Cari amici , voglio raccontare la mia storia , perché mi sembra assurdo ciò che mi è capitato.Nel 1997 con la collaborazione di un negoziante riesco a mettermi in contatto con un signore di Roma.,titolare di un’attività di commercio in animali con tanto di estremi indirizzo numero di telefono , codice fiscale e partita iva nell’intestazione.Dal momento che tra vari animali disponibili, deteneva anche delle tartarughe terrestri, gli espressi il desiderio di avere due testudo Hermanni; questo signore è di Roma , ma ha una proprietà nella mia regione, quindici siamo accordati per incontrarci a metà settembre di quell’anno. Quella mattina assieme alle due tartarughe, mi ha consegnato la documentazione che a suo dire rendeva legale la detenzione,una “Dichiarazione di vendita o cessione ai fini CITES”con allegata la fattura fiscale dell’importo dal sig. x richiestomi .Da quel momento ho cresciuto e curato le due tartarughe come fossero delle figlie, procurando il cibo più idoneo,e date le dimensioni , piccolissime perché nate, come risulta dalla dichiarazione di cessione, il 04/07/1997,spessissimo alimentandole singolarmente prospettandogli il cibo direttamente dalle mie mani; per non rischiare che le tartarughe essendo piccolissime , potessero morire,nei primi due , tre anni ho evitato di farle andare in letargo in modo che si potessero alimentare anche durante il periodo invernale e scongiurare quindi quella che poteva essere in natura ,una normale selezione , ospitandole in un ternario appropiato con una serpentina riscaldante
e termostato in modo da avere all’interno sempre la temperatura ideale nei quali sono cresciute tantissimo alimentandosi 12 mesi su 12 ; in questi primi anni le ho ospitate all’interno del terrario, anche in estate , non nel giardino dove , date le dimensioni potevano divenire preda anche di un normalissimo gatto.Trascorsi i primi 2/3 anni , durante il periodo invernale a farle fare un letargo “controllato”, cioè all’interno di una scatola di cartone con corteccia di pino sul fondo e paglia nella parte superiore in un terrazzo rientrante dove potessero “sentire” il freddo da poterle far rallentare il metabolismo,ma al tempo stesso era riparato dalle varie intemperie.Negli anni , quando si è reso necessario, ho anche provveduto a curarle ,improvvisandomi “ veterinario”, con esiti , però , eccellenti.
Son passati gli anni , le due tartarughe sono cresciute sempre con le mie amorevoli cure fino a questo 2005 , anno in cui si sono addirittura riprodotte; faccio notare che non è semplice farle riprodurre, ma il fatto che l’evento si verifica , significa che gli animali sono sani, stanno bene e hanno trovato un habitat ideale.
Dopo neanche 10 dalla schiusa dell’ultimo uovo , come prevede la legge,(nel 1997 non conoscevo praticamente nulla , ma poi nel corso degli anni mi sono informato ed ho anche preso tartarughe di altre specie , delle quali anche un’altra coppia si è riprodotta in questa stessa primavera), ho ripreso per le mani quella dichiarazione e mi sono messo in contatto con l’ufficio CITES di Roma , credendo , data la provenienza delle due tartarughe,che dovessi far riferimento proprio lì; l’addetto invece mi ha dato tutte le indicazioni operative dicendomi però che dovevo inviare il tutto,Dichiarazione di nascita e documentazione degli adulti,presso l’ufficio territorialmente competente e cioè quello della mia città, e così il 29/08 ho fatto.Trascorsi 7/8 gg e non avendo ricevuto nessuna risposta dalla Ufficio CITES della mia città, ho telefonato chiedendo spiegazioni e mi son sentito dire che sarebbero venuti a fare un sopraluogo per l’accertamento delle nascite , abbiamo quindi fissato come giorno , sabato 10/09.Per farla breve dopo alcune domande per identificare gli esemplari, i due comandati , hanno fotografato i due adulti dicendomi alla fine che mi contestavano di detenerle in modo illegale , nonostante la documentazione presentata che mi era stata rilasciata all’atto della consegna e di cui ho parlato sopra,che non ritenevano corretta in quanto il x , non poteva venderle ma solo cederle
, quindi, e poi sequestrandomi i due esemplari ,ufficialmente con verbale di sequestro,per poi decidere visto come le detenevo , quelle ed altre , di affidarmele sotto tutela.
Il punto è questo , che colpa ne ho io se all’atto della consegna il x ,in quel periodo,mi ha dato quella documentazione con tanto di fattura e non poteva farlo? Anzi , certificati a parte che non conoscevo , proprio la fattura mi rendeva tranquillo sulla loro detenzione.Comunque ho preso queste due tartarughe piccolissime che non solo in natura, ma anche in cattività , se chi le detiene non ci dedica molto tempo come ho fatto io,rischierebbero di morire, le ho curate quando necessario , le ho alimentate prospettandogli il cibo con le mani come si fa con un figlio
e quest’anno con la nascita dei piccoli, ho dato il mio piccolo contributo alla salvaguardia e al “ripopolamento” di una specie in via di estinzione, non pretendo mi si dia un premio , ma addirittura essere denunciato e privato , con il sequestro , dei miei e ripeto MIEI animali , mi sembra a dir poco paradossale!Ho rintracciato il tale,che si è attivato nel riesaminare la doc dell’epoca ; per ora ha potuto ritrovare la doc che prova ladichiarazione di nascita dei miei 2 esemplari , che i loro genitori sono nati in cattivita e che i loro “nonni”sono stati importati regolarmente dalla Svizzera nel 1983 l’autorizzazione del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste che dal 1992 lo autorizzava a vendere questi animali…;ho provato ha riferire queste cose hai verbalizzanti , ma loro hanno detto che non gli interessa e che nutrono dubbi sulla chiarezza di quella documentazione(!!!! Rilasciata dopo esame doc inviata, dal Ministero!!!).
Se qualcuno può aiutarni ve ne sarei grata.
Grazie
ps: la cosa è seria ,perdonatemi ma non mi va di aggiungere le faccine...