale allevatore è un tuo conoscente diretto scommetto che non gli hai scodellato le tue solite paranoie di CITES e bracconaggio.

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Fedro
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Messaggioda Fedro » gio feb 21, 2008 10:55 pm

Bè parliamone. Sta a vedere che tartarughe e che piante. Nel senso che alcune tartarughe raggiungono la maturità sessuale in cinque, sei anni e riescono poi ad effettuare più deposizioni in un anno. Certe piante come la Plumeria sono molto facili da riprodurre per talea (sistema artificiale che clona la pianta madre) ma sono piuttosto difficli da riprodurre da seme a causa del termo/foto periodo in quanto tropicali, si devono quindi verificare determinate condizioni perchè l'impollinazione e la maturazione dei semi vada a buon fine. Poi si tratta di una specie autofertile che quindi difficilmente si ibrida spontaneamente. I semi poi spontaneamente germinano con difficoltà e a ridosso della stagione autunno-invernale, letale per le giovani piantine. Le sopravvissute raggiungono la maturità dopo molti anni, 15/20 se va bene( se non intervengono manipolazioni varie).
Per quanto riguarda gli animali, secondo me non è da sottovalutare nelle variazioni di una popolazione anche l'isolamento e l'alimentazione che deriva da un particolare habitat, oltre al fattore climatico e pedologico. Credo che tutti questi fattori possano concorrere ad una selezione in un determinato senso di una popolazione. Se osservi tutti gli animali sardi hanno similitudini con quelli continentali ma se ne differenziano per taglia, colore e abitudini (tartarughe, muflone, pernice, lepre, cinghiale etc etc). Ovviamente si tratta di opinioni personali, non supportate da studi ma solo da curiosità e osservazioni, senza alcuna pretesa.;)

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Carmen
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Messaggioda Carmen » gio feb 21, 2008 11:28 pm

[quote]Messaggio inserito da carapax

Carmen visto che tale allevatore è un tuo conoscente diretto scommetto che non gli hai scodellato le tue solite paranoie di CITES e bracconaggio.


Guarda che quella che scodella paranoie su CITES e bracconaggio non sono certo io!!!!

Trà l'altro queste tartarughe sono adulte e stanno in Sardegna da ben prima dell'entrata in vigore della legge che prevedeva la denuncia di possesso.
Ma questo penso sia ben poco importante e non c'entri molto col discorso che stiamo facendo.

n/a11

Messaggioda n/a11 » gio feb 21, 2008 11:31 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Fedro
Certe piante come la Plumeria sono molto facili da riprodurre per talea (sistema artificiale che clona la pianta madre) ma sono piuttosto difficli da riprodurre da seme a causa del termo/foto periodo in quanto tropicali, si devono quindi verificare determinate condizioni perchè l'impollinazione e la maturazione dei semi vada a buon fine. Poi si tratta di una specie autofertile che quindi difficilmente si ibrida spontaneamente. I semi poi spontaneamente germinano con difficoltà e a ridosso della stagione autunno-invernale, letale per le giovani piantine. Le sopravvissute raggiungono la maturità dopo molti anni, 15/20 se va bene( se non intervengono manipolazioni varie).



Da quanto scrivi è impossibile che si creino le condizioni per una mutazione genetica visto che in pratica sono individui clone...

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biby
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Messaggioda biby » ven feb 22, 2008 10:25 am

Citazione:
Messaggio inserito da carapax

Carmen visto che tale allevatore è un tuo conoscente diretto scommetto che non gli hai scodellato le tue solite paranoie di CITES e bracconaggio.

prima di parlare di "bracconaggio"bisognerebbe conoscere i fatti...ho amici tunisini,marito e moglie.
Nel'93 mi regalarono una coppia di tartarughine,una mi fù rubata quasi subito.Nel'95 mi regalarono un'altra coppia,una morì per un incidente.
Mi ritrovai con una coppia di tartarughine,non avendo lo spazio per tenerle,le portai nel giardino di 2 persone anziane.Per motivi di salute mandai mio marito alla forestale per denunciare le piccole;Qui purtroppo c'è tanta ignoranza e a quei tempi ci fù pochissima informazione riguardo alla denuncia delle tartarughe.Morale:le piccole non furono denunciate.
Queste tartarughe vivono tutt'ora in quel giardino,fanno il letargo e si riproducono.Oramai non sono più mie,dopo tanti anni non potrei portarle via da lì.Comunque mi prendo cura di loro e dei loro piccoli.
Ed è molto interessante studiare le loro abitudini.
questa è la storia,si può criticare quanto si vuole..ma non si può parlare di bracconaggio.
Non tutte le tarte tunisine sono di cattura..
Io possiedo altre furculachelys nabeulensis,compresa un'altra coppia,detenute in casa mia,regolarmente denunciate.
E pure queste fanno il letargo.
Ora è facile sparare sentenze e giudizi...
ma l'argomento trattato è il letargo di una tunisina,non se ha il cites o meno.

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Carmen
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Messaggioda Carmen » ven feb 22, 2008 1:20 pm

Grazie Biby del tuo intervento, purtroppo ci sono tante situazioni simili alla tua, non sò se solo quà in Sardegna, ma i piccoli comandi della Forestale dei paesi, all'epoca ne sapevano pochissimo e spesso sconsigliavano di denunciare le tartarughe anche a quei pochissimi che tentavano di farlo.
Anche a me è capitata una storia simile, per qualche anno non sono riuscita a denunciare le nascite proprio perchè alla Forestale mi dissero che non si potevano più denunciare tartarughe dopo il '95 e le mie prima nascite risalgono al 2000.

Spero che metterai la tua esperienza a disposizione di chi ne avrà bisogno.

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kumina
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Messaggioda kumina » ven feb 22, 2008 2:53 pm

Giusto per dare un'idea di qualche centro forestale qua in Sardegna con cui ho avuto contatti..
Vado a chiedere un modulo per la denuncia delle nascite, mi consegnano il foglio e mi chiedono se le mie tarte sono denunciate.. Io rispondo di si e pensavo comunque che avendomi chiesto quello, la persona fosse a conoscenza della situazione delle tartarughe.. Invece.. fa in tempo a farmi un'altra domanda..
"ma che tartarughe hai?? Le caretta caretta??"
Al che vi lascio immaginare la mia faccia quando gli ho risposto che erano hh..
Quindi, non sapendo certe situazioni non è carino sentenziare così senza sapere "i retroscena"..;)

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Messaggioda Carmen » ven feb 22, 2008 7:32 pm

Ahaha...ma era una battuta dai!!!!!

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Messaggioda Nark » ven feb 22, 2008 8:04 pm

Le graeca dalla Tunisia detenute regolarmente sono veramente molto ma molto poche... questo anche perchè non ci sono controlli agli aeroporti e si permette l'esportazione di tantissime esemplari, anche se forse è meglio che vengano esportate piuttosto che rimanere nelle mani di commercianti tunisini senza scrupoli...

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Fedro
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Messaggioda Fedro » ven feb 22, 2008 9:51 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Massimo L.

Citazione:
Messaggio inserito da Fedro
Certe piante come la Plumeria sono molto facili da riprodurre per talea (sistema artificiale che clona la pianta madre) ma sono piuttosto difficli da riprodurre da seme a causa del termo/foto periodo in quanto tropicali, si devono quindi verificare determinate condizioni perchè l'impollinazione e la maturazione dei semi vada a buon fine. Poi si tratta di una specie autofertile che quindi difficilmente si ibrida spontaneamente. I semi poi spontaneamente germinano con difficoltà e a ridosso della stagione autunno-invernale, letale per le giovani piantine. Le sopravvissute raggiungono la maturità dopo molti anni, 15/20 se va bene( se non intervengono manipolazioni varie).



Da quanto scrivi è impossibile che si creino le condizioni per una mutazione genetica visto che in pratica sono individui clone...


Scusa..Forse non riesco a esser chiaro..
La mutazione è avvenuta nonostante le basse percentuali di germinazione e sopravvivenza. Ma appunto quei pochi sopravvissuti (su milioni di semi sparsi nel vento) hanno trasmesso la loro ricetta vincente, ovvero quelle caratteristiche che hanno loro permesso di superare un clima differente da quello dei luoghi d'origine. Una questione insita nella saga millennaria che porta dalla semplice variabilità all'interno di una specie alla fissazione di determinate caratteristiche, fino alla modificazione del corredo genetico per arrivare alla "nascita" di nuove specie o sottospecie. Così "bignamato" può sembrar banale...

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven feb 22, 2008 10:20 pm

Fedro, avevo capito che in Sicilia era impossibile una impollinazione incrociata ma solo le forme agamiche.

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven feb 22, 2008 10:24 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Nark

Le graeca dalla Tunisia detenute regolarmente sono veramente molto ma molto poche...


Eccone una in regola, la mia, quella a destra, a sinistra Ibera:D
Notare la caratteristica 'mascherina' sul muso.

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