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Carmen
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Messaggioda Carmen » mer feb 11, 2009 7:44 pm

Ecco, è anche questo il punto: quanto ci costerà fare le cose per bene?
E a che pro?
Io, lo ripeto un ultima volta, se le leggi rimangono tali, non ho alcuna possibilità di ottenere dei cites per la vendita, che mi occorrerebbero per sostenere le spese delle pratiche.
E non credo che siano in tanti quelli disposti a spendere un mucchio di soldi per microchip, veterinario, tasse varie, per poter avere un documento che ti dice che quella tarta te la devi tenere..ma frà 10 anni da lei potrai avere delle piccole per cui richiedere il cites di vendita...:0
Non ho riproduttori di seconda generazione, tranne forse una sola piccola che ha fatto una sola tartarughina l'anno scorso e che non sò più nemmeno quale sia , dato che si sono cancellati tutti i segni di riconoscimento.
Inoltre non sò minimamente chi sia la madre della unica neomamma tantomeno il padre, e forse la mamma potrebbe anche essere l'unica tarta che ho perso ( sparita dal giardino ).
Cosa dovrei fare?
Non ho intenzione di fare il loro gioco rompendo le uova o separando i maschi dalle femmine..malechevada, se non potrò più tenere tartarughe, glie le porterò a loro.
Quello che credo è che non possiamo stare con le mani in mano noi impossibilitati a richiedere i CITES...contate quanti effettivamente li potrebbero ottenere:
Sandra, Adriana e Agostino? e nemmeno loro se dovessero seguire scrupolosamente le indicazioni sulla paternità o maternità certa.

E noi che stiamo iniziando adesso?
Magari frà 10 anni saremo come loro e qualcosa potremo fare, ma intanto che facciamo?

Io avevo capito che dovevamo PROTESTARE per far valere le nostre ragioni.

Spiegatemi un pò come dovremmo protestare, perchè sinceramente non l'ho ancora capito.

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » mer feb 11, 2009 8:44 pm

Citazione:

iE noi che stiamo iniziando adesso?
Magari frà 10 anni saremo come loro e qualcosa potremo fare, ma intanto che facciamo?

Io avevo capito che dovevamo PROTESTARE per far valere le nostre ragioni.

Spiegatemi un pò come dovremmo protestare, perchè sinceramente non l'ho ancora capito.



anche io avevo sperato che qualcuno si movesse per reclamare, ma nessuno si sta muovendo.
MI sta bene mettere microchips, ma se volevano questo dovevano avvertirci prima , non credo sia giusto fare una legge in teoria retroattiva. SE nel lontano 92 avessero avvertito su come comportarci nessuno sarebbe nelle condizioni di non poter far nascere ora i piccoli per non ingolfarci di tartarughe.
Ho fatto sempre quanto mi veniva chiesto: ho denunciato nascite, morti , spostamenti, cessioni. Ho un mare di fogli protocollati che non servono a niente. Non hanno mai detto che non si potevano movimebntare le tartarughe ed io ho accettato solo quelle che avevano il nullaosta della forestale . SE mi avessero avvertito di ciò che poteva succedere non avrei mai accettato tartarughe dagli amici per farle riprodurre.
Ho subito anche furti di adulti ed ho fatto a suo tempo denuncia.
ora siamo tutti nel pallone e nessuno fa niente o cerca di fare qualcosa, facciamo anche noi una dimostrazione a Roma, non otteremo forse nulla, ma almeno ci saremo fatti sentire

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Agostino
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Messaggioda Agostino » mer feb 11, 2009 9:05 pm

Prima di prendere iniziative abbiamo deciso di attendere l'incontro con il ministro Zaia, poi vederemo il da farsi.

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Seda
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Messaggioda Seda » mer feb 11, 2009 9:50 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Ecco, è anche questo il punto: quanto ci costerà fare le cose per bene?
E a che pro?
Io, lo ripeto un ultima volta, se le leggi rimangono tali, non ho alcuna possibilità di ottenere dei cites per la vendita, che mi occorrerebbero per sostenere le spese delle pratiche.
E non credo che siano in tanti quelli disposti a spendere un mucchio di soldi per microchip, veterinario, tasse varie, per poter avere un documento che ti dice che quella tarta te la devi tenere..ma frà 10 anni da lei potrai avere delle piccole per cui richiedere il cites di vendita...:0
Non ho riproduttori di seconda generazione, tranne forse una sola piccola che ha fatto una sola tartarughina l'anno scorso e che non sò più nemmeno quale sia , dato che si sono cancellati tutti i segni di riconoscimento.
Inoltre non sò minimamente chi sia la madre della unica neomamma tantomeno il padre, e forse la mamma potrebbe anche essere l'unica tarta che ho perso ( sparita dal giardino ).
Cosa dovrei fare?
Non ho intenzione di fare il loro gioco rompendo le uova o separando i maschi dalle femmine..malechevada, se non potrò più tenere tartarughe, glie le porterò a loro.
Quello che credo è che non possiamo stare con le mani in mano noi impossibilitati a richiedere i CITES...contate quanti effettivamente li potrebbero ottenere:
Sandra, Adriana e Agostino? e nemmeno loro se dovessero seguire scrupolosamente le indicazioni sulla paternità o maternità certa.

E noi che stiamo iniziando adesso?
Magari frà 10 anni saremo come loro e qualcosa potremo fare, ma intanto che facciamo?

Io avevo capito che dovevamo PROTESTARE per far valere le nostre ragioni.

Spiegatemi un pò come dovremmo protestare, perchè sinceramente non l'ho ancora capito.




come te non so assolutamente chi siano i veri genitori al piu' qualche madre,tutto questo perche' ho scelto di lasciarle vivere libere e non divese scegliendo io per loro il compagno.ulteriore penalizzazione per chi cerca di farle vivere il piu' possibile come natura vuole!a differenza tua io possiedo figlie delle wild che da due anni depongono,denunciate sulla stessa denuncia del 95 come nate in cattivita',e chi erano i genitori?allora avevano un anno e magari il padre o la madre e'quello sparito dal giardino prima che le denunciassi tutte!potevo essere un passo avanti e invece no!
a me non interessa venderle!ma perche' mi devo complicare la vita e spendere soldi per queste cose burocratiche che non si sa se mai arriveranno a buon fine!trovo giusto che chi vuole farlo al fine di essere riconosciuto allevatore abbia un registro d'allevamento ,come avviene ad esempio per gli allevatori di cani,che abbia la sua partita iva ,ecc..ecc e sia in regola,ma perche' uno che vuole solo avere il piacere di veder nascere tante piccine, accollarsi le sue spese per scelta ,e sapete tutti quante sono,deve essere portato a rinunciarvi perche' nel giro di un paio di anni non sa piu' dove mettersele?tanto ormai e' inutile anche dividerli m da f perche' il rischio di nuovi nati c'e' lo stesso.si deve pagare per il cambio residenza?bene il passaggio di proprieta' si paga per tutti gli animali con pedigree,lo paga il nuovo proprietario!perche' fare di tutte l'erbe un fascio pero'!sono la prima a volere tutto in regola ci mancherebbe.schedare i piccoli con chipfotografici,si puo' fare ,ma solo per chi se ne va,chi li riconosce dopo tempo se lo fai per tutti, ma spendere soldi per chip agli adulti,fare dna ...per forse ottenere qualcosa che non mi interessa avere!!con tante cose davvero gravi nella vita perche' uno si deve angustiare tanto per una cosa che lo appassiona e lo divaga dai problemi di tutti i giorni?:(:(:(

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Carmen
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Messaggioda Carmen » mer feb 11, 2009 10:20 pm

E' proprio quello che penso io...

c'è qualcosa che non quadra...

Hai fatto l'esempio dei cani..beh, da questo punto di vista mantenere un cane costa molto meno che mantenere una tartaruga, perchè facendo le cose in regola, microchip, vaccinazioni, sverminazioni e pedigree, un cucciolo lo dai via dalle 600 euro in sù...e sì che te le ripaghi le spese...lo sò bene perchè stò cercando un cucciolo di barboncino in un allevamento in regola e i prezzi sono quelli ( i più bassi ).

E' giustissimo, chiariamoci, fare le cose in regola, sia per le tartarughe, che sono animali protetti e sia per i cani o gli altri animali, per evitare quegli sporchi traffici di cuccioli dai paesi dell'est,
ma devono metterci nelle condizioni di poterle fare e sopratutto di non rimetterci.

Ago...aspettiamo ancora, ma poi facciamo qualcosa...scriviamo a striscia ( le avete viste le tigri prigioniere nelle stesse condizioni delle nostre tarte? ), scriviamo a chiunque ci capiti sottotiro, ma scriviamo tutti!!
Portiamo le piccole alle forestali, riempiamoli di richieste ( chi può ) di qualsiasi cosa che li faccia "svegliare" un pò...
facciamoci sentire..
facciamo un petizione on-line, chiediamo le firme come hanno fatto per le pellicce di cane e di gatto e come stanno facendo per i cuccioli d'importazione illegale...
qualcuno ci ascolterà!!!

Ma per favore, non lasciamo le uova sottoterra se possiamo salvare le piccole e non separiamo i maschi dalle femmine...è proprio quello che sperano!!!

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beppe56
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Messaggioda beppe56 » mer feb 11, 2009 10:58 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Agostino

Prima di prendere iniziative abbiamo deciso di attendere l'incontro con il ministro Zaia, poi vederemo il da farsi.



Ormai sono parecchi mesi che si parla di questo incontro con il ministro Zaia, scusa ma non è possibile sollecitare in modo da averlo in tempi brevi anche perchè le 10 proposte che avevi fatto ad inizio novembre e se non ho capito male avevi intenzione di presentare sono ottime proposte.
Ciao

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Sandra
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Messaggioda Sandra » mer feb 11, 2009 10:59 pm

State parlando di cani. Un privato che fa fare una cucciolata al suo cane è soggetto alle stesse identiche regole di un allevatore, non lo sapete? Vaccinazioni, microchip, iscrizione all'anagrafe e pedigree, se è di razza.E lo può cedere solo a, mi sembra tre mesi. A prescindere dal fatto che lo regali o lo venda. E i cani non sono inseriti in allegato A

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » gio feb 12, 2009 8:56 am

Citazione:
Messaggio inserito da sancar48

State parlando di cani. Un privato che fa fare una cucciolata al suo cane è soggetto alle stesse identiche regole di un allevatore, non lo sapete? Vaccinazioni, microchip, iscrizione all'anagrafe e pedigree, se è di razza.E lo può cedere solo a, mi sembra tre mesi. A prescindere dal fatto che lo regali o lo venda. E i cani non sono inseriti in allegato A



io non mi lamento se dobbiamo fare tutte le pratiche burocratiche che ci vengono richieste, ma non capisco , come a distanza di anni, si debba richiedere il DNA per le tarte che in questi anni sono state con più partner che possono essere anche morti( ho denunce di morte di tarte adulte protocollate)In Italia ,l' hanno detto ieri sera, il 10% dei figli denunciati , sono illegittimi, si metteranno a fare il DNAanche ai bimbi appena nati per dare sicuramente un padre ed una madre a tutti, come pretendono per le tartarughe?
i

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » gio feb 12, 2009 9:05 am

Citazione:
Messaggio inserito da Agostino

Prima di prendere iniziative abbiamo deciso di attendere l'incontro con il ministro Zaia, poi vederemo il da farsi.



Sono felice di sentirti dire che ancora cercate di fare qualcosa , fatelo al più presto prima che inizino a deporre( ormai non c'è rimasto molto tempo)
SEntendoti dire che avevi fatto le richieste per i CITES pensavo che queste leggi andassero bene a tutti

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Seda
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Messaggioda Seda » gio feb 12, 2009 9:20 am

Citazione:
Messaggio inserito da sancar48

State parlando di cani. Un privato che fa fare una cucciolata al suo cane è soggetto alle stesse identiche regole di un allevatore, non lo sapete? Vaccinazioni, microchip, iscrizione all'anagrafe e pedigree, se è di razza.E lo può cedere solo a, mi sembra tre mesi. A prescindere dal fatto che lo regali o lo venda. E i cani non sono inseriti in allegato A



lo so benissimo ,ne ho allevati per anni e mi sono arresa quando dopo tante cucciolate ed expo potevo ottenere l'affisso,io li ho menzionati riguardo al registro allevatori ed al pagamento passaggio proprieta',Carmen riguardo al rientro economico,che poi vi assicuro anche con loro sono di piu'le spese che le imprese.volevo solo dire che dovrebbe esserci una differenza tra chi lo vulo fare "per lavoro" e chi per "hobby",rimanendo tutti nel giusto ma con delle differenze.un allevatore le potra' liberamente vendere, farsi pubblicita andare in fiere che so'...
un semplice privato pagando anche le giuste "tasse "perche' deve essere limitato ed avere gli stessi obblighi di chi ne ha piu' di 50 e sforna centinaia di baby,alla fine cosi' tutti dovranno diventare maxi allevatori.dobbiamo sobbarcarci di cose burocratiche per ottenere,forse, certificati che serviranno a molti tra 15 16 anni quando si avranno le terze generazioni e magari per allora l'allegato A non ci sara' piu',perche' diciamocela tutta,ma quale estinzione,avessero strutture adeguate sai quante potrebbero essere messe in liberta',e se tutto fosse piu' semplice non esisterebbe il traffico illegale,chi preferirebbe rischiare a spendere non troppo per essere nel giusto?hanno sbagliato tutto!

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Agostino
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Messaggioda Agostino » gio feb 12, 2009 1:54 pm

Sono mesi che sollecitiamo per l'incontro che ci è stato promesso dal ministro in persona, e ci hanno chiesto anche l'elenco dei partecipanti all'incontro.
Ora abbiamo un'altra strada per avere sempre sto incontro, che speriamo a breve.

spotti nino
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Messaggioda spotti nino » gio feb 12, 2009 6:55 pm

se ricordate"i primi 23 pionieri del tarta" sono stato il primo a provare la procedura e sono stati i miei esemplari bebi che alla tortura del prelievo accertato dal veterinario mandato dal cites di roma hanno modificato la legge per il riconoscimento fotografico sino al 5°anno,ho continuato per tre anni e se ricordate quando informavo tramite il portale che le cessioni non erano cites annunciavo che mi avevano bloccato le ultime richieste il 17 luglio del 2004( 80 esemplari a 15,49 €) perché per difetto di prassi venivo catalogato come non possessore dei genitori nonostante già riconosciuti con dna da prassi precedenti come dichiarato sopra perche' i nonni sono con doc di possesso del 1992!!!vista questa esperienza e perso oltremodo denaro se avrò ordinazioni compro con cites estero a 70€ e venderò a 100 e i piccoli nel caso mi nascessero(le uova delle ultime deposizioni non le ho prelevate sono interrate) presso le rive dei fiumi facendo attenzione perché l'abitat non e' il loro vale a dire che per la legge dovrei andare per le marginata in Sardegna, per le graeca in oriente per le hermanni boetgeri nei paesi dell'est e per finire altri chips non li apposto sicuramente e senza dubbio aggiungerò esotiche al mio allevamento...

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » gio feb 12, 2009 7:36 pm

penso che in tutta Italia i possessori di tarte che potranno ricevere i Cites si conteranno sulle dita di una mano
(

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Sandra
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Messaggioda Sandra » ven feb 13, 2009 12:13 am

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State parlando di cani. Un privato che fa fare una cucciolata al suo cane è soggetto alle stesse identiche regole di un allevatore, non lo sapete? Vaccinazioni, microchip, iscrizione all'anagrafe e pedigree, se è di razza.E lo può cedere solo a, mi sembra tre mesi. A prescindere dal fatto che lo regali o lo venda. E i cani non sono inseriti in allegato A



lo so benissimo ,ne ho allevati per anni e mi sono arresa quando dopo tante cucciolate ed expo potevo ottenere l'affisso,io li ho menzionati riguardo al registro allevatori ed al pagamento passaggio proprieta',Carmen riguardo al rientro economico,che poi vi assicuro anche con loro sono di piu'le spese che le imprese.volevo solo dire che dovrebbe esserci una differenza tra chi lo vulo fare "per lavoro" e chi per "hobby",rimanendo tutti nel giusto ma con delle differenze.un allevatore le potra' liberamente vendere, farsi pubblicita andare in fiere che so'...
un semplice privato pagando anche le giuste "tasse "perche' deve essere limitato ed avere gli stessi obblighi di chi ne ha piu' di 50 e sforna centinaia di baby,alla fine cosi' tutti dovranno diventare maxi allevatori.dobbiamo sobbarcarci di cose burocratiche per ottenere,forse, certificati che serviranno a molti tra 15 16 anni quando si avranno le terze generazioni e magari per allora l'allegato A non ci sara' piu',perche' diciamocela tutta,ma quale estinzione,avessero strutture adeguate sai quante potrebbero essere messe in liberta',e se tutto fosse piu' semplice non esisterebbe il traffico illegale,chi preferirebbe rischiare a spendere non troppo per essere nel giusto?hanno sbagliato tutto!


Attenzione con la proposta di differenziare in due tipi, amatoriale e commerciale. E' stata adottata in Francia, ma le restrizioni per rimanere negli amatoriali sono tantissime, un numero massimo di adulti che è veramente basso, un numero massimo di nati annui che lo è ancora di più. La burocrazia è comunque tanta e il risultato che " amatori" come la sottoscritta, Adriana, Carmen sarebbero sicuramente esclusi per i troppi esemplari.Credo di ricordare che il numero massimo di adulti permessi sia 6 ( e non per singola specie)

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Messaggioda Seda » ven feb 13, 2009 9:32 am

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State parlando di cani. Un privato che fa fare una cucciolata al suo cane è soggetto alle stesse identiche regole di un allevatore, non lo sapete? Vaccinazioni, microchip, iscrizione all'anagrafe e pedigree, se è di razza.E lo può cedere solo a, mi sembra tre mesi. A prescindere dal fatto che lo regali o lo venda. E i cani non sono inseriti in allegato A



lo so benissimo ,ne ho allevati per anni e mi sono arresa quando dopo tante cucciolate ed expo potevo ottenere l'affisso,io li ho menzionati riguardo al registro allevatori ed al pagamento passaggio proprieta',Carmen riguardo al rientro economico,che poi vi assicuro anche con loro sono di piu'le spese che le imprese.volevo solo dire che dovrebbe esserci una differenza tra chi lo vulo fare "per lavoro" e chi per "hobby",rimanendo tutti nel giusto ma con delle differenze.un allevatore le potra' liberamente vendere, farsi pubblicita andare in fiere che so'...
un semplice privato pagando anche le giuste "tasse "perche' deve essere limitato ed avere gli stessi obblighi di chi ne ha piu' di 50 e sforna centinaia di baby,alla fine cosi' tutti dovranno diventare maxi allevatori.dobbiamo sobbarcarci di cose burocratiche per ottenere,forse, certificati che serviranno a molti tra 15 16 anni quando si avranno le terze generazioni e magari per allora l'allegato A non ci sara' piu',perche' diciamocela tutta,ma quale estinzione,avessero strutture adeguate sai quante potrebbero essere messe in liberta',e se tutto fosse piu' semplice non esisterebbe il traffico illegale,chi preferirebbe rischiare a spendere non troppo per essere nel giusto?hanno sbagliato tutto!


Attenzione con la proposta di differenziare in due tipi, amatoriale e commerciale. E' stata adottata in Francia, ma le restrizioni per rimanere negli amatoriali sono tantissime, un numero massimo di adulti che è veramente basso, un numero massimo di nati annui che lo è ancora di più. La burocrazia è comunque tanta e il risultato che " amatori" come la sottoscritta, Adriana, Carmen sarebbero sicuramente esclusi per i troppi esemplari.Credo di ricordare che il numero massimo di adulti permessi sia 6 ( e non per singola specie)




bella notizia mi hai dato

e gli adulti in piu' che fine farebbero?zuppetta??
per i piccoli potrei starci,qualcuno a me e il resto ripopolamento effettivo,ma ovvio non esistono mezzi e strutture no?che schifo!


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