Signori, la Normativa.

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Valentina
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Messaggioda Valentina » lun lug 28, 2008 12:32 pm

Per quanto riguarda il DNA Carmen, secondo me si può stabilire l'appartenenza alla stessa famiglia, ma credo che sia piuttosto difficile stabilire differenze tra figlie di 1° generazione e di 2°, a meno che non abbiano padre diverso quindi il 50% del patrimonio genetico è differente. Se proprio vogliono fare le cose con tutti i crismi verrano degli esperti che anche ad "occhio" possono stabilire le età e dedurre quali sono le madri, quali le figlie, quali le nipoti (e anche qui non si può mai essere sicuri perchè uno può aver ceduto molte tarte di 1° generazione e averne tenuto di 2°, che nel frattempo sono diventate più anziane di quelle di 1° tenute magari in seguito nell'allevamento). Insomma è molto complessa la cosa e spero di averla spiegata bene.
Una cosa è certa, se c'è nell'allevamento un esemplare che non appartiene a quel nucleo famigliare, viene individuato quasi sicuramente, quindi gli scambi che molti di noi hanno fatto per evitare troppa consanguineità verrebbero "smascherati".
Un'altra via di individuazione delle tarta per linea femminile (madri, figli/e, nipoti) è l'esame del DNA mitocondriale, che individua le madri sia dei maschi che delle femmine dell'allevamento, perchè viene ereditato da tutti i figli (di entrambi i sessi) di una data femmina. Anche qui però stabilire quale sia la 1° e la 2° generazione risulta complesso, non credo che per un'indagine di questo tipo si mettano a studiare il tasso di mutazione da una generazione all'altra e traggano delle deduzioni in base a questo. Vabbè... mai dire mai.
I moduli di cui parli Carmen li conosco bene dato che anche io gli ho ricevuti più di una volta e son stati quelli a non farmi nemmeno tentare di ottenere i Cites, credo che presto dovremo stressare il responsabile dell'Ufficio Cites della nostra zona.

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Agostino
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Messaggioda Agostino » lun lug 28, 2008 1:47 pm

In accordo col nuovo organo scientifico del TCI, che sta nascendo(Comitato Scientifico del TCI)c'è una nuova idea che crediamo sia importante per darci credibilità e per far si che poi non ci dicano che non vogliamo fare le cose seriamente e che non vogliamo rimanere nella legalità:
l'idea è di microcippare tutti i gruppi riproduttori, in questo modo faremo una sorta di azzeramento e partiremmo da capo, visto che spesso criticano gli allevatori che quando muore un esemplare poi lo rimpiazzano con uno di cattura, inoltre avremo voce in capitolo per protestare con maggiore ragione e pretendere che le tarte dichiarate nel 92/95 devono essere riconosciute come sempre hanno asserito i responsabili CITES e per ottenere una forma di riconoscimento degli allevatori amatoriali in modo da semplificare finalmente il rilascio dei certificati CITES.
Credo sia un piccolo sforzo che possiamo fare tutti!
Gli allevatori sono una grande risorsa per la salvaguardia, sfruttiamola!

fralillatro
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Messaggioda fralillatro » lun lug 28, 2008 1:54 pm

Ok, come idea non è male... xò... quanto costa microcippare un 20/30 tartarughe? e poi una volta fatto questo, devo aspettare veramente le nipoti per rientrare delle spese? devo dividere in coppie i genitori? farmi una serie di recinti? cosi diventa veramente un lavoro... non ci sono proprio alternative?

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Magda
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Messaggioda Magda » lun lug 28, 2008 2:19 pm

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In accordo col nuovo organo scientifico del TCI, che sta nascendo(Comitato Scientifico del TCI)c'è una nuova idea che crediamo sia importante per darci credibilità e per far si che poi non ci dicano che non vogliamo fare le cose seriamente e che non vogliamo rimanere nella legalità:
l'idea è di microcippare tutti i gruppi riproduttori, in questo modo faremo una sorta di azzeramento e partiremmo da capo, visto che spesso criticano gli allevatori che quando muore un esemplare poi lo rimpiazzano con uno di cattura, inoltre avremo voce in capitolo per protestare con maggiore ragione e pretendere che le tarte dichiarate nel 92/95 devono essere riconosciute come sempre hanno asserito i responsabili CITES e per ottenere una forma di riconoscimento degli allevatori amatoriali in modo da semplificare finalmente il rilascio dei certificati CITES.
Credo sia un piccolo sforzo che possiamo fare tutti!
Gli allevatori sono una grande risorsa per la salvaguardia, sfruttiamola!



AGOSTINO


mi pare davvero una splendida soluzione


Quoto questa idea.....sperando che non resto SOLO una ipotesi ...
E che permetta a tutti di dimostrare la legalita' dei nostri animali.
La sola cosa che mi preoccupa è questa ...il microcips fa male alle tarte????

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tartamau
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Messaggioda tartamau » lun lug 28, 2008 2:29 pm

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In accordo col nuovo organo scientifico del TCI, che sta nascendo(Comitato Scientifico del TCI)c'è una nuova idea che crediamo sia importante per darci credibilità e per far si che poi non ci dicano che non vogliamo fare le cose seriamente e che non vogliamo rimanere nella legalità:
l'idea è di microcippare tutti i gruppi riproduttori, in questo modo faremo una sorta di azzeramento e partiremmo da capo, visto che spesso criticano gli allevatori che quando muore un esemplare poi lo rimpiazzano con uno di cattura, inoltre avremo voce in capitolo per protestare con maggiore ragione e pretendere che le tarte dichiarate nel 92/95 devono essere riconosciute come sempre hanno asserito i responsabili CITES e per ottenere una forma di riconoscimento degli allevatori amatoriali in modo da semplificare finalmente il rilascio dei certificati CITES.
Credo sia un piccolo sforzo che possiamo fare tutti!
Gli allevatori sono una grande risorsa per la salvaguardia, sfruttiamola!



AGOSTINO


mi pare davvero una splendida soluzione


Quoto questa idea.....sperando che non resto SOLO una ipotesi ...
E che permetta a tutti di dimostrare la legalita' dei nostri animali.
La sola cosa che mi preoccupa è questa ...il microcips fa male alle tarte????


Se inserito con tempo fresco, non se ne accorgono nemmeno...

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Messaggioda cakktuz » lun lug 28, 2008 2:57 pm

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Se inserito con tempo fresco, non se ne accorgono nemmeno...



in che senso?
scusate ma non ho capito:D

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paolotarta
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Messaggioda paolotarta » lun lug 28, 2008 3:26 pm

Maurizio, in un post precedente avevi fatto i conti di quanto veniva a costare il Cites Giallo nei primi 5 anni.
Anche a me la forestale di VR chiese di fare i cites gialli per le tarte di cui avevo denunciato la nascita, oltre ad avere il registro ed il controllo in casa,foto ecc. avrei dovuto pagare una tassa di 15 Euro per ogni esemplare per i primi 5 anni, e poi la spesa per il microchip, e non 15 euro per ogni gruppo siano esse 10 o 100 come risulta dai tuoi conti, o meglio come interpretano la legge alla forestale di Arezzo! Prova invece che a sommare 15 Euro l'anno a moltiplicare per 15 euro il numero delle tarte tenendo conto anche che se il primo anno sono 10, il secondo sono 20 e così via vedrai quanti soldi devi investire prima di poter cedere una tarta, sono migliaia di euro + quello che ti costa mantenerle.
Io questa disponibilità non ce l'ho.
Ci ha provato un mio amico (che conosce bene anche Adriana) solo per 5 esemplari che quest'anno ha microchippato, fra tasse e microchip ha speso 90 euro ad esemplare!!!!!!

Ciao
Paolo

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tartamau
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Messaggioda tartamau » lun lug 28, 2008 3:59 pm

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Messaggio inserito da cakktuz


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Se inserito con tempo fresco, non se ne accorgono nemmeno...



in che senso?
scusate ma non ho capito:D


Se l'animale ha una bassa temperatura corporea non si accorge dell'inoculo. Nei rettili la bassa temperatura è come un anestetico.

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tartamau
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Messaggioda tartamau » lun lug 28, 2008 4:13 pm

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Maurizio, in un post precedente avevi fatto i conti di quanto veniva a costare il Cites Giallo nei primi 5 anni.
Anche a me la forestale di VR chiese di fare i cites gialli per le tarte di cui avevo denunciato la nascita, oltre ad avere il registro ed il controllo in casa,foto ecc. avrei dovuto pagare una tassa di 15 Euro per ogni esemplare per i primi 5 anni, e poi la spesa per il microchip, e non 15 euro per ogni gruppo siano esse 10 o 100 come risulta dai tuoi conti, o meglio come interpretano la legge alla forestale di Arezzo! Prova invece che a sommare 15 Euro l'anno a moltiplicare per 15 euro il numero delle tarte tenendo conto anche che se il primo anno sono 10, il secondo sono 20 e così via vedrai quanti soldi devi investire prima di poter cedere una tarta, sono migliaia di euro + quello che ti costa mantenerle.
Io questa disponibilità non ce l'ho.
Ci ha provato un mio amico (che conosce bene anche Adriana) solo per 5 esemplari che quest'anno ha microchippato, fra tasse e microchip ha speso 90 euro ad esemplare!!!!!!

Ciao
Paolo



I conti che ho fatto sono assolutamente reali. Il limite di schede da inserire per Cites è tuttavia un limite fisico. A me più di 20 schede non sono riusciti ad inserirle. Nel Cites c'è semplicemente scritto il numero di esemplari ed a tergo sono attaccate le schede debitamente timbrate. E' chiaro che se intendi vendere gli animali devi fare un unico cites per animale. Ma a questo punto il costo lo puoi scaricare sull'acquirente. Eppoi chi ti obbliga a tenere l'animale sino al compimento del 5 anno? Nel caso del fonte F, vale quanto detto a Carmen in precedenza. Le cifre che mi dici sono assurde. Io pago 3 € il microchip, o,3€ le foto e 0,3€ per le schede. Il costo della richiesta di cites, che sia per un animale o per 100 è 15,49€. Poi bisogna vedere quanti certificati richiedi, ma il costo annuo di un certificato non supera il primo anno 18€ se fai da te, quindi se inserisci più animali in un unico Cites, facciamo 10, il costo scende a 2.7€. La mia è solo esperienza, perchè conosco la procedura ed ho cercato il modo di abbassare i costi. Il tuo amico si è probabilmente affidato ad un veterinario esoso ed è stato per giunta mal consigliato. Poi puoi credermi o meno...

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Messaggioda tartamau » lun lug 28, 2008 4:18 pm

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Messaggio inserito da paolotarta

Maurizio, in un post precedente avevi fatto i conti di quanto veniva a costare il Cites Giallo nei primi 5 anni.
Anche a me la forestale di VR chiese di fare i cites gialli per le tarte di cui avevo denunciato la nascita, oltre ad avere il registro ed il controllo in casa,foto ecc. avrei dovuto pagare una tassa di 15 Euro per ogni esemplare per i primi 5 anni, e poi la spesa per il microchip, e non 15 euro per ogni gruppo siano esse 10 o 100 come risulta dai tuoi conti, o meglio come interpretano la legge alla forestale di Arezzo! Prova invece che a sommare 15 Euro l'anno a moltiplicare per 15 euro il numero delle tarte tenendo conto anche che se il primo anno sono 10, il secondo sono 20 e così via vedrai quanti soldi devi investire prima di poter cedere una tarta, sono migliaia di euro + quello che ti costa mantenerle.
Io questa disponibilità non ce l'ho.
Ci ha provato un mio amico (che conosce bene anche Adriana) solo per 5 esemplari che quest'anno ha microchippato, fra tasse e microchip ha speso 90 euro ad esemplare!!!!!!

Ciao
Paolo



Hai mai visto un Cites? Poco sopra metà pagina a destra c'è una casella che indica la quantità. Da nessuna parte c'è scritto che deve essere 1, mi pare. Molto probabilmente o i responsabili di Vr non si sono spiegati bene, o non hai capito, o non hai chiesto semplicemente se in unico cites potevano entrare più animali. Fossi in te, prima di scrivere certe cose me ne accerterei.
Eppoi, ognuno è libero di fare quello che vuole.... E di credere pure a quello che gli fa comodo...

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Messaggioda Barbara » lun lug 28, 2008 5:54 pm

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Ok, come idea non è male... xò... quanto costa microcippare un 20/30 tartarughe? e poi una volta fatto questo, devo aspettare veramente le nipoti per rientrare delle spese? devo dividere in coppie i genitori? farmi una serie di recinti? cosi diventa veramente un lavoro... non ci sono proprio alternative?



Un microchip costa mediamente dai 3 ai 5 euro, se ti fai da solo il lavoro aiutato da chi ha più esperienza la spesa rimane quella.
Se le porti da un veterinario non so, il mio per microchippare i cani prende 30 euro cadauno

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Messaggioda Agostino » lun lug 28, 2008 6:50 pm

Lo so che non è una scelta facile ma non possiamo pretendere e chiedere solamente , in qualcosa dobbiamo sacrificarci un pò.
Poi possiamo lamentarci con ragione.

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Messaggioda cleo » lun lug 28, 2008 7:00 pm

se dovesse venire accettata questa proposta io che non sono interessato per niente a richiedere i cites dovrei comunque microchippare i miei adulti riproduttori?

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exotic
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Messaggioda exotic » lun lug 28, 2008 7:01 pm

ciao ragazzi io sono nuovo voglio prima presentarmi mi chiamo lello e scrivo da caserta . volevo farvi qualche domanda ringraziandovi anticipatamente per le vostre risposte . io ho ricevuto in dono da un amico 5 tartarughe hermanni hermanni lui li detiene da 20 anni regolarmente denunciati ne l995 può cederli ??o come si legge in giro che sono bloccate le cessioni? lui vive a Roma io a Caserta
aiutatemi grazie!!:)

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Messaggioda Barbara » lun lug 28, 2008 8:05 pm

Non capisco, se le hai già ricevute vuol dire che poteva cederle. Ti deve aver fatto il documento di donazione gratuita, allegando copia della denuncia di nascita. Se ti ha fatto il documento e la forestale lo ha accettato tu sei in regola Lello.


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