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Quindi a rigor di logica, facendo la stessa trafila e spendendo lo stesso tanto, si dovrebbe poterle vendere.....se nò che senso avrebbe?
Carmen, non vorrei essere frainteso, quindi ti consiglio di contattare il tuo ufficio Cites di riferimento. Comunque sia, adesso la cessione è intesa come cambio di possessore (trasferimento), richiesde una schedatura analoga degli esemplari ceduti ed il costo è di 15,49€ per cessione (a carico del proprietario). E' sempre gratuita, quindi si intende che chi cedere spende per la richiesta e non ha diritto a chiedere alcun indennizzo. Discorso diverso se si richiede un Cites vero e proprio....
Maurizio, mi sono informata, come vedi avevo ragione: il nuovo procedimento permette la vendita...sicuramente per il fatto che dopo aver ottenuto la certificazione di nascita in cattività, le tartarughe sono da considerarsi come in allegato B, come dice l'articolo 54 di non mi ricordo cosa ( reg ce 1997 forse o 96 ).
E' necessario solo ottenere il permesso alla movimentazione.
Hanno detto che il CITES come era inteso fino ad ora non esiste più.
Vorrei sapere dove hai sentito queste cose! Personalmente, ho chiamato Roma. Stai mettendo in giro pure fantasie, attenta!!!
La cessione è interpretata come variazione di luogo di custodia e di custode, e deve essere gratuita, quindi ognuno è responsabile delle proprie azioni..... Se non ci credi, piuttosto che riportare informazioni infondate, ti consiglio, come del resto sto facendo io stesso, di chiamare la commissione scientifica, l'autorità di gestione Cites e la direzione centrale Cites del Cfs a Roma e senti cosa ti rispondono... E ti posso assicurare che rispondono e conoscono bene la situazione.
All'atto della presentazione della denuncia di nascita le foto (schedatura) sono obbligatorie, quindi se uno chiede il Cites per la vendita (sempre che ne abbia i requisiti) deve ripetere la trafila. In ogni modo, fatta la scrematura da parte dei vari uffici Cites sulla veridicità di quanto presentato, è la commissione scientifica che delibera.
I moduli sono stati creati per animali tipo i pappagalli: ho espresso i dubbi ad un funzionario di Roma (uff. Cites di Roma) che mi ha confermato di aver avuto altre segnalazioni analoghe e di procedere indicando i presunti genitori, quindi a parte gli altri possibili genitori (gruppo riproduttivo) dando le spiegazioni del caso. Facendolo tutti si renderebbero conto che qualcosa è da variare.
Alla domanda: e se i piccoli ad una analisi del Dna non risultino figli dei suddetti genitori? La risposta è stata che l'importante che essi fossero comunque presenti nell'allevamento.
Per piacere, evitiamo di mettere in giro fantasie e libere interpretazioni!!