Messaggioda Agostino » sab mag 06, 2006 7:57 am
X Carmen
E' l'ennesima stronzata della legge sul CITES, siccome chi richiede il certificato CITES è considerato un commerciante, deve sottostare a queste regole, pena una multa minima di 3098 euro.
Abbiamo già chiesto alla Forestale di Roma di ridurre le multe minime per evidenti errori non in malafede, esempio errori di compilazione documenti o scadenze del certificato CITES.
Sopratutto abbiamo già segnalato questo problema, cioè che visto che ormai è prassi comune che la maggior parte dei commercianti non avvisa l'acquirente che deve rinnovare i certificati fino al 5° anno, proprio perch'è il modo come è stato concepito lo stesso certificato che aumenta tantissimo i costi e la burocrazia, non faciliterebbe la vendita, è importante che si rendano conto che a breve si ritroveranno con la maggiorparte di chi ha acquistato le tarte con certificato CITES che non rinnoverà i documenti, e non per negligenza ma perch'è sono vittime di un meccanismo ridicolo di questa legge.
Se poi si pensa che le tarte che arrivano dall'estero con documenti CITES costano nettamente meno, ci si rende ancora meglio conto che così non funzona !!!!!
Che servono questi certificati CITES se ne fanno solo 2.000 all'anno, mentre di nascite in cattività ce ne saranno almeno 200.000-300.000 ?
E poi in questo modo si incentiva i commercianti ad acquistare tarte con certificato CITES dall'estero, che arrivano spesso con tante malattie.
Il TCI ha denunciato questa situazione ed insisterà, fino alla noia!!!!! speriamo che capiscano prima o poi! perlomeno prima che si estinguano le tarte in natura!